E se invece di pensare la famiglia come modello statico si cominciasse a
immaginarla in modo dinamico, come arcipelago di mondi, di modi diversi
di amarsi e crescere insieme? Connessi e vicini, ma ognuno con
caratteristiche uniche. Un nido di affetti capace di custodirli e
generarli, certo, con genitori, figli e magari qualche animale
domestico, ma senza sottomettersi al dogma degli standard. In poche
parole, non sono famiglie anche quelle con un solo genitore (continua)
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