lunedì 9 febbraio 2015
MATTEO LA PROMESSA - Un premier, mille impegni presi col Paese. Dalle scuole, all’Irap fino all’articolo 18. Ma solo alcuni sono stati mantenuti. Radiografia dell’azione di Renzi. E delle sue troppe parole.
La madre di tutte le promesse è la legge di Stabilità 2015
approvata dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre, una manovra da 30 miliardi,
finanziata per 13 miliardi dalla spending rewiew e per altri 11,5 in deficit
aggiuntivo, una cosa che non si è mai vista nell’ultimo quarto di secolo. La
sfida all’Europa, la massima forzatura alla camicia di forza dei vincoli
europei. Anticipata all’assemblea di Confindustria di Bergamo, due giorni
prima: «Taglieremo 18 miliardi di imposte, 6,5 miliardi soltanto di Irap»,
aveva annunciato il premier. La penultima promessa era stata lanciata soltanto
qualche ora prima via Facebook, a proposito dell’alluvione di Genova: «Nei
prossimi mesi utilizzeremo i due miliardi che lo Stato non ha mai speso».
Quella precedente, la futura abolizione dell’articolo 18, non è prevista nella
legge delega sul lavoro votata al Senato, è affidata ai decreti attuativi del
governo, quando arriverà il momento: basta la parola (continua)
Marco Damilano (Jack's Blog - L'Espresso - 17 ottobre 2014)
ALLA MEMORIA
Non contento di aver impartito per otto anni
ordini e moniti a tutte le categorie professionali, dai parlamenti ai
governi, dai partiti di maggioranza a quelli di opposizione, dagli
elettori ai magistrati, dalla Consulta ai giornalisti, dai movimenti di
piazza ai sindacati, dagli storici agl’intellettuali, senza dimenticare i
calciatori, i produttori cinematografici, i registi e gli attori, con
l’eccezione forse dei cantanti e dei trapezisti, Re Giorgio I e II di
Borbone ha voluto insegnare ai pm antimafia come si fa il pm antimafia (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 16 ottobre 2014)
Alluvione Genova, lettera di ditte a Renzi rimasta nel cassetto: “Sblocchi i lavori”
"Rimandare
e temporeggiare ancora espone la collettività al concreto rischio di
riaccendere la tragedia del novembre 2011". Così, il 5 agosto,
scrivevano a Palazzo Chigi le aziende che dovevano occuparsi della messa
in sicurezza del Bisagno. "Tutti i ricorsi respinti". Ma non hanno
ottenuto risposta. E ora il premier accusa la burocrazia (continua)
Chi è l'infame? Daniele Luttazzi
Non
aspettavano altro. La procura di Civitavecchia ha iscritto Daniele
Luttazzi nel registro degli indagati per una presunta frode fiscale di
140 mila euro. Il moralista che conduce da anni una campagna contro i
misfatti di Silvio Berlusconi preso con le mani nella marmellata (continua)
QUIRIINALE - "Vergognatevi, se ancora sapete cos’è la vergogna: fate schifo".
Negli ultimi 22 anni centrodestra e/o
centrosinistra hanno, nell’ordine: stipulato un patto con Cosa Nostra
per metterle in mano lo Stato in cambio della sospensione delle stragi e
del sacrificio di Paolo Borsellino e di decine di altri innocenti
sterminati o feriti a Palermo, Firenze, Milano e Roma, trafficando poi
indefessamente ai massimi livelli istituzionali per coprire tutto e
depistare le indagini (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 11 ottobre 2014)
Gesù Cristo non si è fermato ad Eboli ma davanti all'Articolo 18
L'altro giorno sono accaduti al Senato
alcuni fatti assai rilevanti e tutt'altro che positivi. Giornali e
televisioni li hanno diffusi ampiamente ma a me non sembra che ne
abbiano messo in rilievo il vero significato. Cercherò di farlo qui
sforzandomi d'essere obiettivo nel racconto e ovviamente soggettivo nel
giudizio il quale riguarda soltanto me e chi come me ne dà identica
valutazione (continua)
Eugenio Scalfari (La Repubblica - 12 ottobre 2014)
"Ciccio" Callari
Professore
di matematica e fisica, portava sempre i capelli cortissimi - diceva
lui tagliati all’Umberto - e ostentava con fierezza la insita
peculiarità d’igiene: “così alla mattina in unico colpo ognuno può
procedere al lavaggio non solo del viso ma anche della testa”.
Fu il terrore di noi giovani alunni nei primi due anni di ragioneria. A quel tempo, severissimo e autoritario, non tollerava alcuna trasgressione e - nei frequenti casi di rigore – affibbiava a più non posso convocazione di genitori, magari con sospensioni (continua)
Fu il terrore di noi giovani alunni nei primi due anni di ragioneria. A quel tempo, severissimo e autoritario, non tollerava alcuna trasgressione e - nei frequenti casi di rigore – affibbiava a più non posso convocazione di genitori, magari con sospensioni (continua)
Essec
Contro l’ordinanza della Corte d’Assise: "LO STATUTO GIORGINO"
Dopo l’ordinanza della Corte d’Assise di
Palermo che vieta agli imputati e alle parti civili di presenziare al
loro processo perché il testimone Napolitano non li vuole e dopo la
sentenza del Tribunale di Roma che condanna due bersagli fissi su Sua
Maestà, De Magistris e Genchi, per abuso d’ufficio senza competenza né
danno ingiusto, cioè senza reato, s’impone un lesto ritorno allo Statuto
Albertino (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 10 ottobre 2014)
Non solo Isis: un mare di miseria ci farà affogare
All'Assemblea
delle Nazioni Unite il presidente Obama ha dichiarato che quella
dell'Isis «non è una guerra di religione ma una guerra contro il
Progresso». L'ha seguito il presidente iraniano Rohani parlando di
«guerra contro la civiltà». Per una volta due leader mondiali sono
riusciti a guardare un po' più in là del proprio naso. Quella dell'Isis
è, per dirla con Evola, 'una rivolta contro il mondo moderno', che per
il momento ha connotazioni religiose e islamiche ma che in futuro
potrebbe assumerne anche altre (continua)
Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 4 ottobre 2014)
IL DECRETO ABRACADABRA DEL MAGO MATTEO
È l’ultima delle leggi abracadabra. Un grande pentolone dove galleggiano linee guida, forse buoni propositi ma anche tanti cattivi pensieri. Galleggiano fino a perdersi, nel continuo moto ondoso renziano che restituisce a riva pezzi di provincie abrogate ma vive, di leggi elettorali definite ma forse anche sconfessate, riforme annunciate ma mai approvate, tagli decisi ma poi revocati (continua)
Antonello Caporale (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 9 ottobre 2014)
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