venerdì 3 febbraio 2012

I nuovi deportati della crescita infinita


Questo quotidiano, nel numero di mercoledì, riporta la notizia che in Cina la popolazione cittadina ha superato quella rurale. Sicuramente, ciò che ha determinato l’abbandono delle campagne è stata la massiccia industrializzazione della nazione. Ça va sans dire!
Ma c’è un altro fenomeno, invece molto, ma molto triste che ha contribuito al fenomeno dell’urbanesimo, e cioè la deportazione. Ohibò! La deportazione? Sì, la deportazione per la costruzione di grandi opere in territori agricoli. E di queste grandi opere, la peggiore, la più nefasta (fino ad oggi) è stata la ormai tristemente famosa “diga delle tre gole” sul Fiume Giallo, lo Yangtze. Alta 185 metri, lunga 2,3 chilometri, con 85 miliardi di kilowatt di potenza installata, ed un costo di 25 miliardi di dollari, è la più imponente opera infrastrutturale nella storia dell’umanità.E per creare il gigantesco bacino idrico a monte della diga sono stati cancellati dalla carta geografica 75 cittadine e 1.500 villaggi situati nel corso superiore dello Yangtze. E i loro abitanti, circa un milione e mezzo di persone, sono stati letteralmente deportati, ed in buona parte, appunto, urbanizzati, talvolta anche a migliaia di chilometri di distanza (continua)

Fabio Balocco (Il Fatto Quotidiano - 20 gennaio 2012)

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