sabato 14 agosto 2010

Istruzioni per l'uso


Da ragazzi andavamo a cercare nel vocabolario, con malizia, le parole proibite: c'erano.
O nella Divina Commedia i versi scabrosi e scurrili: «E Taide è la puttana che rispose...»; «Ed egli avea del cul fatta trombetta»; «Ruffian, baratti e simile lordura».
Potete fare altrettanto, per comodità di lettura, o per curiosità, con questo piccolo dizionario che ha per tema uomini (e donne) e costumi del nostro Paese.
Sottoscrivo una affermazione di Ennio Flaiano: «Mi accorgo che siamo in pochi, ormai, a non conoscere l'Italia. Tutti ne sanno dire qualcosa».
Per cercare di rimediare alle mie lacune, ho cercato di raccogliere e di dare ordine ad alcuni fatti e ad alcune osservazioni che potrebbero aiutare a capire uno dei più straordinari e imprevedibili popoli della terra: il mio.
E il vostro.
Non mi considero giudice, ma testimone e anche coimputato: e condivido la spiegazione che diede la moglie di un grande scultore, quando le chiesero perché le piacevano le opere del marito: «Perché le ha fatte lui».
E qui che sono nato: e non ho mai sognato un'altra patria.
Scegliete da dove cominciare: amore, Lega, casino o Tangentopoli, Bongiorno o Togliatti? E poi c'è anche, ma sotto, cominciate a sfogliare.
Ogni riferimento ad avvenimenti e a persone è puramente voluto.

Enzo Biagi (I Come Italiani - 1993 - Rizzoli)

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