Il tema delle stragi di mafia del 1992-93 è tornato all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale nella primavera del 2008, sotto la spinta di eventi giudiziari e di autorevoli commenti politici che, nel loro insieme, hanno arricchito il quadro delle nostre conoscenze e, allo stesso tempo, hanno risollevato inquietanti interrogativi intorno a quelle vicende complesse e sanguinose. Tra gli eventi giudiziari ricordo le nuove testimonianze di Massimo Ciancimino, Gaspare Spatuzza e Angelo Fontana, nonché il processo Mori-Obinu ed il processo d'appello al Senatore Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa. Tra i commenti di autorevoli esponenti istituzionali e politici del tempo ricordo quelli del Presidente della Repubblica Scalfaro, del Presidente del Consiglio Ciampi, del Sottosegretario alla Presidenza Maccanico, dei ministri dell'Interno Scotti e Mancino, del ministro di Grazia e Giustizia Martelli, del ministro del Bilancio Cirino Pomicino e del presidente della Commissione Antimafia Violante. Tra gli interventi dei magistrati ancor oggi impegnati sul fronte antimafia, ricordo quelli del procuratore nazionale Grasso, del procuratore di Caltanissetta Lari, del procuratore aggiunto della DDA di Palermo Ingroia. Ricordo infine una intervista inattesa del dott. Lorenzo Narracci, funzionario dell'AISI, già vice-caporeparto del SISDE a Palermo e ora, a quanto pare, indagato. Come sapete, la nostra Commissione aveva preso in esame il tema delle stragi, limitandosi però alle questioni di metodo e riservandosi di aprire il dibattito dopo aver ascoltato una mia comunicazione sull'argomento (continua)
da Il Fatto Quotidiano
da Il Fatto Quotidiano
Nessun commento:
Posta un commento