Incredulità e sgomento a casa Marcegaglia dopo il rifiuto da parte della Fiom di firmare il contratto con la Fiat che avrebbe sistemato una volta per tutte la situazione dello stabilimento di Pomigliano d'Arco. Informata della notizia, la Marcegaglia ha urlato così forte che il padre ha temuto che gli fosse arrivato un altro avviso di garanzia; i domestici sono riusciti a disincastrarlo dalla tazza del cesso solo otto ore dopo: aveva cercato di fuggire in Cile attraverso le fogne usando lo scarico come propulsore. L'accordo avrebbe adeguato Pomigliano agli altri stabilimenti che già da tempo hanno accettato e dove, non a caso, la produzione ha ripreso brillantemente a dare i suoi frutti con piena soddisfazione di ambo le parti: i padroni e Confindustria (continua)
Giulio Volàno Da il Misfatto del 20 giugno
Nessun commento:
Posta un commento