La richiesta del voto di fiducia sembra una prova
di forza ma è un segno di debolezza. Il governo chiede al Parlamento una delega
a legiferare mentre impedisce al Parlamento di precisare i contenuti di quella
stessa delega. Il potere esecutivo si impadronisce del potere legislativo per
disporne a suo piacimento, senza alcun contrappeso istituzionale. Il Senato
delega per sentito dire nelle televisioni, senza quei “principi e criteri
direttivi” prescritti dalla Costituzione. È l’anticipazione di un metodo che
diventerà normale con la revisione costituzionale in atto.
Si forzano le regole per paura di un libero
dibattito parlamentare. Il Presidente del Consiglio non è in grado di
presentare gli emendamenti che ha proposto come segretario del suo partito (continua)
(waltertocci.blogspot - 7 ottobre 2014)
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