martedì 8 aprile 2008

Silvio Berlusconi (Wikipedia)

Silvio Berlusconi (Wikipedia)

« L'Italia è il Paese che amo. […] Qui ho appreso la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare » (Silvio Berlusconi, discorso sulla "discesa in campo" - 26 gennaio 1994

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi (Milano, 29 settembre 1936) è un politico e imprenditore italiano, presidente del Consiglio dei ministri in carica per la quarta volta dal maggio 2008. Spesso viene anche chiamato Il Cavaliere in ragione dell'onorificenza di cavaliere del Lavoro conferitagli nel 1977. Ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell'edilizia. Nel 1978 ha fondato la società finanziaria Fininvest (dal 1993 Mediaset, società di produzione multimediale). Nel gennaio del 1994 ha partecipato, assieme a Marcello Dell'Utri, alla fondazione del movimento politico Forza Italia (confluito nel 2009 nel Popolo della Libertà). Da uomo politico siede alla Camera dei Deputati dal 1994, anno della sua prima elezione. Ha tenuto quattro mandati da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due consecutivi nella XIV2001-2005 e 2005-2006); infine, l'attuale, nella XVI (2008). Dal 20 gennaio 2009, è leader senior del G8. Secondo la stima elaborata dalla rivista americana Forbes, nel 2009 Silvio Berlusconi è il secondo uomo più ricco d'Italia e il 70° più ricco del mondo, con un patrimonio stimato in 6,5 miliardi di dollari USA. (

Note biografiche. È il primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese. Il padre Luigi (Saronno, 27 marzo 1908 - Milano, 1989, a lui è dedicato il Trofeo Luigi Berlusconi) era impiegato alla Banca Rasini, dove lavorò fino a diventarne Procuratore Generale. La stessa banca diventerà famosa negli anni Ottanta per le dichiarazioni di Michele Sindona che la legarono alla Mafia siciliana per il riciclaggio dei soldi al Nord. Dall'unione matrimoniale di Luigi con Rosa Bossi (Milano, 25 gennaio 1911 - 3 febbraio 2008) (detta Rosella, in passato segretaria impiegata al gruppo Pirelli), oltre a Silvio nascono: Maria Antonietta Berlusconi (1943 - Milano, 26 febbraio 2009); Paolo Berlusconi (Milano, 6 dicembre 1949), anch'egli imprenditore. Nel 1954 Berlusconi consegue la maturità classica al liceo salesiano Sant'Ambrogio di Milano. Si iscrive quindi alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Università Statale, dove si laurea in legge nel 1961 con lode, presentando una tesi sul contratto di pubblicità per inserzione - relatore il professor Remo Franceschelli - che gli vale una borsa di studio. Dopo la laurea non svolge il servizio militare. All'inizio degli anni sessanta conosce Carla Elvira Lucia Dall'Oglio (La Spezia, 12 settembre 1940), che sposerà nel 1965 e dalla quale avrà due figli: Maria Elvira (Milano, 10 agosto 1966), detta Marina, presidente della Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore; Pier Silvio (Milano, 28 aprile 1969), vicepresidente di Mediaset. Nel 1985 divorzia da Carla Dall'Oglio ed ufficializza il legame con l'attrice Veronica Lario, nome d'arte di Miriam Bartolini (Bologna, 19 luglio 1956), che sposa nel 1990. Dal legame con Veronica nascono tre figli: Barbara, (Arlesheim, Svizzera, 30 luglio 1984) (nata quindi durante il precedente matrimonio), laureata in filosofia, entrata dal settembre 2003 nel Consiglio di Amministrazione della Fininvest, diventata mamma (di Alessandro) il 30 ottobre2007; Eleonora (Arlesheim, Svizzera, 7 maggio 1986), fondatrice insieme a Barbara ed altri sette amici dell'associazione di beneficenza Milano Young Onlus; Luigi (18 ottobre 1988), quinto ed ultimo figlio. Il 2 maggio del 2009 Veronica Lario affida ad un avvocato l'incarico di presentare richiesta di separazione e divorzio dal marito dichiarando "Ora sono più tranquilla. Sono convinta che a questo punto non sia dignitoso che io mi fermi qui. La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni. Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata. Adesso dico basta". La frase fa riferimento alla frequentazione del marito con una minorenne napoletana, Noemi Letizia, ed alla partecipazione alla sua festa di diciottesimo compleanno, alla quale Berlusconi ha donata alla giovane una costosa collana d'oro giallo e bianco con pendente di brillanti. Veronica Lario gli rimprovera tra le altre cose di non essere mai stato presente ai compleanni dei figli. La questione è stata ampiamente trattata dalla stampa estera (per esempio dai quotidiani britannici The Times e Financial Times. Il quotidiano la Repubblica ha rivolto a Berlusconi 10 domande sulle ambiguità del suo atteggiamento riguardo alla vicenda "Letizia". Berlusconi non ha mai ritenuto opportuno rispondere a queste domande ma ha dichiarato di essere pronto a dimettersi qualora venisse dimostrato che ha mentito su questa vicenda.

...... Il "berlusconismo" ………

...... I finanziamenti di origine ignota

Per avviare la sua attività imprenditoriale nel 1961 nel campo dell'edilizia Berlusconi ottiene una fideiussione dalla Banca Rasini. Nella società fondata da lui e Pietro Canali impegna 10 milioni di lire che anni dopo sosterrà fossero suoi risparmi guadagnati con la sua attività di intrattenitore e venditore di elettrodomestici. In realtà, quei 10 milioni provengono dalle tasche di suo padre Luigi, procuratore della Banca Rasini[senza fonte]. Riguardo invece all'origine di alcuni finanziamenti, provenienti da conti svizzeri alla Fininvest negli anni 1975-1978, dalla fondazione all'articolazione in 22 holding, (i quali ammontavano a 93,9 miliardi lire dell'epoca) Berlusconi, interrogato in sede giudiziaria dal P.M. Antonio Ingroia, si avvalse della facoltà di non rispondere, per questo, anche a causa delle leggi svizzere sul segreto bancario, non è stato possibile accedere alle identità dei possessori dei conti cifrati inerenti al flusso di capitali transitato all'epoca e in piena disponibilità della Fininvest. Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della Banca Rasini questa entrò in rapporti d'affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d'amministrazione figuravano Roberto Calvi, Licio Gelli, Michele Sindona e monsignor Paul Marcinkus, responsabile dello IOR (Istituto per le Opere Religiose) di fatto la banca dello Stato della Città del Vaticano, che sono poi divenuti famosi alla cronaca giudiziaria. Secondo Sindona e altri collaboratori di giustizia la banca Rasini era coinvolta nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa (il che spiegherebbe la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività di Berlusconi). Nel 1999 Francesco Giuffrida, vicedirettore della Banca d'Italia a Palermo, durante il processo Dell'Utri, sostenne, in una consulenza da lui eseguita per conto della Procura di Palermo riguardante la ricostruzione degli apporti finanziari intervenuti alle origini del gruppo Fininvest tra gli anni 1975-1984, che non era possibile identificare la provenienza di alcuni fondi Fininvest del valore di 113 miliardi di lire dell'epoca in contanti e assegni circolari (corrispondenti a circa trecento milioni di euro odierni). La questione riguardava i sospetti di presunti contributi di capitali mafiosi all'origine della Fininvest. Querelato per diffamazione da Mediaset, nel 2007 Giuffrida giunse a un accordo transattivo ( con i legali di questa. Con l'accordo il consulente della Procura ha riconosciuto i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni fornite durante il processo (definite incomplete e parziali a causa della scadenza dei termini di indagine che non gli avevano permesso di approfondire a sufficienza l'origine di otto transizioni dubbie) e la dichiarazione conseguente che tutte le "operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l'apporto di capitali di provenienza esterna al gruppo Fininvest". I legali di Giuffrida nel processo per diffamazione hanno comunque emesso una dichiarazione, riportata dall'ANSA, in cui sostengono di essere stati avvertiti solo pochi giorni prima (il 18 luglio) del fatto che i legali Mediaset avevano proposto una transazione al loro assistito, di non condividere né quel primo documento ("una bozza di accordo che gli stessi non hanno condiviso, ritenendo che quanto affermato nel documento non corrispondesse alle reali acquisizioni processuali"), nè la versione definitiva leggermente corretta ("non sottoscriveranno non condividendo la ricostruzione dei fatti e le affermazioni in esso contenute"). La perizia di Giuffrida era stata ritenuta dai giudici già al tempo solo basata su "una parziale documentazione", ma era stata ritenuta valida anche in virtù del fatto che non aveva "trovato smentita dal consulente della difesa Dell’Utri", in quanto lo stesso professor Paolo Iovenitti (perito della difesa), davanti alle conclusioni di Giuffrida, aveva ammesso che alcune operazioni erano "potenzialmente non trasparenti" e non aveva "fatto chiarezza sulla vicenda in esame, pur avendo il consulente della difesa la disponibilità di tutta la documentazione esistente presso gli archivi della Fininvest". Tale ritrattazione, contenuta nell'accordo transattivo raggiunto dai legali Mediaset ed il prof. Giuffrida a composizione della controversia instaurata dalla Mediaset stessa per diffamazione, non consente comunque di fare chiarezza, una volta per tutte, sulla provenienza dei capitali del gruppo societario facente capo a Silvio Berlusconi. Berlusconi, essendo iscritto alla loggia massonica Propaganda 2 di Licio GelliP2, aveva accesso a finanziamenti altrimenti inottenibili: la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica infatti, affermò, nella relazione di maggioranza di tale Commissione firmata da Tina Anselmi, che alcuni operatori appartenenti alla Loggia (tra cui Genghini, Fabbri e Berlusconi), trovarono appoggi e finanziamenti presso le banche ai cui vertici risultavano essere personaggi inclusi nelle liste P2 al di là di ogni merito creditizio.

……….. Procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi

In alcuni dei procedimenti giudiziari a cui Silvio Berlusconi è stato sottoposto sono state pronunciate, all'esito del giudizio di primo grado o di appello, sentenze che ne hanno riconosciuto la colpevolezza per reati quali corruzione giudiziaria, falsa testimonianza, finanziamento illecito a partiti e falso in bilancio. In altri procedimenti Silvio Berlusconi è stato invece assolto nel merito, oppure le indagini sono state archiviate. I processi nei quali era stata emessa sentenza di colpevolezza, in primo o secondo grado di giudizio, non si sono tuttavia conclusi con una sentenza di condanna, a seguito di amnistie, del riconoscimento di circostanze attenuanti (che, influendo sulla determinazione della pena, hanno comportato il sopravvenire della prescrizione) e di nuove norme, approvate definitivamente in Parlamento dalla maggioranza parlamentare di centro-destra, che hanno modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso del reato di falso in bilancio. Tali norme hanno imposto una valutazione di non rilevanza penale di alcuni fatti a lui contestati, mentre la relativa riduzione delle pene previste per le nuove fattispecie di reato ha fatto sì che i termini di prescrizione maturassero prima che fosse possibile per l'autorità giudiziaria arrivare alla pronuncia di una sentenza definitiva. I parlamentari Gaetano Pecorella e Niccolò Ghedini, eletti nelle liste di Forza Italia e avvocati difensori di Berlusconi in molti dei procedimenti penali a suo carico, erano in quel periodo, durante la XIV Legislatura, anche presidenti della Commissione Giustizia al Senato e alla Camera. Su tutti questi procedimenti giudiziari, dei quali alcuni sono ancora in corso, c'è acceso dibattito. Berlusconi ed i suoi sostenitori affermano che questi processi sono basati su teoremi senza alcun riscontro di prove, e costituiscono una persecuzione giudiziaria orchestrata delle toghe rosse, ovvero da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra (iscritti a Magistratura democratica), che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica. Essi affermano inoltre che Berlusconi è uscito a testa alta da tutti i processi, pienamente scagionato da ogni accusa. I critici di Berlusconi, sostengono invece che i processi siano iniziati prima della discesa in campo, asserendo che se non fosse entrato in politica sarebbe finito in bancarotta o in galera, e che, grazie alle cosiddette "leggi ad personam" varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato. Essi inoltre sottolineano che, sebbene sia vero che Berlusconi non abbia mai scontato alcuna condanna per i processi che lo riguardano, questo non ne prova l'innocenza, non essendo stato pienamente assolto in tutte le occasioni. Riguardo all'accusa sulle "toghe rosse", essi sostengono che Berlusconi, rispetto ad altri imputati, abbia giovato del vedersi riconoscere dai giudici le attenuanti generiche Di seguito viene fornito uno schema delle sentenze:

Tipo di sentenza


Procedimento

Sentenze di non doversi procedere

Reati estinti per prescrizione

  • Lodo Mondadori, corruzione giudiziaria (attenuanti generiche, sentenza definitiva)
  • All Iberian 1, 23 miliardi di lire in tangenti a Bettino Craxi (sentenza definitiva)
  • Caso Lentini, falso in bilancio (sentenza definitiva)

Reati estinti per intervenuta amnistia

  • Falsa testimonianza P2 (amnistia applicata in fase istruttoria)
  • Terreni Macherio, imputazione per uno dei due falsi in bilancio (amnistia applicata in seguito al condono fiscale del 1992)

Sentenze di assoluzione

Assoluzioni per variazioni della Legge (il fatto non costituisce più reato)

  • All Iberian 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
  • Sme-Ariosto 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)

Altre assoluzioni

  • Sme-Ariosto 1, imputazione su vendita Iri, corruzione giudiziaria (sentenza di I grado)
  • Tangenti alla guardia di finanza (assolto per non aver commesso il fatto, sentenza definitiva)
  • Medusa cinematografica, falso in bilancio (assolto in quanto per la sua ricchezza potrebbe non essersene accorto, sentenza definitiva)
  • Sme-Ariosto 1, corruzione in atti giudiziari per due versamenti a Renato Squillante (assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste, sentenza definitiva)
  • Terreni Macherio, imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, e uno dei due falsi in bilancio (sentenza definitiva)
  • Diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita (il fatto non sussiste, sentenza definitiva)

Procedimenti archiviati

  • Bilanci Fininvest, falso in bilancio e appropriazione indebita (archiviato a causa della nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
  • Consolidato Fininvest, falso in bilancio (archiviato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
  • Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest (archiviato per insufficienza di prove)
  • Traffico di droga
  • Tangenti fiscali Pay-tv
  • Stragi 1992-1993, concorso in strage
  • Concorso esterno in associazione mafiosa assieme a Marcello Dell'Utri, riciclaggio di denaro sporco

Procedimenti in corso (sospesi in conseguenza del Lodo Alfano)

  • Tangenti a David Mills, corruzione giudiziaria (rinviato a giudizio)
  • Corruzione nei confronti di senatori per far cadere il governo Prodi (atti trasferiti da Napoli a Roma per incompetenza territoriale)


Dibattito. Su molti dei procedimenti giudiziari contro Berlusconi, alcuni dei quali ancora in corso, c'è acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori. Berlusconi ed i suoi sostenitori affermano che tutti i processi relativi alla sua attività imprenditoriale sono cominciati dopo la sua discesa in campo, ed esclusivamente a scopo persecutorio nei suoi confronti. Sostengono che tali processi, che ritengono basati su mere illazioni (spesso definite, singolarmente, "teoremi") prive di riscontro probatorio, siano stati istruiti nell'ambito di una persecuzione giudiziaria orchestrata delle "toghe rosse", ossia da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra (iscritti a Magistratura democratica), che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica. A questo proposito Fedele Confalonieri dichiarò che se Berlusconi non fosse entrato in politica sarebbe stato condannato o costretto al fallimento. Essi affermano inoltre che Berlusconi è uscito a testa alta da tutti i processi, pienamente scagionato da ogni accusa. I critici di Berlusconi, sostengono invece che i processi siano iniziati prima della discesa in campo, asserendo che se non fosse entrato in politica sarebbe finito in bancarotta e probabilmente in galera, e che, grazie alle cosiddette leggi ad personam, varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato. Essi inoltre sottolineano che, sebbene Berlusconi non abbia mai subìto alcuna condanna definitiva, la maggior parte delle pronunce di proscioglimento non sono di natura assolutoria, ma bensì per sopravvenuta prescrizione: affermano quindi che, se avesse voluto che fosse riconosciuta la propria innocenza anche in tali processi, avrebbe potuto rinunciare espressamente alla prescrizione. Riguardo alle accuse di parzialità dei giudici, infine, essi osservano che Berlusconi, rispetto ad altri imputati, abbia al contrario giovato del vedersi riconoscere dai giudici le attenuanti generiche.

Tratto da Wikipedia


1 commento:

UIFPW08 ha detto...

Questo è combattere....










a poche parole... buoni fotografi...