Si torna a parlare di riforma della giustizia. La misura è colma:
costi e tempi vergognosi fanno di quella italiana una denegata giustizia. Ma da
sempre le denunce restano senza terapie. Semmai qualche tentativo di riformare
non la giustizia ma l’indipendenza dei giudici. Per contro sono possibili,
subito e a costo zero, interventi decisivi. A cominciare dalla prescrizione,
che soltanto in Italia non si interrompe mai, mentre ovunque altrove si
interrompe con il rinvio a giudizio o con la sentenza di primo grado, o – a
tutto concedere – con quella di appello. Da noi niente. E allora conviene
sempre allungare il brodo all’infinito perché arrivi la prescrizione che tutto
azzera. Ma così i processi non finiscono mai e qualunque riforma che non
toccasse la prescrizione si risolverebbe in una presa in giro (continua)
Gian Carlo Caselli (Jack’s Blog – Il FattoQuotidiano – 28 febbraio 2014)
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