Nelle
stazioni si nasconde un'Italia interessante. Esiste una stratificazione delle
abitudini e dei ricordi che le Ferrovie Italiane non hanno voluto intaccare. Ci
ha rimesso l'efficienza del servizio, ma ne ha guadagnato l'atmosfera.
C'è
qualcosa di antico nelle divise dei ferrovieri, nelle cravatte allentate, negli
impiegati malinconici che si muovono oltre i vetri delle biglietterie, come in
un acquario (continua)
Beppe Severgnini
(La Testa degli Italiani – 2005 – Rizzoli)
Nessun commento:
Posta un commento