mercoledì 6 gennaio 2016
La fine del "posto"
Le
accanite diatribe di questi giorni sull’abolizione dell’art.18 inducono
nell’osservatore spassionato due ordini di considerazioni
apparentemente conflittuali. Da una parte, non c’è dubbio che stiamo
assistendo al paradosso di un governo “di sinistra” impegnato a
perseguire, nella regolamentazione del lavoro, il progetto liberista
tipico del più classico capitalismo. La cosiddetta “flessibilità” – nome
nobile per definire la precarietà - è, infatti, in buona sostanza, la
rinunzia a garantire la certezza del posto di lavoro e la consegna senza
riserve del destino del lavoratore nelle mani dell’imprenditore (continua)
Giuseppe Savagnone (tuttavia.eu/leggi-i-chiaroscuri)
I ROTTAMATORI E I CIPPUTIANI
I
manganelli della polizia sugli operai di Terni gettano una ulteriore manciata
di sale su una ferita non facilmente rimarginabile — ammesso che alle parti
interessi rimarginarla. Quella aperta dal duro contenzioso, verbale e dunque
politico, tra il Pd di governo e i sindacati, ovvero tra la nuova
configurazione (almeno in senso cronologico) della sinistra italiana e le sue
radici profonde (continua)
Tiki Taka e Unione Bancaria
Si
chiude una settimana horribilis, iniziata con una manovra finanziaria
restituita al mittente e reinviata a Bruxelles con una ulteriore zavorra
di oltre quattro miliardi di euro. Domenica scorsa, poi, all'ora da
sempre dedicata alla canonica benedizione urbi et orbi, si apprende che
nove banche italiane sulle quindici che hanno partecipato agli esami di
ammissione europea non hanno superato la prova. Ieri infine dal Capo
dello Stato abbiamo appreso che la mafia ricatto' lo Stato. Lacrime di
coccodrillo, recriminazioni, accuse di complotti orchestrati dai poteri
forti, denunce di gare falsate a nostro danno sono la reazione
disordinata ed ipocrita che abbiamo messo in scena a livello
istituzionale e internazionale (continua)
“Sbankor”
FORTUNA CHE ERA INUTILE - La Triade dello Stato sapeva del ricatto: poi il governo sbracò.
Chissà
che cosa scriverà, ora, chi aveva teorizzato che la testimonianza di Napolitano
era inutile, superflua, un pretestuoso accanimento dei pm di Palermo a caccia
di vendette per il conflitto di attribuzioni, un pretesto per “mascariare” il
presidente della Repubblica agli occhi degli italiani e del mondo intero, per
trascinarlo nel fango della trattativa Stato-mafia, per spettacolarizzare
mediaticamente un processo già morto in partenza sul piano del diritto,
naturalmente per violare le sue prerogative autoimmunitarie, e altre scemenze.
Quel che è accaduto ieri nella vecchia Sala Oscura del Quirinale è la smentita
più plateale (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 29 ottobre 2014)
CACCIARI: “MATTEO ABBATTE I SIMBOLI DELLA SOCIALDEMOCRAZIA PER SEDURRE IL CENTRODESTRA”
«Non c’è nulla di casuale, nulla di
improvvisato, nell’attacco di Matteo Renzi al posto fisso e all’articolo
18. Lui sta abbattendo i simboli della sinistra socialdemocratica per
penetrare nel centrodestra con il progetto del Partito della Nazione. E’
un piano lucidissimo ». Non è per niente stupito, Massimo Cacciari,
della durezza dello scontro che si è acceso nel Pd (continua)
Sebastano Messina (Jack's Blog - La Repubblica - 28 ottobre 2014)
martedì 5 gennaio 2016
PER CHI SUONA LA FANFANA
L’aretina Maria Elena Boschi ha confessato in tv
di preferire il concittadino Fanfani all’icona rossa Berlinguer per
ragioni territoriali. La motivazione è risibile: come se una milanese di
sinistra dichiarasse di prediligere Salvini a Che Guevara perché il
primo è di Milano. Ovviamente Fanfani non è Salvini e la Boschi non è
milanese: resta da capire se sia di sinistra (continua)
Massimo Gramellini (Jack's Blog - La Stampa - 28 ottobre 2014)
INTELLETTUALI DEI SUOI STIVALI: MATTEO COME CRAXI
A Matteo Renzi non piacciono i pensierosi, i
lumaconi, i logorroici, i patiti dell’inchiostro. È il dubbio il suo
vero nemico. Potesse, lo farebbe a fette come usa con la finocchiona.
Pane e salame e gnam! “Gli intellettuali sono come quei pensionati che
stanno lì a osservare il cantiere appena aperto e a mugugnare: non ce la
si fa”. “Intellettuali dei miei stivali!” imprecò Bettino Craxi e fu il
timbro della sua marcia, il valore della rottura, il segno che i tempi
erano definitivamente cambiati. Due giorni fa Matteo ha ritwittato. Tale
e quale (continua)
Antonello Caporale (Iack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 28 ottobre 2014)
Stress da test o test da stress?
Tanto tuonò che
piovve. E non è stata pioggerellina di marzo, ma bomba d'acqua inattesa per
molti, anche se non per tutti. Al di là delle rassicurazioni un po' scontate
sulla solidità del sistema rilasciate dall'industria e dai suoi vigilanti
appena pubblicati i tanto attesi risultati della Bce sulle banche del
continente, accompagnate da molto italiche lamentazioni sulla severità delle
prove e sui "favoritismi" di cui avrebbero goduto i sistemi di altri
paesi, siamo a fare i conti con i nostri guai bancari: dalle AQR agli stress
test il sistema bancario italiano si dimostra il peggiore di Europa (continua)
"Sbankor"
Il ri-partito della nazione
Matteo Renzi, nella vecchia stazione della Leopolda, è ri-partito. Anche se non si è mai fermato, fino ad oggi. Non
è nel suo stile, nel suo temperamento. Ma ha chiarito meglio a quale
"partito" guardi. Il PdR, il Partito di Renzi, è, appunto, un
"ri-partito". Un partito in continua ri-definizione, riguardo a
obiettivi, parole d'ordine, riferimenti sociali. In continua
ri-partenza, verso nuove stazioni (continua)
I reati di opinione l'intolleranza a volte si veste da democrazia
Chi segue questa rubrica sa che io mi batto da anni contro i reati di
opinione che sono in gran parte un retaggio del Codice fascista di
Alfredo Rocco. In una democrazia i reati di opinione non dovrebbero
avere diritto di cittadinanza.
Adesso Francesco Storace è a processo per 'vilipendio del Capo dello
Stato' avendo definito 'indegno', a suo tempo, il comportamento di
Giorgio Napolitano . In seguito il leader della Destra si è scusato con
il Presidente che l'ha 'perdonato' (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 24 ottobre 2014)
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