“L’Italia è un paziente malato di mente. Malato grave. Dal punto di
vista psichiatrico, direi che è da ricovero. Però non ci sono più i
manicomi”. Il professor Vittorino Andreoli, uno dei massimi esponenti della psichiatria contemporanea, ex direttore del Dipartimento di psichiatria di Verona, membro della New York Academy of Sciences e presidente del Section Committee on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association
ha messo idealmente sul lettino questo Paese che si dibatte tra crisi
economica e caos politico e si è fatto un’idea precisa del malessere del
suo popolo. Un’idea drammatica. Con una premessa: “Che io vedo gli
italiani da italiano, in questo momento particolare. Quindi, sia chiaro
che questa è una visione degli altri e nello stesso tempo di me. Come in
uno specchio” (continua)
Andrea Purgatori (L'Huffington Post, 06/08/2013)
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