lunedì 25 marzo 2013
Non ci parliamo coi giornalisti!
Caro Severgnini,
si è mai chiesto perché Grillo non parla con i giornalisti italiani? A
proposito ha dimenticato di chiarire che invece rilascia
tranquillamente interviste ai giornalisti stranieri.
Forse perché dopo 30 anni di ossequi alla POLITICA che ha riempito
giornali, talk show, programmi TV e quotidiani di cialtronesche
interviste e dichiarazioni ipocrite non li ritiene più credibili. E lo
ha anche affermato più volte nel corso degli ultimi anni (continua)
http://italians.corriere.it/2013/03/25/giornalisti/
Zaccagnini, M5S: «Non abbiamo il personale adeguato»
Adriano Zaccagnini, deputato del Movimento 5 Stelle, ha scritto domenica un lungo post su Facebook
spiegando, tra le altre cose, che in questa fase il Movimento 5 Stelle
non ha personale adeguato alla presentazione di proposte di legge, e se
vuole assumerlo è obbligato a sceglierlo tra due elenchi prestabiliti di
persone, già dipendenti delle camere.
«Non abbiamo il personale adeguato per espletare le nostre attività. In particolare la presentazione delle proposte di legge ci è stata difficile senza adeguato personale legislativo» (continua)Adriano Zaccagnini - 25 marzo 2013
L'anarchia della balena
Beppe Grillo ha buttato la rete nel malcontento italiano, e la pesca
elettorale è stata abbondante. Perché il malcontento è grande e
giustificato; perché il pescatore è stato abile a manovrare la barca. Ha
saputo mescolare rivendicazioni e rimostranze, solidarietà e sarcasmo,
tempismo e tecnologia. Non è il primo a esercitarsi in questo tipo di
attività, nella politica italiana ed europea. Ma nessuno aveva ottenuto
risultati così clamorosi. Perché nella rete di Grillo non c'è pesce: c'è
una balena (continua)
Beppe Severgnini (Corriere della Sera - 18 marzo 2013)
Confronto con Grasso, simpatico Formigli, la mia ricostruzione è vera
Naturalmente la mia ricostruzione è vera e ringrazio il simpatico Formigli, cui sono felice di aver regalato un quarto d’ora di celebrità, per averla confermata con l’aria di smentirla.
1) Formigli si è intromesso eccome, e molto scorrettamente, fra Servizio Pubblico e La7,
il cui direttore Paolo Ruffini, chiamato da Santoro e dal suo staff
intorno a mezzanotte di giovedì sera, aveva dato ampia disponibilità a
modificare i palinsesti per consentire a Grasso di ottenere il faccia a
faccia con me prima di (continua)
Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano, 24 Marzo 2013)
Il testo del discorso di insediamento di Laura Boldrini (Roma - Camera dei Deputati - 16 marzo 2013)
"Care deputate e cari deputati, permettetemi di esprimere il mio più
sentito ringraziamento per l’alto onore e responsabilità che comporta il
compito di presiedere i lavori di questa assemblea.
Vorrei innanzitutto rivolgere il saluto rispettoso e riconoscente di
tutta l’assemblea e mio personale al Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano che è custode rigoroso dell’unità del Paese e dei valori
della costituzione repubblicana" (continua)
L'onore perduto della democrazia
Dignità voleva
che questi nostri poveri marò tornassero in India rispettando la parola
data perché pacta sunt servanda soprattutto per i soldati scelti.
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ci tornano invece sbertucciati,
piegati dal fardello di un disastro diplomatico. Esposti alla gogna per
colpa soprattutto di un ministro degli Esteri che ha cercato di
costruire sulla loro fuga un futuro politico, ed eventualmente anche
elettorale, a destra. E non stiamo parlando della destra dei valori e
della patria, la destra dei tratti eroici, che so?, del duca d'Aosta o
di Cesare Battisti o di Enrico Toti, ma della destra badogliana del
"tutti a casa" (continua)
Francesco Merlo (La Repubblica - 22 marzo 2013)
L'importanza di chiamarsi Francesco
L'aspetto
più interessante del nuovo Papa non è tanto che sia il primo Pontefice
non europeo, latino-americano (anche se ha il suo significato), ma,
com'è stato notato da molti, il nome che, con una certa temerarietà,
Jorge Mario Bergoglio ha scelto di darsi: Francesco. San Francesco è
infatti attuale e inattuale nello stesso tempo. E' attuale perchè
predica un rapporto d'amore e di rispetto per la natura «Laudato sie,
mi' Signore.... per messor lo frate sole...per sora luna...per frate
vento...per sor'acqua...per sora nostra matre terra»-Laudes
Creaturarum).
E'
insomma un ecologista 'ante litteram' (continua)
Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 16 marzo 2013)
I marò, il voltafaccia italiano e le parole di Napolitano
Come si sono permessi di gettare alle ortiche la parola d’onore
dell’Italia e degli italiani? Con quale diritto? E a quale prezzo visto
che oltre agli incalcolabili danni sulla nostra immagine internazionale
già malconcia di suo adesso ci va di mezzo l’ambasciatore italiano a New
Delhi che risulta praticamente sequestrato dalle autorità indiane? (continua)
Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano, 15 marzo 2013)
L'esempio di Berlusconi e un'Italia che ha ormai perso ogni senso della legalità
Quando
lunedì scorso è uscita la notizia che Silvio Berlusconi, dal suo letto
d'ospedale, aveva chiesto ai suoi parlamentari di rinunciare alla
manifestazione di protesta davanti al Tribunale di Milano «in nome del
rispetto che ho sempre portato alle Istituzioni», non credevo alle mie
orecchie. Non perchè pensassi a una resipiscenza del Cavaliere (e
infatti abbiamo visto com'è andata a finire), ma per la spudoratezza di
quell'affermazione. Se c'è un politico che, anche nella sua veste di
premier, in questi anni ha delegittimato, di volta in volta, tutte le
Istituzioni, costui è Silvio Berlusconi (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 15 marzo 2013)
giovedì 14 marzo 2013
Un premio ai sediziosi
C'è rimasto
solo un faro, a illuminare questa lunga notte della Repubblica. Negli
ultimi giorni del suo settennato, Giorgio Napolitano deve guidare il
Paese fuori dalla crisi. Il "peso" di questa consapevolezza ispira ogni
riga del comunicato con il quale il Capo dello Stato invita la politica e
la magistratura a ritrovare il senso della "comune responsabilità
istituzionale", in uno dei tornanti più critici della storia
repubblicana. Ma questa volta l'appello del Colle, insieme alla
condivisione istituzionale, riflette una "sproporzione" politica (continua)
Massimo Giannini (La Repubblica - 13 marzo 2013)
L'uveite di Berlusconi e l'orchite degli italiani
L'uveite, una malattia che ha molto a che fare con la vendemmiata di processi
dello psiconano, è un'infiammazione di parte o di tutta la tunica
media (vascolare) dell'occhio o che interessa le altre tuniche (sclera,
cornea e retina). Rinchiuso in una suite di 200 metri quadri del San
Raffaele, Berlusconi è curato giorno e notte
amorevolmente, alla porta di uscita c'è un appuntato dei Carabinieri per
evitarne forse la fuga (continua)
I veri ignoranti
Cosa è la cultura?
Abbiamo definito «ignorante» chi non sa farsi capire dagli altri e non riesce a comprenderli, definizione che si attaglia bene anche a molti che hanno studiato tanto.
Luciano Luigi Pellicani, al corso di Sociologia, ci spiegava che «un uovo deposto dalla gallina è natura, cotto in padella è cultuta», intendendo che cultura è tutto ciò che viene trasformato dall’uomo e che quindi dell’uomo porta il segno, il tratto (continua)
Abbiamo definito «ignorante» chi non sa farsi capire dagli altri e non riesce a comprenderli, definizione che si attaglia bene anche a molti che hanno studiato tanto.
Luciano Luigi Pellicani, al corso di Sociologia, ci spiegava che «un uovo deposto dalla gallina è natura, cotto in padella è cultuta», intendendo che cultura è tutto ciò che viene trasformato dall’uomo e che quindi dell’uomo porta il segno, il tratto (continua)
Giovanni Floris (La Fabbrica degli ignoranti - 2008 - Rizzoli)
Quella ferocia contro i media
"L'unico giornale del quale mi fido è la Settimana
Enigmistica". Sono parole di Beppe Grillo. Me le ricordo bene anche perché
le ho scritte io. Non so se su una vecchia Olivetti o sul mio primo computer,
nella remota età di transizione dalla scrittura metalmeccanica e quella
digitale. Era l'autunno del 1990, lo spettacolo si chiamava "Buone notizie",
la regia era di Giorgio Gaber (continua)
Michele Serra (La
Repubblica - 08 marzo 2013)
Democrazia diretta. Perchè il sogno di Grillo è irrealizzabile
Beppe
Grillo vorrebbe abrogare l'articolo 67 della Costituzione che cosi'
recita: «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita
le sue funzioni senza vincolo di mandato». Capisco le preoccupazioni del
leader di 5Stelle non solo alla luce dei recenti casi (Scilipoti,
Razzi, De Gregorio) ma dell'inveterato malcostume dei partiti di far
scorribande in campo altrui. Un campione di queste razzie era Clemente
Mastella che pero' aveva perlomeno l'onesta impudicizia di ammetterle e
una volta che Cossiga lo rimproverava per una di queste
campagne-acquisti rispose candidamente (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 7 marzo 2013)
Dal boom di Grillo il "calcio d'inizio" di un nuovo sistema
I
nostri uomini politici e i loro consiglieri, spesso mascherati da
giornalisti, sembrano tante Alici nel Paese delle Meraviglie. Per mesi
non si sono accorti del fenomeno Grillo, saltabeccando da una TV
all'altra non ne parlavano mai se non per accenni generici al
'populismo' o all' 'antipolitica'. Solo negli ultimi giorni della
campagna elettorale è affiorata qualche preoccupazione (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 1 marzo 2013)
giovedì 7 marzo 2013
Il treno, dove molti parlano, pochi ascoltano e tutti capiscono
Nelle
stazioni si nasconde un'Italia interessante. Esiste una stratificazione delle
abitudini e dei ricordi che le Ferrovie Italiane non hanno voluto intaccare. Ci
ha rimesso l'efficienza del servizio, ma ne ha guadagnato l'atmosfera.
C'è
qualcosa di antico nelle divise dei ferrovieri, nelle cravatte allentate, negli
impiegati malinconici che si muovono oltre i vetri delle biglietterie, come in
un acquario (continua)
Beppe Severgnini
(La Testa degli Italiani – 2005 – Rizzoli)
Elezioni 2013, il bestiario trash della campagna elettorale
È stata una campagna elettorale bestiale. Nel senso proprio del
bestiario. Un campionario di gaffe, battute grevi, sdoppiamenti di
personalità e promesse inattuabili. Quella più famosa ha travolto Oscar Giannino,
che voleva fermare il declino, ma più che altro ha stoppato se stesso.
Il “Grillo dei moderati” ha sbagliato, peraltro, in maniera plateale. E
ha pagato, con molta più nettezza di chi ben altri scheletri
nell’armadio avrebbe (e ha). Una raccolta completa è impossibile, un
bignami-blob delle Elezioni 2013 si può fare.
“Restituirò l’Imu”. Il concetto di bugia, in Silvio Berlusconi,
è aleatorio. Non è la realtà a essere reale, bensì la sua proiezione
immaginifica da Arcore. L’Italia è il Matrix e non ci sono pasticche
magiche (anzi ci sono, ma non servono per aprire gli occhi). “Certo che è
possibile restituire l’Imu. Sono d’accordo con gli svizzeri” (e magari
pure coi lanzichenecchi). Quando agli svizzeri hanno riportato le parole
di Berlusconi, per la prima volta hanno rimpianto di essere neutrali (continua)
Andrea Scanzi (Il Fatto Quotidiano - 24 febbraio 2013)
Ratzinger molto meglio di Woytjla
Le
diverse conclusioni dei pontificati di Giovanni Paolo II e di Benedetto
XVI fotografano abbastanza esattamente non solo l'abissale distanza fra
due personalità ma anche nel modo di intendere il loro magistero.
Woytjla non ha rinuncito a esibire la propria sofferenza, a farne uno
show, in linea con un pontificato spettacolare, mediatico (gli 'eventi',
i jet, i grandi viaggi transoceanici, la Papa mobile, i 'Papa boys ').
Ratzinger la propria sofferenza, ha preferito tenerla per sè. E si è
dimesso (continua)
Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 15 febbraio 2013)
Chi perde è comunque l'elettore
Che
agonia. Non si puo' aprire la Tv senza vedere le solite facce di palta
che pontificano. Non si puo' accendere la radio senza sentire le loro
voci odiose. Non si puo' sfogliare un giornale senza essere sommersi da
un profluvio di dichiarazioni, contradditorie, immotivate,
irrealistiche, iperboliche. E sono tutti nati ieri. Sono tutti vergini.
Non c'è nessuno, che pur essendo in politica da vent'anni e magari anche
da trenta, abbia l'onestà intellettuale di assumersi, almeno pro quota,
qualche responsabilità del disastro, economico e morale, in cui è
caduto il nostro Paese. La rigetta sull'avversario o presunto tale (continua)
Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 9 febbraio 2013)
Programma elettorale: a noi italiani piacciono le favole
Scriveva
Max Weber nel 1918 in 'La politica come professione': «I programmi di
governo hanno un significato quasi puramente fraseologico». Sono cioè
solo «parole, parole, parole» per citare una vecchia canzone di Mina. Ne
abbiamo un esempio paradigmatico nella campagna elettore di queste
settimane. Tutti promettono tutto e di tutto: abolizione dell'Imu,
riduzione dell'Imu, riduzione delle tasse in generale, lavoro per i
giovani, crescita. Dopo le elezioni di febbraio, chiunque le vinca,
l'Italia dovrebbe diventare il Paese di Bengodi (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 8 febbraio 2013)
"I capponi di Renzi" di Marco Travaglio
Il sindaco di Firenze, anzi di Firenzi, Matteo Renzi accusa Ingroia e Rivoluzione Civile di “autogol” perché farebbe “vincere Berlusconi”. Bersani ripete che “c’è un solo voto utile per battere la destra ed è il voto al Pd”. Per carità, in politica e soprattutto in campagna elettorale ciascuno tira l’acqua al suo mulino.
Ma
c’è qualcosa di intellettualmente disonesto nel ricatto “o voti Pd o
vince B.”. Non stiamo qui a ricordare tutte le volte in cui il centrosinistra resuscitò B. da morte sicura, o accusò noi antiberlusconiani
di impedire il dialogo con B. e il reciproco riconoscimento fra destra e
sinistra (continua)
Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano, 10 Febbraio 2013)
Elezioni regionali in Lombardia. Cos’è davvero il voto disgiunto: pensaci, 5 Stelle
Ma i montiani hanno capito cos’è davvero il voto disgiunto?
Dare voti diversi per la Camera, il Senato e la Regione non è voto
disgiunto, è articolazione del voto. Si chiama voto disgiunto, invece,
una possibilità molto specifica, offerta dal sistema elettorale
delle regioni e dei comuni, e solo da questi due, e cioè la possibilità
di votare, sulla stessa scheda per una lista al Consiglio regionale (continua)
Paolo Hutter - Il Fatto Quotidiano - 11 febbraio 2013
C'E' STATO UN COLPO DI STATO E NON CE NE SIAMO ACCORTI
E' un documento che non può lasciare indifferenti il "Rapporto Camere Aperte 2013" realizzato dall'associazione Openpolis e presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati.
I numeri relativi alla XVI Legislatura - quella che sta per chiudersi -
raccolti e raccontati nel rapporto raccontano di un autentico colpo di Stato avvenuto sotto gli occhi di tutti ma all'oscuro dei più.
I principi fondamentali della nostra Costituzione sono
stati travolti da pratiche e prassi parlamentari e di Governo che, di
fatto, hanno sostanzialmente trasformato la governance del Paese (continua)
Pagnoncelli, i sondaggi e i rischi per la democrazia
Sos sondaggi da Nando Pagnoncelli, fra i volti più
noti dei sondaggisti italiani, nell'ultimo giorno di pubblicabilità
delle rilevazioni demoscopiche sulla campagna elettorale 2013: «Uso
improprio li sta trasformando da scienza ad arma propaganda» (continua)
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