Carlo
Tavecchio, neopresidente della Federcalcio, è stato ferocemente
osteggiato per essersi lasciato andare a una battuta infelice: aveva
definito un giocatore di colore «un mangiatore di banane» (Buon Dio, non
si può dire più nulla, il nostro vocabolario, come nel '1984' di
Orwell, sarà presto ridotto a una 'neolingua' fatta di eufemismi
ridicoli). Però le sue prime proposte di riforma, riduzione della rosa
delle squadre a 25 giocatori, almeno 8 devono provenire dal vivaio, non
più di due extracomunitari per squadra, sono coerenti e, sia pur
puntando su diversi obbiettivi, vanno tutte nella stessa direzione (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 19 settembre 2014)
Nessun commento:
Posta un commento