Donato
Bruno, uno dei possibili 'papabili', insieme a Luciano Violante,
all'incarico di giudice della Corte Costituzionale per completarne la
composizione, ma la cui candidatura, come quella del collega, con cui
viaggiava in tandem, era stata bloccata per settimane perché in
Parlamento, dopo varie tornate, nessuno dei due era riuscito a
raggiungere il quorum, aveva dichiarato un paio di giorni fa: «Ritengo
doveroso rimettere nelle mani del presidente Silvio Berlusconi la mia
candidatura» (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 3 ottobre 2014)
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