Un tempo esisteva la disciplina di partito. Ma un tempo – si dirà
– esistevano i partiti, intesi come strutture compatte e solide ma pur sempre
pluralistiche al loro interno, articolate sul territorio e rappresentative di
interessi reali, che si riconoscevano in una ben definita tradizione
ideologica, guidate da leader spesso autorevoli e dal pugno di ferro ma sempre
frutto di una selezione interna e comunque mai padroni assoluti di quelle
strutture. La disciplina esisteva perché esisteva una realtà che trascendeva i
singoli, una macchina organizzativa che aveva vita e forza proprie, che non
dipendeva dalle decisioni di un singolo o dai suoi umori (continua)
Alessandro Campi (Jack's Blog - Il Messaggero - 17 luglio 2014)
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