"Rimandare
e temporeggiare ancora espone la collettività al concreto rischio di
riaccendere la tragedia del novembre 2011". Così, il 5 agosto,
scrivevano a Palazzo Chigi le aziende che dovevano occuparsi della messa
in sicurezza del Bisagno. "Tutti i ricorsi respinti". Ma non hanno
ottenuto risposta. E ora il premier accusa la burocrazia (continua)
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