“LO STUDENTE CHE CAMBIÒ IL MONDO ” oggi avrebbe
settantadue anni. Avrebbe potuto diventare un grande leader politico,
ma non volle: la vita pubblica gli avrebbe richiesto troppi compromessi;
quella privata fu fin troppo tormentata. Morì giovane, per un infarto, a
soli cinquantaquattro anni. Si chiamava Mario Savio e il primo ottobre
1964 all’università di Berkeley — cinquant’anni fa — diventò il simbolo
genuino e quasi involontario di un movimento degli studenti che sarebbe
poi esploso in tutto il mondo quattro anni dopo, nello storico 1968. Ed
ecco come andò la storia. Siamo nell’autunno del 1964, nel campus di
Berkeley, la più antica delle università statali della California, nella
baia di San Francisco; l’anno che si avvia a finire è un concentrato di
contraddizioni americane. John Kennedy è stato ucciso da appena dieci
mesi (continua)
Enrico Deaglio (Jack's Blog - 5 ottobre 2014)
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