venerdì 28 febbraio 2014

L'Aquila

http://www.youtube.com/watch?v=z32FmtEUps4&list=UUm_q1fA0kBunRiOxhz1EqrQ&feature=share&index=1

I casi di Egitto e Ucraina la democrazia funziona solo quando ci fa comodo


Nel 1991 si svolsero in Algeria le prime elezioni libere dopo decenni di una sanguinaria dittatura militare e furono vinte dal Fis (Fronte islamico di salvezza) a larghissima maggioranza. Allora i militari annullarono le elezioni, con il plauso dell'intero Occidente (che evidentemente non ha atteso l'11 settembre per diventare islamofobico) sostenendo che il Fis avrebbe instaurato un regime totalitario. Per impedire una dittatura del tutto ipotetica (il Fis era composto da varie componenti, in maggioranza moderate) si ribadiva quella precedente (continua)


Nuovo muro dell'indecisione


La questione Banca d’Italia, spiegata bene. Il decreto approvato mercoledì è davvero "un regalo alle banche", come dice il M5S?

 
La sera di mercoledì 29 gennaio, dopo una movimentata giornata alla Camera – il giorno dell’ormai famosa “tagliola” o “ghigliottina” – il Parlamento ha convertito in legge un decreto che riguardava temi diversi: i principali erano la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia e l’abolizione della seconda rata dell’IMU.
La minoranza parlamentare, e in particolare il Movimento 5 Stelle, si è opposta molto duramente alle novità sulla Banca d’Italia. Secondo alcuni si tratta del regalo di un sacco di soldi per le banche private; secondo altri si apre alla possibilità che la Banca d’Italia venga comprata da qualche società straniera: come vedremo al momento non è possibile dire quanto e se ci guadagneranno le banche (continua)

 

Sarde a linguate


Un giorno i giapponesi getteranno 30 Atomiche su New York


Caroline Kennedy, figlia di JFK, nuova ambasciatrice americana a Tokyo, ha denunciato la mattanza di 40 delfini avvenuta nella baia di Taiji, nel distretto di Wakayama, dicendosi "profondamente preoccupata dalla disumanità della caccia e dell'uccisione dei delfini" e ricordando che "il governo degli Stati Uniti si oppone a questa pratica". La caccia ai delfini, specie non a rischio di estinzione, in Giappone comincia in autunno e finisce a marzo e "come la signora ambasciatrice deve sapere noi viviamo di questa attività" ha detto il capo dei pescatori di Taiji (continua)

 

Due colombi .... sospesi in un filo


Come trasformare una minoranza elettorale in una maggioranza parlamentare


Il Porcellum non esiste più. La Corte costituzionale lo ha dichiarato incostituzionale. Se si dovesse votare domani si voterebbe con una legge proporzionale con sbarramento al 4%. Che – sbarramento a parte – per la democrazia e i cittadini è infinitamente meglio di qualunque marchingegno maggioritario. Ma è proprio questo il punto: ciò che va bene per la democrazia e i cittadini non può andar bene per Renzi e Berlusconi, i due che – scopertisi in profonda sintonia – si sono messi d’accordo per una nuova legge truffa maggioritaria (continua)

 

Lavori in corso


LA LEZIONE DI MACHIAVELLI: «REPUBBLICA INETTA NAZIONE CORROTTA»

 
Nonostante gli angeli vendicatori di Tangentopoli la corruzione dilaga ancora in Italia. E la spiegazione si trova in Machiavelli: è l’incapacità di governare a produrre malaffare e conflitti d’interessi
Corruzione, corrotti, corruttori. Non si parla d’altro. Ma come? Non avevamo stretto un patto col destino dopo Tangentopoli? Che mai più saremmo incorsi in simili peccati? Non erano discesi dal Sinai eserciti di Di Pietro, con il loro seguito di angeli vendicatori? (continua)

Massimo Cacciari (Jack's Blog - 26 gennaio 2014
 

"Volevo solo farti felice"


L'Onu, inutile zerbino degli Stai Uniti


Una conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che l'Onu è solo un costosissimo fantasma a uso e consumo degli americani (che peraltro non ne pagano nemmeno le quote), è venuta dalla Conferenza di pace sulla Siria tenutasi a Montreux con la partecipazione di una quarantina di Paesi. Il giorno prima dell'inaugurazione il Segretario generale Ban Ki-moon aveva invitato a partecipare anche l'Iran. Ma la cosa ha provocato la "forte irritazione" degli americani e questo è bastato perché la sera stessa Ban Ki-moon ritirasse l'invito (continua)
 
 

"Odio eterno per Stato e Governo"


Come rispondere a insulti e provocazioni


Alle medie andavo a judo, come tutti quanti. Un cliché per un undicenne. Ero convinto che con un corso di arti marziali sarei riuscito a superare i limiti del mio fisico tutt'altro che imponente, addirittura speravo di arrivare a incutere un reverenziale timore nei miei coetanei, come con naturalezza riuscivano a fare gli amici meglio equipaggiati in peso e muscolatura. Rimasi piuttosto deluso quando alla prima lezione - in uno scantinato che puzzava di muffa - il maestro ci spiegò che la parola judo si poteva tradurre come "via della gentilezza", e che avremmo imparato a usare la forza dell'avversario per sottometterlo. Delusione, dicevo: volevo diventare forte, io, dell'avversario me ne fregavo (continua)

 

lunedì 3 febbraio 2014

Lo sguardo perplesso


Il lavoro è schiavitù. Ripensiamolo


Quando al V-Day di Genova Grillo, abbandonato per un momento il mantra del «Tutti a casa», che campeggiava anche sulle magliette distribuite in Piazza della Vittoria è tornato sul tema del lavoro (già sfiorato in altre occasioni senza ottenere molta attenzione) visto pero' in un'ottica completamente diversa da quella attuale («Chi non lavora non mangia») affermando che «il lavoro è schiavitù e deve essere ripensato», la folla osannante che gremiva la piazza non lo ha seguito e non lo ha capito (continua)


Notte e giorno ingresso libero


LA LEZIONE DI MACHIAVELLI: «REPUBBLICA INETTA NAZIONE CORROTTA»


Corruzione, corrotti, corruttori. Non si parla d’altro. Ma come? Non avevamo stretto un patto col destino dopo Tangentopoli? Che mai più saremmo incorsi in simili peccati? Non erano discesi dal Sinai eserciti di Di Pietro, con il loro seguito di angeli vendicatori? E ancora non vi è chi tema le loro pene? Neppure i nipotini di Berlinguer e i giovani scout? Nulla dunque può spezzare l’aurea catena che dalle origini della patria va ai Mastellas e da lì ai Boccias, e abbraccia in sé destri e sinistri, senes, viri et iuvenes? (continua)
 
Massimo Cacciari (Jack's Blog - 26 gennaio 2014
 

Campanelli


L’ex pm Gherardo Colombo, l’intervista: “Italiani? Più sudditi che cittadini


“La prima giustizia è la coscienza”, dice Jean Valjean, travestito da monsieur Madeleine, ne ”I miserabili’ di Victor Hugo. Si rivolge a Javert, l’ispettore che incarna la giustizia cieca, testarda e inesorabile. Una prospettiva che è stata spesso l’orizzonte prevalente del dibattito, nel Paese dove da vent’anni si farnetica di una supposta guerra tra politica e magistratura: il futuro della giustizia resta un perno centrale nella vita democratica. E dunque anche della salute dell’Italia (continua)

L'angelo in basso


Napolitano, chi critica il Re merita il carcere


Con Peter Gomez ho presentato a Milano il libro di Travaglio Viva il Re!.C'è voluta proprio tutta l'insipienza e la mediocrità della classe politica italiana degli ultimi anni per far assurgere Giorgio Napolitano a un ruolo di protagonista. Nel Pci d'antan, quello dei Togliatti, degli Amendola, dei Pajetta, dei Lajolo e persino dei Colajanni, Napolitano era una semplice suppellettile. Si diceva che era autorevole. Se chiedevi a un ragazzo della Fgc, un 'figiciotto', di Napolitano ti rispondeva «Ah, è autorevole», ma perchè mai lo fosse non sapeva spiegartelo (continua)

 

Speculari


I GUARDIANI DEL BARO


Siccome la politica italiana è un manicomio organizzato, i giornali di ieri mattina riprendevano le dichiarazioni dei lettiani, dei bersaniani, dei dalemiani e dei napolitaniani, cioè di tutti gli sconfitti da Renzi alle primarie del Pd, con questo titolo: “Se fa l’accordo con Berlusconi, cade il governo Letta”. Raramente si era concentrata tanta demenza in così poche parole: come può il governo Letta, nato dall’accordo fra B. e il Pd con la benedizione di Napolitano, cadere se il segretario del Pd si accorda con B.? (continua)

 

Via Roma


ORA IL GIOCO SI FA DURO


Enrico Letta chiamava in continuazione per sapere come andavano le cose e Matteo Renzi non rispondeva. È finita che ad aggiornare il premier sull’incontro con Berlusconi al Nazareno è stato lo zio Gianni Letta (la famiglia innanzitutto). Deve essere stato piuttosto rassicurante se poi Letta nipote ha comunicato che il segretario pd si muove nella giusta direzione. Questa è la prima notizia (continua)

 

I puttini


Quelli belli come noi


Molti anni fa, nell’inverno del 1969, avevo cinque anni e mia sorella tre. Il sabato sera mia madre ci faceva il bagno, ci asciugava i capelli per un tempo infinito, ci riempiva di borotalco, ci infilava il pigiama. Mio padre veniva a prenderci in bagno e in braccio ci portava in soggiorno, su un divano enorme. Poi andavano di là, mentre noi vedevamo Carosello, e preparavano dei grossi panini con la frittata che erano morbidissimi, grazie all’olio e al calore. Ci sedevamo tutti e quattro sul divano e mangiavamo, aspettando. L’annunciatrice diceva che stava per cominciare (continua)

 Francesco Piccolo (L'Italia Spensierata - 2007 - Giuseppe La Terza & Figli)

domenica 2 febbraio 2014

Fermata


Insulti e "social network" se lo sfogo del singolo in rete diventa devastante

 
Tutti i giornali italiani, compresi quelli di destra da Il Giornale a Libero, si sono giustamente indignati per la caterva di volgarità, insulti, auguri di morte piovuta dal web su Pierluigi Bersani colpito l'altro giorno da una grave emorragia cerebrale. Ognuno, come ho già scritto, ha diritto di odiare chi gli pare, ma farlo quando uno è quasi «drèe a muri», come si dice a Milano, non mi pare particolarmente elegante.
I 'social network', dove chiunque, spesso anonimo o sotto falso nome, puo' esprimersi senza freni inibitori si stanno rivelando, com'era prevedibile, un boomerang inquietante (continua)

 

Sovrappesi


METODO E FORZA DEL PENSIERO DEBOLE


Quando gli psicoanalisti discutono animosamente tra loro tendono a farlo a colpi di diagnosi. L' avversario non viene solo contestato teoricamente ma viene innanzitutto psichiatrizzato come se fosse un paziente. 
Nei dibattiti filosofici si discute a colpi di "tesi". L' ultimo caso è quello della critica del "nuovo realismo" nei confronti del "pensiero debole". La colpa del pensiero debole come sottoprodotto dell' ermeneutica sarebbe quella di cancellare il peso oggettivo della realtà esterna, di introdurre al posto di questo peso il carattere aleatorio delle interpretazioni che finisce per fare evaporare la nozione stessa di realtà (continua)

 Massimo Recalcati (la Repubblica - 05 gennaio 2012)

Lavori in corso


Alla giustizia italiana serve soprattutto la certezza della pena


Prendiamo spunto dalla vicenda penale di Berlusconi, ma attribuiamola ad un altro soggetto. Poniamo a un rapinatore che è stato condannato il primo agosto 2013 dal Tribunale di Milano a quattro anni di reclusione per aver svaligiato una banca a mano armata. Tre anni gli vengono condonati per l'indulto. Deve scontarne solo uno. Poichè agosto è mese di ferie per i Tribunali le cose vanno per le lunghe (continua)
 
 

Il finto leone


Quote Banca d’Italia: la Bce bacchetta il Governo


L’aula del Senato ha approvato (9 gennaio) in prima lettura la conversione in legge del discusso decreto che rivaluta le quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia (1). In questa fase, sono state introdotte modifiche opportune che, come già avevamo notato, seppelliscono l’idea iniziale di creare un libero mercato internazionale delle “azioni” della banca centrale.
Nel frattempo, è stato reso noto (27 dicembre) il parere della Banca centrale europea sulla bozza di decreto. Il parere richiede “ulteriori dettagli” sul metodo di valutazione, che ha condotto alla cifra di 7,5 miliardi per il capitale complessivo della Banca d’Italia, e richiama il rispetto delle regole prudenziali e contabili europee nelle operazioni di ricapitalizzazione che le banche italiane, azioniste della Banca d’Italia, potranno fare sfruttando la rivalutazione delle loro quote. Ma al di là di questi aspetti tecnici, quello che colpisce sono due richiami espliciti, seppure formulati nel linguaggio soft dei banchieri centrali (continua)
 
Angelo Baglioni (La Voce Info
 

Simbolismi teatrali


Il complesso di Telemaco (Introduzione)


Quello che qui nomino come “complesso di Telemaco” vuole essere un modo per accostare il nuovo disagio della giovinezza provando a dare una chiave di lettura inedita alla relazione tra genitori e figli in un tempo – quale è il nostro – in cui, come faceva già notare Eugenio Scalfari in un articolo di quindici anni fa intitolato significativamente Il padre che manca alla nostra società, l’autorità simbolica del padre ha perso peso, si è eclissata, è irreversibilmente tramontata. La difficoltà dei padri a sostenere la propria funzione educativa e il conflitto tra le generazioni che ne deriva sono noti da tempo e non solo agli psicoanalisti. I padri latitano, si sono eclissati o sono divenuti compagni di giochi dei loro figli (continua)

Massimo Recalcati (Il complesso di Telemaco: Introduzione - 2013 - Feltrinelli)
 

Fontana Pretoria (Palermo)


Profumo di ... casa


Stamattina farò i buccellati! Dopo Natale e non prima, com’è consuetudine. Non ho avuto tempo, sono stata troppo presa da mille cose e non ne ho avuto voglia. Il ricovero in ospedale di un caro amico ci ha fatto vivere sottotono queste feste e poi Claudia è arrivata proprio la vigilia di Natale.
Quella dei buccellati a Natale, così come l’estratto di pomodoro, in estate, sono diventate tappe obbligate della mia vita (continua)

 Concetta Giamporcaro
 

L'anima d'acciaio


La macchina per lavare


Una sera di novembre del 1955 mia nonna, che aveva quarant'anni, riconquistò la sua libertà e si sentì felice: aveva preso in mano un libro ed era riuscita a leggere qualche pagina prima di addormentarsi. Non le capitava più da quattordici anni, da quando, in mezzo alla guerra, era nato il suo primo figlio: Carlo. Da allora, di bambini ne erano arrivati altri cinque; la più piccola, Graziella, non aveva ancora nove mesi (continua)

Mario Calabresi (Cosa tiene accese le stelle - 2011 - Arnoldo Mondadori Editore)

Teatro Biondo


"Il banchiere e il fiascaio" di Daniele Corsini


C'era una volta un fiascaio...Si', avete inteso perfettamente; c'era una volta un artigiano che fabbricava fiaschi per il vino. Ed era un ottimo artigiano e i prodotti erano ammirevoli. Un giorno ad un visitatore che lodava i suoi manufatti venne da chiedere se anche l'attività economica andasse di conseguenza. "Certamente, rispose il fiascaio con orgoglio. Sa, perdo una lira per ogni fiasco, ma ne vendo tanti!" Questa storiella, banalmente paradossale, non e' poi tanto lontana da alcune situazioni reali. Prendiamo per esempio l'attività economica delle banche italiane negli ultimi venti anni (continua)

Daniele Corsini

m. 15 Ricovero


Verso una democrazia ibrida


Siamo a un passaggio critico, tra diversi tipi e modelli di democrazia rappresentativa. Tra diversi tipi e modelli di partito. E tra diversi tipi e modelli di comunicazione e di opinione pubblica. D'altronde, la relazione fra partiti, opinione pubblica e democrazia è molto stretta. Quasi inestricabile. Ebbene, oggi assistiamo a trasformazioni profonde, che coinvolgono i principi del modello di democrazia rappresentativa dominante - da molti anni (continua)


Graffito fantasma


I FANTASMI DELLE DESTRE BLOCCANO IL CAMBIAMENTO


Sul riconoscimento delle unioni civili, il governo Letta sta mettendo in scena un film già visto troppe volte. Sono passati quasi vent’anni da quando il primo governo Prodi inserì negli ormai celebri «provvedimenti dei primi cento giorni», accanto alla legge sul conflitto d’interessi e alla riforma televisiva, anche una legge sulle unioni di fatto. Ne sono passati otto da quando il secondo governo Prodi avviò il complicato e fatale iter parlamentare per l’approvazione dei Pacs-Dico, ovviamente finiti nel nulla (continua)

 

Nuovo Montevergini


Il discorso di Napolitano visto da “Il Fatto”: COLLE 22


Metteva tristezza, molta tristezza, l’ottavo monito di Capodanno del Presidente Monarca. Triste il tentativo disperato di recuperare uno straccio di rapporto con la gente comune dopo il crollo di popolarità nei sondaggi (dall’84% di due anni fa al 47-49 di oggi) inaugurando la rubrica “La posta del cuore”: Sua Maestà ha declamato alcune lettere di sudditi in difficoltà per la crisi, omettendo quelle critiche e senza rispondere a nessuna (continua)