Caro papà, oggi è il tuo onomastico, e io ti scrivo ciò che mi detta il cuore.
Caro papà, tu eri disoccupato, perciò sei andato a Torino! perché eri disoccupato! Tu a Torino non ci volevi andare, mi ricordo; dicevi che quella gente non ci poteva vedere, che il clima era una schifezza, la lingua una schifezza, il mangiare una schifezza, che tutti i torinesi erano una schifezza. Tu non ci volevi andare a Torino, mi ricordo, ma ci sei dovuto andare per forza. Poi ci hai scritto che non tutti erano una schifezza lassù, che due o tre pure si salvavano! Meno male, papà, così ora stiamo più sereni.
Oggi è il tuo onomastico, e io ti scrivo ciò che mi detta il cuore.
Tu eri disoccupato, papà, perciò sei andato a Torino. Ti voglio raccontare qualcosa che è successo in questi giorni. Ieri stavo solo con nonna, quando hanno bussato alla porta (continua)
Marcello D'Orta (Io Speriamo Che Me La Cavo)
1 commento:
interessante..speriamo che me la cavo
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