Matteo Renzi annunciava: “Proporremo di dimezzare subito il numero
e le indennità dei parlamentari. E vogliamo sceglierli noi con i voti, non
farli scegliere a Roma con gli inchini al potente di turno” (18-10-2010). Con
l’Italicum e il Senato delle Autonomie, i parlamentari non si dimezzano, ma
scendono da 950 a 730, e le indennità dei 630 restano intatte.
Renzi voleva “una legge elettorale per scegliere direttamente gli
eletti”, ma anche “l’imposizione del ricambio, attraverso un tetto di tre
mandati parlamentari, senza eccezioni” (3-4-11). Con le due suddette “riforme”,
i partiti continuano a nominarsi i deputati e per il Senato aboliscono
direttamente le elezioni (i senatori li nominano i consigli regionali). Nessuna
traccia dei tre mandati (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 17 luglio 2014)
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