mercoledì 22 settembre 2010
Introduzione
Quella che avete in mano è la cronaca meticolosa e spietata di un disastro annunciato (continua)
Dario Vergassola - Manarola, agosto 2009 (UN ANNETTO BUONO (ma neanche tanto) da «Si può fare!» a «Non ce la faremo mai!» scritto da Dario Vergassola)
Vita con Delt
Le Formiche Elettriche
La sinistra divisa tra realisti e sognatori
Prima (ma necessaria) premessa. A me non piace il politichese. Non mi piace come linguaggio e cerco infatti di tenermene lontano; ma non mi piace neppure come argomento anche perché - ne sono certo - non piace neppure ai nostri lettori. Voglio rubare a Franco Marcoaldi le parole con le quali chiude il suo spettacolo "Sconcerto" che ha avuto all'Auditorium di Roma tre serate di grande successo: "Le cose sono quello che sono. Un'arancia è un'arancia. Una casa è una casa. La pioggia che cade è la pioggia che cade". Ecco. Ai nostri lettori piace questo linguaggio ed anche a me. Seconda premessa. La comparsata di Berlusconi alla cena che ha concluso il vertice di Bruxelles tra i capi di governo dell'Unione europea è stata semplicemente scandalosa (continua)
Eugenio Scalfari (La Repubblica - 19 settembre 2010)
L'affitto d'oro della Camera da 150mila euro al giorno
La scoperta sa di acqua calda. Ma la cifra al dettaglio è una novità e soprattutto ha del clamoroso. I 630 deputati non costano solo i 14 mila e passa euro al mese tra indennità (ridotta di mille euro, sì, ma solo dal prossimo gennaio), diaria e rimborsi spese. Ma 22 mila euro. Non il doppio ma giù di lì. E se la denuncia, confermata da tabelle e dati ufficiali, non ha suscitato clamore, è perché avvenuta in una sala di Montecitorio deserta, lunedì pomeriggio, quando solo una manciata di parlamentari si sono presentati in aula per discutere il bilancio interno 2010 della Camera. Come sempre un affare tra intimi, come sempre quando l'anno in esame sta quasi per terminare. Che il re è nudo lo ha proclamato (continua)
(La Repubblica - 22 settembre 2010)
Le sabbie mobili di Berlusconi
Marco Travaglio (Passaparola del 20 settembre 2010)
Addio vecchie lampadine. Nel futuro dell'Ue solo led, alogene e fluorescent
Da questo mese non sono più in vendita le lampade tradizionali da 75 watt. Entro due anni i bulbi smerigliati scompariranno del tutto dai negozi rimpiazzati dai nuovi modelli a basso consumo. L’Unione europea manda in pensione le lampadine a incandescenza per sostituirle con le lampade a basso consumo energetico, più durature, economiche e di minore impatto ambientale. A partire da inizio settembre è scattato per tutti i negozi dell’Ue il divieto di commercializzare le vecchie lampadine da 75 watt, eccetto se vendute in stock, mentre già da un anno non si trovano più sul mercato quelle da 100 watt. Stessa sorte spetterà tra dodici mesi ai 60 watt, seguite a settembre 2012 dai 40 e 25 watt. L’addio al modello tradizionale, con bulbo di vetro e filo di tungsteno, è effetto di due regolamenti comunitari a favore dell’ambiente. Obiettivo: risparmiare circa 80 terawattora entro il 2020 (pari alla produzione annua di 20 centrali elettriche da 500 megawatt) e ridurre le emissioni di CO2 di circa 32 milioni di tonnellate l’anno (continua)
Erika Tomasicchio (Kataweb.it - 21 Settembre 2010)
Lettera a Gianfranco Fini
Caro Gianfranco,
il distacco con il quale hai evitato di commentare la sceneggiata taorminese di Silvio Berlusconi, lo capisco profondamente ma devo confessarti di non condividerlo fino in fondo.
La volgarità delle parole di Storace e la gravità di quelle di Donna Assunta, in una cornice da taverna da parte dei tanti “nuovi ascari” della fiamma accorsi, merita, infatti, più di una riflessione da parte nostra.
Ancora una volta il disprezzo ostentato nei nostri confronti da uno come Storace, indagato per la mala gestione della sanità laziale e da te miracolato con la nomina a Ministro e le parole durissime di chi abbiamo contribuito a far eleggere Presidente del Consiglio suonano allucinanti mentre ancora alcuni dei nostri utilizzano toni melliflui e dorotei sui nostri rapporti con il Pdl e sulla priorità assoluta di offrire uno scudo giudiziario al Premier (continua)
Fabio Granata (Il Fatto Quotidiano - 20 settembre 2010)
lunedì 20 settembre 2010
Vendola: «Un premier gay? C'è già stato»
«Un gay è già stato presidente del Consiglio. Era un democristiano». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), intervistato da Enrico Lucci nell'appuntamento speciale con «Le Iene Show» in onda domani alle 21.10 su Italia 1. Vendola parla a tutto campo delle primarie, del suo programma, del Pd, di Berlusconi e anche della propria vita privata. Perché vuoi le primarie nel centrosinistra?, chiede Lucci. «Perché il centrosinistra - spiega Vendola - è in uno stato comatoso. Possono essere un principio di rivitalizzazione» (continua)
(fonte: Ansa)
Una settimanella buona (ma neanche tanto) 11-17 settembre
Domenica 12 settembre 2010
- Berlusconi oggi ha raccontato una barzelletta su Hitler. Anche perché tutti gli altri dittatori sono amici suoi.
- Festival di Venezia. La Parietti inciampa sul tappeto rosso e cade rovinosa-mente. La protesi è riservata.
- Bossi spera che Fini torni da Berlusconi in ginocchio. E no, Umberto, quello semmai sarebbe Bocchino… (continua)
Il Fatto Quotidiano: Archivio cartaceo | di Vergassola e Melloni
Aiuto!
Cari amici, sono di nuovo costretto a chiedere il vostro aiuto. Giovedì 23 settembre alle ore 21.00 è prevista la partenza di Annozero ma la redazione è tornata al lavoro da poche ore e con grande ritardo, i contratti di Travaglio e Vauro non sono ancora stati firmati e lo spot che abbiamo preparato è fermo sul tavolo del Direttore Generale .
Tuttavia, se non ci sarà impedito di farlo, noi saremo comunque in onda giovedì prossimo e con me ci saranno come sempre Marco e Vauro.
Vi prego, come avete fatto con Rai per una Notte, di far circolare tra i vostri amici e tra le persone con cui siete in contatto questo mio messaggio avvertendoli della data d’inizio del programma.
Nelle prossime ore vi terrò puntualmente informati di quanto avviene.
Un abbraccio
Michele Santoro
(Il Fatto quotidiano - 17 settembre 2010)
Don Vito & Silvio
Fa impressione leggere il documento che accomuna il sindaco di Corleone, il senatore palermitano e – indirettamente – il premier sotto le mammelle dello stesso sistema politico-mafioso. Se il documento che Il Fatto pubblica sarà attribuito dai periti a Vito Ciancimino, come sostiene la sua famiglia, questa frase entrerà nella storia dei rapporti tra mafia e politica. I documenti sono stati consegnati nelle scorse settimane ai pm Antonio Ingroia e Antonino Di Matteo dalla signora Epifania Scardino in Ciancimino. Decine di fogli scritti a macchina e in parte annotati con una calligrafia che somiglia a quella del consigliori di Bernardo Provenzano. Don Vito ricostruisce i suoi rapporti imprenditoriali con Dell’Utri e Berlusconi e si scaglia contro i magistrati, colpevoli di avere condannato lui mentre Dell’Utri è stato prosciolto e Berlusconi è addirittura divenuto Cavaliere (continua)
Marco Lillo (Il Fatto Quotidiano del 18 settembre 2010)
VIETNAM Le illusioni perdute della guerra di popolo
Nel 1975 mi capitò d' essere uno dei pochissimi testimoni occidentali d' un avvenimento storico che segnò la vita della mia generazione: la fine della guerra in Vietnam. Su quella esperienza, a caldo, con le emozioni ancora a fior di pelle, scrissi un libro che uscì col titolo Giai Phong! La liberazione di Saigon. Il volume che il lettore ha ora fra le mani è la ristampa di quel libro preceduto dal mio diario di corrispondente al fronte pubblicato per la prima volta col titolo Pelle di Leopardo nel novembre 1973. È passato più d' un quarto di secolo da quando quei due volumi videro la luce e il tempo non ha fatto uno dei suoi soliti, strani scherzi: ha cambiato me, ma non i libri. Come una immagine fotografica congelata nell' immobilità dell' istantanea, Giai Phong! in particolare riflette ancora l' entusiasmo di quei giorni, è pieno delle speranze che la rivoluzione aveva suscitato (continua)
Tiziano Terzani (9 ottobre 2000)
Aforismi romani - 2
TE SPORVERO / TE SPARECCHIO LA FACCIA: ti prendo uno ceffoni sul viso
TE PARCHEGGIO 'NA MANO IN FACCIA: vedi sopra
MISCHIO TE COME UN MAZZO DE CARTE / TE RIBARTO COME 'NA COTOLETTA: Rivedi sopra
TE APRO COME 'NA SDRAIO / TE CHIUDO COME' NA GRAZIELLA: Rivedi sopra
T'APRO ME COME 'N DIVANO LETTO /' NA Cozza / 'NA Tellina: Rivedi sopra
TE APRO COME 'N FIASCO DE VINO /' NA DAMIGIANA: Rivedi sopra
“The Bordello state”, vedi alla voce mignottocrazia
La rivista Foreign Policy dedica un lungo articolo all'Italia, descrivendo un paese immorale e sconfitto. Il senatore Paolo Guzzanti l’aveva più prosaicamente chiamata mignottocrazia e in Italia se ne parla da tempo. In inglese si dice The “Bordello State”, lo stato bordello, e il copyright spetta a Foreign Policy - prestigioso bimestrale che può vantare Samuel Huntington tra i suoi fondatori e personaggi come Moises Naim, Francis Fukuyama o Eric Hobsbawm nelle sue pagine. Al bordello italiano la rivista ha dedicato un lungo articolo (continua)
Politica & Palazzo | di Redazione Il Fatto Quotidiano - 19 settembre 2010
L'eterno ritorno dal trasformismo
Viviamo tempi di grande cambiamento. Di grande trasformazione. Anzi: trasformismo. E dunque di grande continuità, nel Paese di Depretis, del Gattopardo, della Dc e del "consociativismo". Dove da settimane si assiste al tentativo di formare un nuovo gruppo parlamentare, che entri nella maggioranza di governo. Il reclutatore è l'onorevole Nucara, (sedicente) repubblicano (col tempo, si sa, le antiche sigle, anche le più gloriose, perdono significato), su incarico del premier.
Il quale, per primo, aveva sollecitato la transumanza di parlamentari di altri gruppi verso la maggioranza. Garantendo riconoscenza e ricchi premi (continua)
Ilvo Diamanti (La Repubblica - 20 settembre 2010)
La cornacchia libberale
Una cornacchia nera come un tizzo,
nata e cresciuta drento 'na chiesola,
siccome je pijo lo schiribbizzo1
de fa' la libberale e d'uscì sola,
s'infarinò le penne
e scappò via dar finestrino de la sacrestia (continua)
Trilussa
Cacciari boccia Vendola e le primarie “perché se le vince Nichi il Pd è morto”
Per quanto Silvio Berlusconi sia “arrivato al limite dello psichiatrico” questo Pd “così come è non è in grado di sostituirlo” e fare le primarie, “come chiede Vendola, significherebbe decretarne la mai nascita, la morte”. Massimo Cacciari, sembra avere chiaro in mente come si evolverà la situazione politica. Partendo dalle elezioni anticipate che, assicura, saranno “al massimo in primavera” perché “Berlusconi non può andare avanti tre anni così, si sputtanerebbe in modo totale”.
Cacciari è conoscitore e osservatore attento delle geometrie politiche. Grande sostenitore di Romano Prodi, entrò giovanissimo in Potere Operaio per poi passare al Pci. Deputato dal 1976 al 1983 è stato primo cittadino di Venezia dal 1993 al 2000 e poi di nuovo nel 2005. Deluso dall’evoluzione del Partito democratico, ha abbandonato la politica attiva dopo la conclusione del mandato di sindaco nell’aprile 2010. Da allora, dice il filosofo, ”ho ripreso a studiare, insegnare ma certo osservo” ciò che accade “con attenzione”. Tanto da prevedere appunto il voto anticipato (continua)
Davide Vecchi (Il Fatto Quotidiano - 15 settembre 2010)
Sbadiglio contagioso dai 4 anni in su.
Lo sbadiglio non è contagioso fino all'età di 4 anni, cosa che dimostra che nei bambini la capacità di empatizzare con il prossimo, di capire gli altri e mettersi nei loro panni, si sviluppa sempre di più con l'età. Lo dimostra uno studio di ricercatori dell'Università del Connecticut pubblicato sulla rivista Child Development. Secondo la ricerca, inoltre, lo sbadiglio non è contagioso o lo è meno del normale per i bambini autistici anche superati i 4 anni di età, ulteriore evidenza del fatto che nell'autismo c'è un problema di empatia, una difficoltà nel riconoscersi e immedesimarsi negli altri (continua)
(fonte: Ansa - 15 settembre 2010)
La lezione del Presidente
La democrazia rappresentativa intesa come premierato di comando. Il consenso popolare declinato come assenso populista. Il Parlamento svilito a gran bazar. Nella fase discendente del ciclo berlusconiano, tocca ancora una volta al Capo dello Stato l'esercizio di una "pedagogia repubblicana", senza la quale l'Italia di oggi rischierebbe una deriva sudamericana. A Salerno, dove nel '44 Palmiro Togliatti annunciò la sua "svolta" contro il fascismo, Giorgio Napolitano impartisce la sua "lezione" al berlusconismo. È prima di tutto una lezione di ordine politico. Non è vero che il ricorso al popolo è sempre "il sale della democrazia", come hanno ripetuto spesso in queste settimane il Cavaliere e i suoi scudieri. E non è vero che il ricorso al popolo "è il balsamo per ogni febbre". Il messaggio del presidente della Repubblica è chiarissimo. Ha una portata generale: in democrazia la sovranità appartiene certamente al popolo, che tuttavia la esercita nei modi e nelle forme previsti dalla Costituzione (continua)
Massimo Giannini@repubblica.it (La Repubblica - 15 settembre 2010)
Licio Gelli
La rubrica di oggi va di diritto a Licio Gelli. Licio Gelli è il signore che in Italia, e forse non solo in Italia, tutti hanno sentito nominare ma quasi nessuno sa davvero chi sia. Ha ricominciato a circolare e si è ripreso spazio sulle pagine dei giornali. Per esempio, l’ex Presidente della Commissione parlamentare P2, Tina Anselmi, dice che è di nuovo pericolosissimo. Gelli cerca di vendere Villa Wanda, la sua famosa Vi Wanda che invece, secondo me, dovrebbe annettersi lo Stato come monumento nazionale, per mandarci le scolaresche in gita. Perché ricordo che a Villa Wanda, con il ritrovamento degli elenchi P2 di Castiglion Fibocchi, vicino ad Arezzo, è successo qualcosa di molto significativo per gli ultimi anni di questo Paese (continua)
Oliviero Beha ("Antenne rotte")
“Gli voglio bene, ma rottamiamoli”
Walter doveva andare in Africa e ha comprato casa a New York, D'Alema è finito in Puglia.
Vai a cercare Sergio Staino, la bandiera della satira politica, per chiedere a lui come vede il grande terremoto della sinistra che non c’è. Come spiega la sciagura delle lotte intestine, delle faide antiche fra dirigenti nemici, fra vecchio e nuovo. Cerchi lui perché di questi tempi, mentre i dirigenti del Pd si scambiano lettere e stilettate sui giornali, gli intellettuali sono molto più liberi di dire e giudicare. Provi a chiedere al papà di Bobo che cosa dovrebbe fare l’opposizione in cerca di identità, e scopri un fiume in piena.
Sergio, metà dei dirigenti del Pd si stanno candidando per le primarie, ritornano a esternare Veltroni e D’Alema, che ne pensi?
Parla Maria, la serva...
Pe' cento lire ar mese che me dànno
io je lavo, je stiro, je cucino,
e scopo, e spiccio, e sporvero, e strufino
che quanno ch'è la sera ciò l'affanno.
Poi c'è er pranzo, le feste, er comprianno,
e allora me ce scappa er contentino1
che m'ho da mette pure er zinallino2
p'aprì la porta a quelli che ce vanno!
E avressi da sentì che pretenzione!
Co' 'na libbra de carne, hai da rifrette
che ciò da fa' magnà sette persone! (continua)
Trilussa
Cosa possono i numeri medi e i loro derivati
I dodici Apostoli, i due ladroni (Alì bebè, il figlio piccolo e gli altri trentotto), i tre dell’Ave Maria, i quattro più quattro di Nora Orlandi, Natalino Otto, Franco primo e Franco quarto, il trio Lescano, Duilio, 007, sette spose per sette fratelli, i tre porcellini, quarantaquattro gatti in fila per sei riporto di due, quindici uomini quindici uomini sulla bara del morto, la rosa dei venti, Biancaneve e i sei nani (purtroppo Mortolo non c’è più), le sette meraviglie del mondo (me escluso) sono solo alcuni esempi (18) di cosa possono i numeri ed i loro derivati (continua)
Alessandro Bergonzoni (Grosseto, mercoledì 9 aprile 2003)
Quale mestiere vorresti fare da grande?
Io, il mestiere che io vorrei fare da grande, non è uno solo, ma tanti. Vorrei fare il saldatore, lo stagnino, l'ambulante. Mio padre è lui che fa tutte queste cose, per questo io voglio fare questi mestieri! Io però non so bene il mestiere che io vorrei fare da grande. Certe volte quando mio padre guadagna bei soldini, io li vorrei fare quei mestieri, altre volte, quando bestemmia il patreterno che non trase una lira, allora non li vorrei fare. Quando Giovanni mi sfotte vorrei fare il boia (continua)
Marcello D'Orta (Io speriamo che me la cavo - Sessanta temi di bambini napoletani - 1990)
Famiglie non convenzionali - I miei genitori? Si tengono per mano come due ragazzine!
Dice una ricerca che crescere con due mamme lesbiche può essere meglio. Una regista (americana ed etero) l’ha sperimentato, e lo racconta.
Dweb - La Repubblica delle Donne
In Senato da marzo è fermo un disegno di legge inadatto contro il malaffare. Il Fatto, in collaborazione con alcuni giuristi, presenta un nuovo testo
Il 1° marzo scorso il Consiglio dei ministri annunciava solennemente di avere approvato il testo del disegno di legge governativo per una legge anticorruzione. Doveva essere la risposta della maggioranza alle nuove Tangentopoli (l’ultima, quella intorno alla Protezione civile) esplose nei primi mesi dell’anno un po’ in tutta Italia e ai dati agghiaccianti forniti dalla Banca Mondiale e poi dalla Corte dei Conti, secondo cui le tangenti, con tutto l’indotto, impongono ai cittadini italiani una tassa occulta di 50-60 miliardi di euro all’anno. Cifra record in Europa, quasi il decuplo del costo della corruzione stimato dal centro studi Luigi Einaudi nel 1992, l’anno di Mani Pulite. Ma il testo, scritto dal ministro Angelino Alfano e dunque molto deludente, si è subito arenato in commissione al Senato e lì riposa in pace, nonostante i propositi di rilanciarlo più volte dichiarati dal Pdl all’esplodere di ogni nuovo scandalo, dal caso Scajola all’affaire P3. “Il Senato – giurava Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Pdl, al Corriere della sera il 20 maggio – licenzierà il provvedimento verso metà giugno”. Ma non precisava di quale anno (continua)
Giustizia & impunità | di Marco Travaglio - Il Fatto Quotidiano 11 settembre 2010
L'aranciata avvelenata
Ad un ricevimento tutti gli invitati bevvero dell'aranciata prendendola da una grande brocca. L'aranciata era avvelenata e tutti morirono tranne un uomo. Come si spiega?
Domanda: L'uomo era immune al veleno?
Risposta: No.
D: L'aranciata era sempre la stessa?
R: Sì.
D: Il veleno fu messo dopo che l'uomo la bevve?
R: No (continua)
LEGITTIMO SOSPETTO
Cara metà Italia, il vostro tirannello miserabile non è felice. La strada verso l’Eternità della Storia è lastricata di dubbi, interim e sospetti. Cosa mi serve avere cinquanta ville sparse in Italia se non posso permettermi nemmeno una vacanza, assediato dai nemici e dai traditori? Ad esempio, in quanto ministro degli Esteri, sono in grande difficoltà. Il mio amico Bush è diventato improvvisamente freddo con me, mi ha escluso dall’attacco all’Iraq, vota leggi forcaiole sul falso in bilancio e non mi ha nemmeno ringraziato per l’orologio d’oro da mezzo miliardo che gli ho regalato (continua)
Stefano Benni (Il Manifesto - 1 agosto 2002)
L'estratto ancora sì, si fa, ma sempre meno.
La preparazione delle bottiglie di salsa e dell'estratto di pomodoro da conservare per l'inverno occupava il paese intero per tutto il mese di agosto, quando il pomodoro era più abbondante e maturo e più a buon mercato. Adesso il pomodoro c'è tutto l'anno. Lo fanno nelle serre (continua)
Ferdinando Scianna (Quelli di Bagheria - 2002 - Peliti Associati)
domenica 19 settembre 2010
Le “dieci domande” al ministro Gelmini
Ecco le 10 domande che l’Assemblea delle scuole milanesi rivolge al ministro dell’Istruzione:
1. Lei sa che i tagli alle elementari hanno cancellato qualsiasi possibilità di realizzare il vero tempo pieno, fatto di tempi distesi e di compresenze, di lavoro in piccoli gruppi, di progetti, di uscite e laboratori per favorire l’apprendimento di tutti?
2. Cosa risponde ai genitori costretti a pagare un contributo “volontario” di 130/200 € in scuole che vantano, nei confronti del suo Ministero, crediti di 130/200.000 €?
3. I paesi Ocse spendono in media il 5,7% del prodotto interno lordo per il sistema scolastico e l’Italia il 4,5%, come lo spiega?
4. Sa che le 10.000 assunzioni a tempo indeterminato di questo anno coprono una percentuale insignificante dei posti che ogni anno servono alla scuola?
5. Come mai non c’è un insegnante di sostegno ogni due alunni con disabilità come prevede la legge, tanto che spesso questi alunni sono seguiti solo 4/6 ore a settimana? (continua)
Assemblea delle scuole del milanese
giovedì 9 settembre 2010
La frase choc di Andreotti in tv sul legale ucciso nel centro di Milano nel '79: "Ambrosoli? Se l'andava cercando"
Giulio Andreotti ha il colletto un po' aperto e il nodo della cravatta è allentato. Ma come sempre il senatore a vita non tradisce emozioni particolari. Le labbra sottili sembrano muoversi impercettibilmente e gli occhi non cambiano espressione quando, alla domanda su perché Giorgio Ambrosoli è stato ucciso, risponde così: «Questo è difficile, non voglio sostituirmi alla polizia o ai giudici, certo è una persona che in termini romaneschi se l'andava cercando» (continua)
Sergio Bocconi (Corriere della Sera - 09 settembre 2010)
CONSIGLI AGLI INSEGNANTI
OVVERO: DIECI TEMI PER CONVINCERE DEFINITIVAMENTE GLI ALUNNI A SMETTERE DI LEGGERE. DA SOMMINISTRARE UNO AL MESE PER ALMENO DUE TRIMESTRI
Tema 1
Segnate con una crocetta se siete d'accordo:
Tema 2
Tema 3
Claudia, 15 anni, racconta la sua vita con una "madre-nonna"
"IO ho 15 anni, mia madre 73. Detto così sembra una follia ma dovreste vederla e viverle accanto tutti i giorni. A quel punto chiamarla mamma nonna vi suonerebbe ridicolo nonostante le rughe che non nasconde. Perché quella pigra e stanca in casa sono io, lei tiene in riga tutta la famiglia. Altro che nonna, noi la chiamiamo il carabiniere tanto ci fa filare e scomandazza tutti".
Claudia, un'adolescente dal sorriso aperto, gambe chilometriche e occhi chiari, ha i modi diretti di chi non ha paura della verità e sembra infischiarsene dei pregiudizi. Nel villino a due piani alle porte di Napoli, costruito dal padre con i risparmi di una vita da autotrasportatore, racconta la sua storia di straordinaria quotidianità. Nata da una tragedia familiare e dall'amore. Figlia della scienza e della forza di volontà di Maria, un metro e mezzo di grinta in sette decenni di volontà passati a faticare sempre, "perché a noi che abbiamo vissuto la guerra non ci ferma niente anche se non conosciamo i paroloni: io ho fatto solo la quinta elementare perché a dieci anni lavoravo come sarta per aiutare i miei fratelli, ma pur di stringere di nuovo tra le braccia un bambino dopo aver perso mio figlio, avrei fatto di tutto" (continua)
Caterina Pasolini (La Repubblica - 8 settembre 2010)
FACEBOOK PIU' CONTATTI SI HANNO E MENO AMICI VEDONO I VOSTRI POST!!
PER UNA IMPOSTAZIONE DI FACEBOOK PIU' CONTATTI SI HANNO E MENO AMICI VEDONO I VOSTRI POST!!MODIFICATELA!!
Paradossalmente più amici hanno i nostri contatti e meno li raggiungiamo!
Il problema dipende dal limite di 250 contatti visibili in bacheca impostato di default i (problema aggravato dal fatto che nei 250 sono comprese le PAGINE)!
Face ha studiato il sistema per rendere al max con 250 contatti !Se tutti avessimo solo 250 contatti ci vedremmo tutti!Mano a mano che accumuliamo amici il numero di persone da cui siamo visti diminuisce rispetto ai 250!!!
Purtroppo questa impostazione può portare al paradosso che si possono avere 5000 contatti e non si riesce a raggiungerne nessuno perché ognuno di loro ha 251 contatti e tu sei il 251 di tutti!!
Statisticamente NON è una ipotesi remota ma, sempre più probabile all'aumentare dei contatti!!
BASTA RIMUOVERE IL LIMITE DI 250 E PORTARLO A 5000 (continua)
Vito Petrarolo
Università: "La lotteria dei test"
I test universitari sono un classico italiano: il proposito è lodevole, la buona volontà innegabile, il metodo sbagliato. Incapaci di soddisfare la domanda, ministri e rettori hanno deciso di ridurre l’offerta, adottando il numero chiuso. Un tempo i ragazzi italiani lottavano per entrare in aule affollate; oggi affrontano quiz esoterici. Sempre test d’ingresso sono. Siamo passati dallo stadio alla lotteria (continua)
Beppe Severgnini (Corriere della Sera - 2 settembre 2010)
QUANDO DANTE SCRIVEVA DELL'ULIVO
ANCHE quest'anno, come sempre, i temi e le prove della maturità si conoscono una settimana prima. Siamo lieti di anticiparli ai nostri lettori.
TEMA DI ITALIANO
1) L' economia asiatica è allo sbando. Migliaia di turisti giapponesi a Roma barattano le macchine fotografiche con scamorze. Sony e Toshiba, sull'orlo del fallimento, saranno inglobate da Telecom e Enel. Duecento manager giapponesi fanno harakiri alla sola idea di avere a che fare con Rossignolo e Chicco Testa. Tokyo nella morsa della carestia: per sfamare gli abitanti il sindaco dà il permesso di mangiare i lottatori di Sumo. In fin di vita il Tamagotchi di Prodi. Il finanziere giapponese Musashimaru commenta: «L'economia che governa il mondo ormai non è una scienza, ma una rissa di pescecani impazziti». Prendendo spunto da queste recenti notizie, commentate la poesia "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" di Giacomo Leopardi nel bicentenario della nascita.
2) "Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai in una selva oscura/ ché la diritta via era smarrita". Con questi versi immortali il guelfo Dante predice lo smarrimento del governo Prodi nel passare dalla vittoriosa fase europeista del suo cammino politico all'oscura e difficile fase due del Sud e della disoccupazione. Riflettete sulla misteriosa capacità dei grandi poeti di predire gli eventi futuri (continua)
Stefano Benni (1998)
Testo integrale dell’intervento di Fini a Mirabello 2010
Care amiche e cari amici di Mirabello, ogni volta che ho avuto modo di prendere la parola in questo piccolo paese che mi è caro per tante ragioni, ogni volta, ho sempre provato una certa emozione.
Per ragioni note, perché qui affondano le radici di una parte della mia famiglia, perché qui anni fa un uomo certamente capace di guardare avanti, indicò al suo popolo la necessità di un salto di generazione.
E credo che la presenza qui di un uomo come Mirko Tremaglia sia la più bella dimostrazione di quella idea e continuità.
Mirabello come luogo – per tanti di noi – delle emozioni, che nel corso del tempo, dall’Msi ad An, si sono rinnovate. Qui la destra italiana ha vissuto dei momenti importanti. Qui, con Pinuccio Tatarella, annunciammo An. Qui, preconizzammo quell’ulteriore svolta che portò al Pdl.
Ma, tutte le volte, credetemi, l’emozione è quella di ieri.
Ma credo che mai nel mio cuore ci sia stata un’emozione forte come quella che provo ora (continua)
Gianfranco Fini (Discorso pronunciato a Mirabello - Ferrara - il 5 settembre 2010)