Di Pietro ha una fortuna sfacciata. Se il Pd fosse guidato da persone intelligenti (ipotetica del terzo tipo), lo avrebbero annesso in un bel centrosinistra tradizionale e, all’ultimo istante ci avrebbero infilato l’Udc. Così l’avrebbero definitivamente neutralizzato, sedato, spento. Costretto a far digerire ai suoi il matrimonio morganatico con l’Unione dei Condannati e con l’imputato Vendola, oltreché coi nuovi nemici della Procura di Palermo, avrebbe regalato a Grillo gran parte dei suoi elettori. E, prigioniero di un’alleanza in cui non sarebbe stato determinante, si sarebbe ridotto a ruota di scorta, pelo superfluo, portatore d’acqua di un progetto nefasto per quel che resta della nostra democrazia, e anche per lui: la grande ammucchiata destra-centro-sinistra che il Quirinale, le banche e i partiti hanno già deciso al posto nostro per la prossima legislatura, con la scusa dello spread (continua)
Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 3 agosto 2012)
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