venerdì 10 ottobre 2008

Il lupo e l'agnello

Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello. Ed ecco che il predone, stimolato dalla sua gola maledetta, tirò fuori un pretesto per litigare. «Perché», disse, «mi hai intorbidato l'acqua proprio mentre bevevo?». E il batuffolo di lana, pieno di paura, risponde: «Scusa, lupo, come posso fare quello che recrimini? È da te che scorre giù l'acqua fino alle mie labbra». Respinto dalla forza della verità, il lupo esclama: «Sei mesi fa hai sparlato di me». L'agnello ribatte: «Io? Io non ero ancora nato». «Perdio», lui dice, «è stato tuo padre a sparlare di me». E così lo abbranca e lo sbrana, uccidendolo ingiustamente.
Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.

Fedro (Favole)




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