Tutti i giornali italiani, compresi quelli di destra da Il Giornale a Libero,
si sono giustamente indignati per la caterva di volgarità, insulti,
auguri di morte piovuta dal web su Pierluigi Bersani colpito l'altro
giorno da una grave emorragia cerebrale. Ognuno, come ho già scritto, ha
diritto di odiare chi gli pare, ma farlo quando uno è quasi «drèe a
muri», come si dice a Milano, non mi pare particolarmente elegante.
I
'social network', dove chiunque, spesso anonimo o sotto falso nome,
puo' esprimersi senza freni inibitori si stanno rivelando, com'era
prevedibile, un boomerang inquietante (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 10 gennaio 2014)
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