“Tutti
sanno, nessuno ricorda. Io so poche cose, ma le ricordo benissimo”. Con queste due
frasi Claudio Martelli conclude il suo “Ricordati di vivere”, edito da Bompiani
nel 2013. Un libro ricco e in alcuni momenti coinvolgente che definire autobiografico
risulta riduttivo.
Quanto
scritto costituisce una necessità per Martelli, di far conoscere con chiarezza
il suo pensiero, descrivendo, più che raccontando, la genesi e analizzando, trent’anni
dopo, la sua storia vissuta.
Anche con luci e ombre giustificabili, il tutto fa emergere la coerenza di un percorso politico, entusiasta e in parte utopico, che ha affiancato felicemente - e per un lungo tratto temporale - il pragmatismo cinico di un Bettino Craxi in ascesa (continua)
Anche con luci e ombre giustificabili, il tutto fa emergere la coerenza di un percorso politico, entusiasta e in parte utopico, che ha affiancato felicemente - e per un lungo tratto temporale - il pragmatismo cinico di un Bettino Craxi in ascesa (continua)
Essec
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