giovedì 7 marzo 2013

Il treno, dove molti parlano, pochi ascoltano e tutti capiscono

 
Nelle stazioni si nasconde un'Italia interessante. Esiste una stratificazione delle abitudini e dei ricordi che le Ferrovie Italiane non hanno voluto intaccare. Ci ha rimesso l'efficienza del servizio, ma ne ha guadagnato l'atmosfera.
C'è qualcosa di antico nelle divise dei ferrovieri, nelle cravatte allentate, negli impiegati malinconici che si muovono oltre i vetri delle biglietterie, come in un acquario (continua)

Beppe Severgnini (La Testa degli Italiani – 2005 – Rizzoli)
 

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