martedì 15 febbraio 2011

Berlusconiani oltre la linea del non-ritorno.


Qualche giorno fa Repubblica ha pubblicato un'originale analisi di Gabriele Romagnoli sul culto dei berlusconiani per il loro "capo".
Il filo conduttore dell'articolo è la domanda: di fronte alla smaccata evidenza dei suoi torti e delle storture che la sua presenza impone alla nostra comunità, come è possibile restare berlusconiani ?
Oltre al tornaconto personale, cosa che può valere per una frazione della popolazione, cosa c'è di più profondo ?
Il filo logico del ragionamento arriva fino al paragone con i seguaci di alcune sette mistiche, che sacrificano tutti gli averi e gli affetti alla devozione per il proprio guru (continua)

L'angolino

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