Il messaggio col quale entreranno nelle primarie lo sintetizza Andrea Orlando, ministro dell’ambiente ed ex giovane turco ormai cresciuto: «Saremo Davide contro Golia». Il tipico underdog, lo sfavorito che può sorprendere battendosi a mani nude contro lo strapotere di una macchina da guerra elettorale.
Solo che le parti nel melodramma del congresso Pd sono uscite da una
sceneggiatura impazzita (continua)
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