Gentile Direttore,
Silvio Berlusconi è entrato nel mio mirino nell'estate del 1986, un quarto di secolo fa, quando presentò il Milan all'Arena di Milano con contorno di vallette, letterine, cantanti alla moda, saltimbanchi. Mancava la puttanona scosciata in groppa all'elefante e saremmo stati in pieno Super Bowl. Era l'inizio dell'americanizzazione del calcio e quella definitiva del nostro Paese. Scrissi per l'Europeo un pezzo intitolato "Un americano a Milano" che cominciava così: «O il calcio distruggerà Berlusconi o Berlusconi distruggerà il calcio» (Europeo, 2/8/1986). Naturalmente ha vinto lui, come sempre (continua)
Massimo Fini
Silvio Berlusconi è entrato nel mio mirino nell'estate del 1986, un quarto di secolo fa, quando presentò il Milan all'Arena di Milano con contorno di vallette, letterine, cantanti alla moda, saltimbanchi. Mancava la puttanona scosciata in groppa all'elefante e saremmo stati in pieno Super Bowl. Era l'inizio dell'americanizzazione del calcio e quella definitiva del nostro Paese. Scrissi per l'Europeo un pezzo intitolato "Un americano a Milano" che cominciava così: «O il calcio distruggerà Berlusconi o Berlusconi distruggerà il calcio» (Europeo, 2/8/1986). Naturalmente ha vinto lui, come sempre (continua)
Massimo Fini
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