Molti amici e conoscenti mi hanno, più o meno, manifestato la loro intenzione di non andare a votare, convinti, con ciò, di esprimere un segnale forte e “sicuro”.
Meditate un po’ perché secondo il mio parere è meglio andare al seggio – anche per procedere all’annullamento della scheda e perché no anche personalizzandola – che rimanere passivamente a casa istigando così a delinquere più facilmente.
Era l’ennesima riprova della fervida fantasia che impregnava quella terra d’immortali “Eletti”.
Ad ogni tornata elettorale si proponevano dei “Capipopolo” che, con geniale creatività, attivavano nuove ed imprevedibili iniziative, inventandosi sempre qualcosa per far sognare quella terra di bengodi.
Si narra di come in un comprensorio di Fantasilandia, durante una campagna elettorale, un “guitto” fece distribuire ai suoi elettori – poveri cristi facilmente ricattabili - solo scarpe destre; ad avvenuto completamento dello spoglio fu definita la consegna della scarpa sinistra.
Si racconta pure di più fiduciosi “mistici”, già in grado di controllare – attraverso la combinazione dei voti di preferenza - l’andamento del voto per singola sezione, che erano addivenuti a regalie di altri beni materiali (adeguandosi ai tempi). Prima pacchi di pasta o altri beni alimentari di prima necessità, poi buoni benzina, poi ancora buoni spesa o telefonini o altri beni di consumo e …… chi più ne ha più ne metta.
Intanto voci ipotizzavano ulteriori evoluzioni; immaginando possibili nuovi scenari ed un sempre maggiore affinamento delle tecniche criminali.
Ad esempio, che si sarebbe potuto procedere ad una stampa parallela di schede elettorali da fornire – opportunamente prevotate – a potenziali elettori intenzionati a monetizzare il proprio voto. Sarebbe stato sufficiente che, all’uscita del seggio, l'elettore avesse restituito "intonsa" la scheda elettorale legalmente ritirata al seggio (quella preparata sarebbe risultata, quindi e con certezza, inserita nell’urna). Magari, una prova generale (confezionando, per esempio, trentamila schede) si poteva effettuare in occasione di una malleabile tornata amministrativa.
Oppure, che ricorrendo ad abili prestigiatori, si sarebbe potuto procedere alla sostituzione integrale delle stesse buste contenenti i verbali e le schede votate, da consegnare a Tribunali e Comuni.
Ancora, che sarebbe bastato intervenire per "utilizzare meglio" le schede bianche altrimenti sprecate ovvero manovrare nei programmi che governano e gestiscono il flusso informatico dei voti.
A Fantasilandia, comunque, i media sono "discreti" e tutti i candidati promettono “tutto e subito”. Ciascun leader ha pronte le soluzioni per le problematiche del momento e certifica pure la sua "buona fede” sottoscrivendo con la massima disinvoltura lapidari contratti o arzigogolati programmi.”
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