Per un viaggio però può anche accadere di scegliere soluzioni alternative e ciò pur sapendo che questo implica un eccessivo dispendio di tempo: ma non sempre il tempo apparentemente sciupato è perso.
Temporanee immobilità fisiche possono permettere magari isolamenti obbligati che consentono a taluni di resettare il proprio mondo, di ripensare in modo attivo a cose che il quotidiano ci consegna solo, di rielaborare cose e "cosi" destinatari ieri di sguardi distratti, di superficiali pensieri.
Quindi, può anche accadere che l'eccessiva disponibilità di tempo ed il contesto di temporaneo isolamento in una nave ti induca ad osservare dai ponti in maniera rilassata e vedere orizzonti.
A chi ama la fotografia consente anche di cercare linee, composizioni estetiche e dettagli che la dinamicità giornaliera non fa vedere.
S.C.”