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Dopo gli anni ovattati dell'infanzia e quelli spensierati dello studio ci si immerge nella catena lavorativa che, al di là di qualunque gratificazione, assorbe e lascia poco tempo ... e poi finalmente arriva la tua quarta dimensione ... e ritrovi quella serenità smarrita.
1 commento:
Da piccolo mio nonno mi recitava sempre questa poesia, prima di portarmi in campagna a rubare cavi di rame:
Spugna, spugna,
povera spugna,
tu che cadi sull'asfalto,
tu che cadi giù dall'alto,
blu e gialla, gialla e blu,
dimmi presto chi sei tu.
Non so perché, ma a ricordarla e a recitarla a distanza di così tanti anni, mi viene il dubbio che il nonno fosse un po' deficiente.
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