sabato 19 luglio 2008

La criminalità non è il pote­re, ma uno dei poteri.

La dittatura di un uomo nei clan è sempre a breve termine, se il potere di un boss durasse a lungo farebbe levitare i prezzi, inizierebbe a monopolizzare i mercati irrigi­dendoli, investirebbe sempre negli stessi spazi di mercato non esplorandone di nuovi. Invece che divenire un valore aggiunto all'economia criminale diverrebbe ostacolo agli af­fari. E allora appena un boss raggiunge il potere, dopo poco emergeranno nuove figure pronte a prenderne il posto con la volontà di espandersi e camminare sulle spalle dei giganti che loro stessi hanno contribuito a creare. Lo ricordava sem­pre uno dei più attenti osservatori delle dinamiche di potere, il giornalista Riccardo Orioles: «La criminalità non è il pote­re, ma uno dei poteri». Non ci sarà mai un boss che vuole se­dere al governo. Se la camorra fosse tutto il potere non ci sa­rebbe il suo business che risulta essenziale nel meccanismo dello scalino legale e illegale. In questo senso ogni arresto, ogni maxiprocesso, sembra piuttosto un modo per avvicen­dare capi, per interrompere fasi, piuttosto che un'azione ca­pace di distruggere un sistema di cose.

Da «Gomorra» di Roberto Saviano - Ed. 2006 - Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Great work.