domenica 7 settembre 2014
Le dichiarazioni “luride” di Luigi Zanda
E’ uno spettacolo sconcio quello che va in scena al Senato, dove, in
nome di una riforma che rappresenta l’ultimo dei problemi del Paese, di
certo c’è che i "100" che sopravviveranno, grazie alla nomina di
segreterie dei partiti oggi ridotte a ristretta ciurma di compari
usurpatori di democrazia, godranno di un’immunità blindata da sbattere
in faccia a quei pochi magistrati che ancora avessero intenzione di
indagare (continua)
Saverio Lodato (Antimafia.com - 6 agosto 2014)
Renzi e il patto del Nazareno: caro Pd, l’allucinazione sei tu?
Caro Partito Democratico, i tuoi elettori
hanno passato gli anni berlusconiani nella convinzione che tu e i tuoi
predecessori faceste opposizione, che ci fosse una differenza ideale (e
morale) tra te e il centrodestra, che se le cose non riuscivi a farle
era solo perché non avevi i numeri, ma una volta al governo…
Ora però non hai più alibi. Anzi, la cosa più grave
(e triste) è che le tue scelte e vicende attuali riscrivano parte della
tua storia, ridefiniscano quelli cui abbiamo assistito in passato
appunto come “alibi” (continua)
Luisella Costamagna (Il Fatto Quotidiano - 29 luglio 2014)
Riforme: un Parlamento illegittimo non può cambiare la Costituzione
Accolgo l’invito del dottor M. Travaglio a suggerire come procedere per sventare il rischio rappresentato dalle attuali, reazionarie proposte di riforme costituzionali e della legge elettorale.
Penso che il problema fondamentale, al di là del merito delle proposte,
è che le istituzioni che le stanno proponendo sono illegittime e che di
questo non si tiene il giusto conto. Infatti, a gennaio 2014 la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge elettorale
con la quale sono stati eletti l’attuale Parlamento, le più alte
cariche dello Stato ed è stata data la fiducia al governo. Per brevità
taccio sulle modalità fortemente “atipiche” con cui l’attuale capo del
governo si è appropriato della carica (continua)
di Gabriella Bianchini (Utente sostenitore - Il Fatto Quotidiano - 23 luglio 2014)
6 punti: Renzie, gasteropode rispondi - #gasteropoderispondi
Sin dall'inizio degli incontri con il Pd, era
stata annunciata una consultazione on line che avrebbe approvato o
respinto un eventuale accordo finale. Pertanto, avremmo voluto
sottoporre a questa consultazione un testo preciso che, al contrario,
manca. Nell'incontro di giovedì 17 noi ci saremmo attesi che, con la
stessa chiarezza e disponibilità con la quale avevamo accettato le
esigenze del Pd in tema di governabilità, il Pd avesse manifestato
analoga apertura sui temi delle preferenze, delle clausole di
sbarramento e del premio di lista e non di coalizione, oltre che in tema
di "Parlamento pulito".
Al contrario, il Pd ha "incassato" l'apertura del M5s senza dare alcuna
risposta chiara ma buttando avanti generiche disponibilità a discutere
e subordinando, comunque, l'accordo alla disponibilità "degli altri" (continua)
"Non si può fingere di commemorare Paolo Borsellino quando nei fatti si sta tradendo il suo pensiero"
"Prendere oggi la parola, in questo luogo e nella stessa ora della
strage di ventidue anni fa, è per me un grande onore ed una grande
responsabilità alla quale non ho voluto sottrarmi con la precisa
consapevolezza che le commemorazioni di oggi avranno un senso solo se
sostenute dall’impegno, dalla passione civile, dal coraggio che dobbiamo
dimostrare da domani.
Non ho voluto sottrarmi alla profonda emozione che vivo in questo momento perché innanzitutto sento il bisogno di ringraziare, da cittadino, quei cittadini che, come tanti di voi, continuano a dare quotidiana testimonianza di essere innamorati della Giustizia, della Democrazia, della Costituzione, del nostro Paese. Per questo, riconoscendo in Paolo Borsellino l’incarnazione di quei sentimenti di amore e libertà, cercano di conservarne e tramandarne la memoria. Per questo si pongono a scudo di quei sacrosanti valori contro i tanti che anche oggi, anche nelle Istituzioni e nella Politica, continuano a calpestarli ed offenderli con l’arroganza dei prepotenti e degli impuniti (continua)
Non ho voluto sottrarmi alla profonda emozione che vivo in questo momento perché innanzitutto sento il bisogno di ringraziare, da cittadino, quei cittadini che, come tanti di voi, continuano a dare quotidiana testimonianza di essere innamorati della Giustizia, della Democrazia, della Costituzione, del nostro Paese. Per questo, riconoscendo in Paolo Borsellino l’incarnazione di quei sentimenti di amore e libertà, cercano di conservarne e tramandarne la memoria. Per questo si pongono a scudo di quei sacrosanti valori contro i tanti che anche oggi, anche nelle Istituzioni e nella Politica, continuano a calpestarli ed offenderli con l’arroganza dei prepotenti e degli impuniti (continua)
Nino Di Matteo
“Ammazziamo il gattopardo” di Alan Friedman, edito d Rizzoli nel febbraio 2014
Per
come è stato pubblicizzato, in “Ammazziamo di gattopardo” forse ci si immagina
di trovare solo una serie di retroscena collegati alla caduta dell’ultimo
governo Berlusconi.
In
verità Alan Friedman, racconta si del suo scoop riguardante le consultazioni “borderline”,
avviate da Giorgio Napolitano per un eventuale incarico a Mario Monti alla
Presidenza del Consiglio, nonché del contestuale bizzarro mandato affidato a Corrado
Passera per l’approntamento di un programma di governo, ma sviluppa anche
un’ampia analisi economico-politica e propone una sua ricetta per portare a
soluzione la profonda crisi economica che attanaglia da troppo tempo il nostro
paese (continua)
Essec
SANTA BRIGITTA DAI TRE CALCAGNI
Dopo i fatti di Oppido Mamertina è in atto
il censimento delle processioni e delle feste patronali italiane. Vescovadi e
parrocchie sono tenuti a compilare un modulo nel quale si specifica se la
processione è autoprodotta (ma si tratta di pochissimi casi); se è stata data
in appalto a organizzazioni mafiose generiche oppure riconosciute e abilitate
dall’Ente Circhi; se c’è stata regolare gara di appalto tra le diverse cosche;
infine se i ricoveri per autoflagellazione, ferite conseguenti ai percorsi in
ginocchio, svenimenti e crisi isteriche siano soggetti a ticket (continua)
QUANDO RENZI ERA RENZI
Matteo Renzi annunciava: “Proporremo di dimezzare subito il numero
e le indennità dei parlamentari. E vogliamo sceglierli noi con i voti, non
farli scegliere a Roma con gli inchini al potente di turno” (18-10-2010). Con
l’Italicum e il Senato delle Autonomie, i parlamentari non si dimezzano, ma
scendono da 950 a 730, e le indennità dei 630 restano intatte.
Renzi voleva “una legge elettorale per scegliere direttamente gli
eletti”, ma anche “l’imposizione del ricambio, attraverso un tetto di tre
mandati parlamentari, senza eccezioni” (3-4-11). Con le due suddette “riforme”,
i partiti continuano a nominarsi i deputati e per il Senato aboliscono
direttamente le elezioni (i senatori li nominano i consigli regionali). Nessuna
traccia dei tre mandati (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 17 luglio 2014)
IL DISSENSO AL TEMPO DEI LEADER CARISMATICI
Un tempo esisteva la disciplina di partito. Ma un tempo – si dirà
– esistevano i partiti, intesi come strutture compatte e solide ma pur sempre
pluralistiche al loro interno, articolate sul territorio e rappresentative di
interessi reali, che si riconoscevano in una ben definita tradizione
ideologica, guidate da leader spesso autorevoli e dal pugno di ferro ma sempre
frutto di una selezione interna e comunque mai padroni assoluti di quelle
strutture. La disciplina esisteva perché esisteva una realtà che trascendeva i
singoli, una macchina organizzativa che aveva vita e forza proprie, che non
dipendeva dalle decisioni di un singolo o dai suoi umori (continua)
Alessandro Campi (Jack's Blog - Il Messaggero - 17 luglio 2014)
VERDINI ENTRA ED ESCE QUANDO VUOLE DA PALAZZO CHIGI
IL POTENTE FIORENTINO
DI FORZA ITALIA È STATO RINVIATO A GIUDIZIO. MA È SUO IL DOSSIER CHE IL PREMIER
STUDIA PER CAMBIARE PALAZZO MADAMA E LEGGE ELETTORALE.
Se questo è un padre della patria, novello costituente.
Associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita,
truffa ai danni dello Stato. Il gup del tribunale di Firenze, Fabio Frangini,
ieri ha rinviato a giudizio 47 persone per il crac del Credito cooperativo
fiorentino (Ccf). Tra queste l’imputato numero uno è Denis Verdini, che per
oltre vent’anni ha gestito la banca. Non è il primo guaio giudiziario per lo
sherpa berlusconiano delle riforme (continua)
Fabrizio d'Esposito (Jack's Blog - 16 luglio 2014)
GOVERNARE RESTANDO FERMI
E’ la società immediata. Ha abolito il futuro.
Ma anche il passato. E vive un eterno presente. Immediato. La società
im-mediata. Ostile alle mediazioni e ai mediatori. Predilige le
relazioni dirette. Fra cittadini e leader. Fra i cittadini che discutono
e deliberano. Senza mediazioni.
In fondo, è questo lo scenario in cui ci muoviamo. Ormai da tempo
(ammesso che il tempo abbia ancora un senso). Tanto che non ce ne
accorgiamo neppure. Così si spiegano alcuni fatti altrimenti
inspiegabili. Per primo, il consenso di cui dispone Matteo Renzi (continua)
Ilvo Diamanti (Jack's Blog - 14 luglio 2014)
“Tutti sanno, nessuno ricorda. Io so poche cose, ma le ricordo benissimo”
“Tutti
sanno, nessuno ricorda. Io so poche cose, ma le ricordo benissimo”. Con queste due
frasi Claudio Martelli conclude il suo “Ricordati di vivere”, edito da Bompiani
nel 2013. Un libro ricco e in alcuni momenti coinvolgente che definire autobiografico
risulta riduttivo.
Quanto
scritto costituisce una necessità per Martelli, di far conoscere con chiarezza
il suo pensiero, descrivendo, più che raccontando, la genesi e analizzando, trent’anni
dopo, la sua storia vissuta.
Anche con luci e ombre giustificabili, il tutto fa emergere la coerenza di un percorso politico, entusiasta e in parte utopico, che ha affiancato felicemente - e per un lungo tratto temporale - il pragmatismo cinico di un Bettino Craxi in ascesa (continua)
Anche con luci e ombre giustificabili, il tutto fa emergere la coerenza di un percorso politico, entusiasta e in parte utopico, che ha affiancato felicemente - e per un lungo tratto temporale - il pragmatismo cinico di un Bettino Craxi in ascesa (continua)
Essec
“IL PATTO DEL NAZARENO TIENE” QUALUNQUE COSA SIA
Nel mezzo della discussione, quando qualcuno
che dovrebbe ubbidire tenta di ribellarsi e alza il tono, e non si
capisce se c’è rischio di secessione o no, entra in sala Guerini, vice
segretario del Pd, dunque di Renzi e dice: “Il patto del Nazareno
tiene”. Noi (la maggior parte di noi, gli astanti) non sappiamo chi sia
Guerini e perché, sconosciuto com’era, sia così in alto (il vice di
Renzi, il vice di tutto). Ma non sappiamo neanche che cosa sia “il Patto
del Nazareno” e perché tenga, e perché, il fatto che “il patto tiene”,
rassicuri che tutto andrà come deve andare.
Come deve andare? Quando lo abbiamo letto, discusso, votato? (continua)
Furio Colombo (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 13 luglio 2014)
L'Europa dovrebbe cacciarci a pedate
Non
è l'Italia che deve andarsene dall'Europa, come vorrebbero alcuni
partiti, ma l'Europa che dovrebbe cacciarci a pedate nel sedere. Perché
ci mancano gli standard minimi. Che non sono quelli economici e
finanziari, che sono recuperabili e in parte recuperati,
dall'odiatissimo, non a caso, governo Monti, ma etici, che sono
irrimediabili (continua)
Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2014)
Le bugie più diffuse sulla "questione palestinese"
La fondazione dello Stato d’Israele ha provocato, nella popolazione araba, massacri, terre confiscate, proprietà devastate e centinaia di migliaia di profughi. Una ferita che continua a sanguinare da oltre 60 anni, mostrando la “questione palestinese” come senza soluzione. È effettivamente difficile vedere uno spiraglio di luce nelle tenebre che attanagliano l’area; di certo nessuna speranza può diventare realtà se continuano a essere diffuse menzogne propagandistiche. Storici e opinionisti hanno scritto chilometri di saggi e studi a tal proposito; noi ci siamo limitati a decostruire alcuni miti che vengono tramandati di generazione in generazione (continua)
Valerio Evangelista (Frontierenews.it - 11 luglio 2014)
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