domenica 1 giugno 2008

Io speriamo che me la cavo

Tema: Milano, Roma, Napoli, sono le tre città più importanti d'Italia. Ricordi le loro caratteristiche?

Milano, Roma, Napoli, sono le tre città più importanti d'Italia. Ricordi le loro caratteristiche? Sì.
Incominciamo da Milano, che è la più alta. Milano è la capitale della Lombardia. Essa come il Piemonte non ha il mare, però ha le montagne. Milano è la città più ricca e grande d'Italia: lì si comanda a tutte le industrie d'Italia. Tutte le industrie stanno tutte a Milano, anche il libro,
Leggere in V. A Milano la gente è tutta ricca, uno è più ricco di un altro, non esistono i poveri. Un povero che chiede la carità a Milano, non è di Milano, è di Foggia. Le persone non si guardano tanto in faccia a Milano, un vicino di casa è come fosse un lontano di casa! Se vai a faccia a terra a Milano e a Bergamo nessuno ti alza: ti lasciano sulla via, soprattutto a Bergamo alta. A Napoli invece ti alzano. A Milano c'è sempre la neve, il freddo, la nebbia, l'umidità; i panni spasi non si asciugano mai, solo a Ferragosto!
E ora voglio parlare di Roma. A Roma sono tutti buffoni. La Roma per una volta che ha vinto lo scudetto, sono sempre buffoni. Però sono anche un poco simpatici. Essi ci chiamano «cugini». Roma è la capitale del Lazio e la capitale d'Italia. A Roma c'è lo Stato e c'è pure il Papa, e comandano tutti e due, però il papa a tutto il mondo. Il papa non è venuto mai a Napoli per paura che gli chiedono i soldi. Roma è piena di monumenti, Milano no, uno solo. A Roma ci sono le rovine di Roma. Nerone non la incendiò, ce lo ha detto il nostro maestro. Roma è grandissima, però è pura sporca.
E ora voglio parlare di Napoli. Io una volta ci sono andato a Napoli. Era pulita. Però forse non ho visto bene. A Napoli ci sono tutti i ladri, mariuoli, assassini e drogati. Il mare è una latrina. Vendono le cozze usate. Un bambino di Arzano se si sperde lo sequestrano. Se viene un terremoto di un minutino le case subito si sfracellano. I disoccupati sono un milione e mezzo. Ci sono venti figli in una stessa casa. Nel traffico suonano come i pazzi. C'è la camorra nel Duomo.
Io di tutte e tre le città non me ne vorrei andare a vivere in nessuna di tutte e tre le città.

da ”Io Speriamo Che Me La Cavo” (Marcello D'Orta)

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