"IO ho 15 anni, mia madre 73. Detto così sembra una follia ma dovreste vederla e viverle accanto tutti i giorni. A quel punto chiamarla mamma nonna vi suonerebbe ridicolo nonostante le rughe che non nasconde. Perché quella pigra e stanca in casa sono io, lei tiene in riga tutta la famiglia. Altro che nonna, noi la chiamiamo il carabiniere tanto ci fa filare e scomandazza tutti".
Claudia, un'adolescente dal sorriso aperto, gambe chilometriche e occhi chiari, ha i modi diretti di chi non ha paura della verità e sembra infischiarsene dei pregiudizi. Nel villino a due piani alle porte di Napoli, costruito dal padre con i risparmi di una vita da autotrasportatore, racconta la sua storia di straordinaria quotidianità. Nata da una tragedia familiare e dall'amore. Figlia della scienza e della forza di volontà di Maria, un metro e mezzo di grinta in sette decenni di volontà passati a faticare sempre, "perché a noi che abbiamo vissuto la guerra non ci ferma niente anche se non conosciamo i paroloni: io ho fatto solo la quinta elementare perché a dieci anni lavoravo come sarta per aiutare i miei fratelli, ma pur di stringere di nuovo tra le braccia un bambino dopo aver perso mio figlio, avrei fatto di tutto" (continua)
Caterina Pasolini (La Repubblica - 8 settembre 2010)
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