sabato 18 febbraio 2012

Stai accura

La «sindrome da classe economica» non esiste


La temutissima «sindrome da classe economica» non esiste. Il pericolo di trombosi venosa profonda non aumenta se per un viaggio aereo lungo si prenota un posto in economy piuttosto che in business class: lo hanno stabilito le ultime linee guida dell'American College of Chest Physician, stilando l'elenco dei fattori di rischio che davvero favoriscono la trombosi in aereo e facendo chiarezza su quelli che invece non ne influenzano la probabilità (continua)

Elena Meli (Corriere della Sera - 17 febbraio 2012)

Cane da guardia

Titeuf


È uno dei personaggi dei fumetti più amati dai francesi e la sua proverbiale ingenuità lo fa apparire innocuo e innocente. Tuttavia mercoledì scorso la Corte di Cassazione transalpina ha stabilito che chiamare un bambino come l'eroe biondo dei cartoni animati Titeuf è pericoloso e ha proibito a una coppia d'Oltralpe di scegliere per il proprio figlio questo nome (continua)

Francesco Tortora (Corriere della Sera - 17 febbraio 2012)

venerdì 17 febbraio 2012

Palermo 2012: "Certi che Dio non ti chiama al cellulare, tenerlo spento è rispettare gli altri"

Da papa Luciani a monsignor Viganò - La storia nera del Vaticano: omicidi, sequestri e silenzi


Tanti scandali. Nessuna certezza. Le Mura Vaticane custodiscono intatti i loro misteri. Vicende che secondo alcuni sfiorano i vertici della Chiesa e che si intrecciano con la storia del nostro Paese. Ma l’accertamento della verità, come l’autorità giudiziaria italiana, pare talvolta essersi fermato all’ingresso dello Stato Pontificio.
“Ieri mattina sono andato alla Sistina a votare tranquillamente. Mai avrei immaginato quello che stava per succedere!”, è il 26 agosto 1978 quando Albino Luciani pronuncia queste parole. Il 28 settembre muore. Il referto parla di “infarto miocardico acuto”. E all’inizio nessuno dubita. Quel Papa dai modi miti, si dice, stroncato da una tensione insostenibile (continua)

Ferruccio Sansa (Il Fatto Quotidiano - 10 febbraio 2012)

"La famiglia cristiana è nuda" di Piergiorgio Odifreddi (La Repubblica - 15 febbraio 2012)



Vicolo cieco

Corruzione, il pm Francesco Greco al Fatto “Subito cinque leggi contro le mazzette”


“Vent’anni dopo Mani Pulite, abbiamo un governo che dice di dover e voler rispettare gli obblighi con l’Europa e con la comunità internazionale. Bene, allora non si capisce perché non si sia ancora intervenuti per adeguare la nostra legislazione alle richieste degli organismi europei e agli impegni che l’Italia stessa ha preso con la comunità internazionale. Soprattutto non si capisce perché non si voglia intervenire con leggi che contrastino seriamente le due principali cause del declino del Paese e della diseguaglianza sociale: la corruzione e l’evasione fiscale. Cioè la criminalità economica che, se continua a essere tollerata e dunque incoraggiata, costringe i poveri e gli onesti a seguitare a mantenere i ricchi e i disonesti”. Francesco Greco, procuratore aggiunto, è l’unico pm superstite del pool storico di Mani Pulite alla Procura di Milano. E, in questa intervista al Fatto, lancia la sfida ai tecnici e ai politici che li sostengono (continua)

Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 16 febbraio 2012)

Sicilia d'inverno

La preside e quel bidello trasformato in autista


La preside Anna Maria Gammeri come pensa di spiegare, lo Stato, ai ragazzi di un liceo di Messina, che occorre rispettare le regole? La loro preside è stata condannata perché usava un bidello come autista e cavalier servente per la spesa al supermercato. Eppure la dirigente è ancora lì, al suo posto. E han dovuto andarsene gli insegnanti che avevano testimoniato contro di lei (continua)

Gian Antonio Stella (Corriere della Sera - 14 febbraio 2012)

Crescita zero

Crescita demografica


Nel Neolitico la popolazione mondiale era stimata a 10 milioni di persone. Circa 200-300 milioni durante l'impero romano. Neanche durante i secoli bui (per l'Europa) del medioevo il trend demografico mondiale ha rallentato la sua corso, fino a raggiungere 500 milioni di persone nel 1650. Da questo momento in poi qualcosa iniziò a cambiare, la lenta crescita della popolazione dei millenni precedenti mostrò una rapida accelerazione raddoppiando nel giro di soli 150 anni. Agli inizi del 1800 il pianeta raggiunse il miliardo di persone. Negli ultimi 100 anni la popolazione della Terra è passata da 1,6 miliardi a 6 miliardi di persone. Ogni anno si aggiungono 80 milioni di anime (continua)

http://www.ecoage.it

Maschera

Come (è possibile) cambiare gli italiani?


Se davvero Mario Monti volesse cambiare il modo di vivere degli italiani, Giulio Andreotti dovrebbe aggiornare la sua massima: i pazzi non sono soltanto quelli che credono di essere Napoleone e riformare le Ferrovie dello Stato. Ma il presidente del Consiglio non è pazzo. Semmai silenziosamente euforico e, di conseguenza, incauto. Perché bisogna abbandonare ogni cautela per dire agli italiani una cosa semplice e ovvia come questa: «Qualsiasi riforma sarà effimera se non entra gradualmente nella cultura della gente» (continua)

Beppe Severgnini (Corriere della Sera - 11 febbraio 2012)


Real Albergo delle Povere

Solo un onorevole su quattro ha rivelato il suo patrimonio


Solo 224 parlamentari su 945, cioè uno su quattro, sono disposti ad alzare il velo sui loro patrimoni e redditi, accettando che siano pubblicati online sul sito di Camera e Senato. In questo modo sono in grado di consultarli tutti i 50.276.247 elettori e non solo (com'è ora) quelli - pochissimi - che si recano negli uffici del Parlamento per prenderne visione su documenti cartacei. L'operazione trasparenza via web, promossa dalla deputata radicale Rita Bernardini, ha trovato, però, la resistenza dei Questori, che s'erano opposti appellandosi ad argomentazioni giuridiche. Il presidente Fini ha poi deciso di consentirne la pubblicazione previa la sottoscrizione di una liberatoria. Ma appena una piccola parte di senatori e deputati ha accettato di firmarla: 139 del Pd, 42 del Pdl, 4 della Lega Nord, 12 dell'Idv, 8 dell'Udc, 5 di Fli e i restanti del Gruppo Misto (continua)

Alberto Custodero (La Repubblica - 12 febbraio 2012)

Colombi

Altro che San Valentino, in Olanda ci si separa nel DivorceHotel


Mentre la maggior parte delle coppie nel mondo si accinge, oggi, a celebrare San Valentino a suon di cenette a lume di candele e frasi smielate come giusto condimento, nei Paesi Bassi invece coppie in crisi stanno prenotando un weekend in un divorcehotel. Un fine settimana fuori dagli schemi, non c’è che dire. Oppure è solo la modernità che avanza e stravolge sentimenti e costumi facendo passare per datata la consueta trafila che certifica la fine di un matrimonio. E allora modernità sia. Con un semplice click si ci si avventura nel mare magnum del web alla ricerca del sito “www.divorcehotel.com”, ideato da Jim Halfens (continua)

Donatella Mazza (Avanti - 14 febbraio 2012)


Busto tombale

Il processo Mills? Finito


Spiaggiato sui fondali del Palazzo di giustizia come una mesta nave Concordia giudiziaria, anche ieri il processo Berlusconi-Mills si inclina di quell'impercettibile ulteriore manciata di centimetri procedurali che lo fa inabissare nella prescrizione ormai certa anche prima della sentenza di primo grado.
Magari la spina verrà formalmente staccata solo dopo il 25 febbraio, quando i giudici hanno fissato la prima udienza utile all'esito della decisione che il 18 febbraio la Corte d'appello prenderà sulla loro ricusazione chiesta dall'ex premier. Ma, di fatto, l'elettroencefalogramma del processo - che computi realistici (non quelli ottimistici del pm sulla primavera né quelli striminziti della difesa sull'8 gennaio scorso) indicano prescritto tra oggi e il 18 febbraio - è piatto da ieri sera: da quando l'udienza si esaurisce con il pm che rimanda la fine della requisitoria a mercoledì, e i difensori che meditano quel giorno di dismettere il mandato difensivo prima delle arringhe. E così costringere il Tribunale a nominare all'ex premier un avvocato d'ufficio che, nulla sapendo, ovviamente chiederà termini a difesa: «Valuteremo con il nostro assistito se abbia senso la permanenza dei difensori in questo processo», anticipano i parlamentari Ghedini e Longo, mentre nove loro colleghi del Pdl dettano comunicati di fuoco contro i «giudici non imparziali» (continua)

Luigi Ferrarella (Corriere della Sera - 12 febbraio 2012)

Gatti neri

Craxi, Schettino ante litteram


Bruno Vespa ha aperto un Porta a Porta, più o meno in coincidenza con il ventennale dell’arresto di Mario Chiesa avvenuto nel febbraio 1992, con una sua intervista in ginocchio a Bettino Craxi in cui ‘ l’esule di Hammamet’, condannato a più di dieci anni di reclusione per corruzione e finanziamento illecito, cantava il solito ‘ leit motiv’: “I processi di Mani Pulite sono stati processi politici”. E in studio il medium Vespa, nel silenzio-assenso di tutti i presenti (ad eccezione di Giovanni Valentini), chiosava: “A vent’anni di distanza bisogna ammettere che Craxi aveva ragione” (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano - 11 Febbraio 2012)

Panni al vento

Da Forza Italia alla Sinistra Arcobaleno I soldi pubblici in mano ai partiti estinti


In fondo a un lungo corridoio di palazzo San Macuto, in un ufficietto al quinto piano di uno dei palazzi della Camera, sono custoditi tutti i numeri dei partiti. I soldi che arrivano dal finanziamento pubblico, i contributi privati, il rendiconto delle spese, i crediti, i debiti. Migliaia di pagine in cui, spulciando, si scopre che sono numerose le formazioni politiche defunte che, come la Margherita, hanno ricevuto denaro fino al 2011 grazie al tortuoso meccanismo della vecchia legge sui rimborsi elettorali (che continuava a finanziare le formazioni politiche per cinque anni, anche se la legislatura ne durava due). I più grossi sono Alleanza nazionale, Forza Italia, i Ds e la Margherita appunto. Ci sono però anche vecchie coalizioni. La Sinistra Arcobaleno, che ha avuto vita breve ma gode dei rimborsi per la partecipazione alle ultime politiche. E perfino l'Ulivo e l'Unione, che hanno incassato fondi fino al 2010 per le elezioni del 2006. A volte i soldi vengono ripartiti tra le forze nate dalle ceneri dei partiti morti. Altre, è più difficile capire che fine facciano. O perché restino lì, dentro formazioni "in sonno" che perseguono nell'accumulo senza fare attività politica. E senza decidere - com'è stato per la Margherita - a chi o cosa devono essere devoluti milioni di euro di denaro pubblico (continua)

Annalisa Cuzzocrea (La Repubblica - 09 febbraio 2012)

Children

Una nonna arcobaleno racconta


Non mi piace raccontare alla gente la mia vita privata, di solito scelgo attentamente le persone a cui raccontarmi, ma Giuseppina La Delfa (Presidente di Famiglie Arcobaleno, di cui io stessa faccio parte da un anno) il 2 gennaio mi ha chiesto se volevo scrivere sul mio percorso di madre di ragazza lesbica. Le ho detto che ci avrei pensato ed alla fine ho deciso di farlo perché ritengo sia mio dovere raccontare in sintesi il mio percorso perché esso, forse, potrà aiutare qualche genitore a lenire la grande sofferenza che lo strugge e magari riacquistare presto la serenità di cui ha bisogno per capire che suo/a figlio/a è un essere “normale” anzi più normale di certi “normali” (continua)


una nonna arcobaleno (Le Famiglie Arcobaleno dicono - Roma, 31 gennaio 2012)

Il Genio

Non c’è il due senza il tre, tocca a Bersani.


Un testimone racconta che nel 1997, in piena Bicamerale, il presidente della medesima Massimo D’Alema incontrò a Venezia l’allora sindaco Massimo Cacciari. Al governo c’era Prodi e B. era reduce dalle rovinose elezioni del ‘ 96, politicamente defunto, tant’è che i suoi alleati cercavano un modo carino per dirgli che era finita e gli cercavano sottobanco un successore (continua)

Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 8 febbraio 2012)

Ballarò

La vecchiaia sul lavoro comincia a 45 anni


Fino a quando gli italiani sono materia plasmabile nelle mani di aziende-pigmalioni, bramose di sfruttarne i talenti? «Fino a 50-55 anni», si sarebbe risposto fino a pochi anni fa. Poi si diventa obsoleti come un Commodore 64. La novità è che questa età si è via via erosa. Per i responsabili del personale oggi cominci a essere vecchio già a 45 anni. Addirittura a 40. E questo vale per chi ha l’ormai mitico posto fisso. Quelli che sono fuori, a caccia di un impiego, il problema lo sentono ancora di più (continua)

Rita Querzè (Corriere della Sera - 9 febbraio 2012)

Direttori d'orchestra

In articulo Montis


Finora Mario Monti non aveva sbagliato una dichiarazione. In un paese di politici gaffeur o cialtroni, parlava come un libro stampato, senza demagogie, smargiassate, promesse al vento. Un marziano anche rispetto a quel caravanserraglio che s’è rivelato il suo governo, un frittomisto di sobrii professori e tecnici veri (come l’ottima Cancellieri), banchieri e avvocati in conflitto d’interessi, boiardi con triplo stipendio e traffichini impresentabili. Poi ha iniziato a sbracare anche lui, martonizzandosi a Matrix con la fesseria sul posto fisso “monotono”. In un paese pieno di disoccupati che non trovano il primo lavoro, invitarli a pensare al secondo o al terzo è roba da dilettanti allo sbaraglio. E difenderla con le solite scuse dell’“equivoco” e del “fuori contesto” è la classica toppa peggiore del buco (continua)

Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 5 Febbraio 2012)


venerdì 3 febbraio 2012

La cupola

Il finanziamento ai partiti diventa “rimborso” “Così il referendum del 1993 è stato tradito”


“In Italia anche i partiti morti godono di finanziamenti pubblici e la legge prevede che i rimborsi elettorali siano elargiti due volte in caso di fine legislatura anticipata. Lo scandalo della Margherita è emblematico per capire che è ora di cambiare”. Gaetano Azzariti, ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”, è convinto che il caso Lusi apra uno squarcio su tutti i difetti e gli errori della legge sul rimborso ai partiti. Che, di fatto, è una “finzione del linguaggio” visto che ha reintrodotto il finanziamento pubblico ed è una “presa in giro” nei confronti degli elettori (continua)

Eleonora Bianchini (Il Fatto Quotidiano - 2 febbraio 2012)

Fiorescenze spinose

Norme antiriciclaggio: è la Santa sede a imporre le sue condizioni all’Italia


Il Vaticano sta prendendo per il naso da mesi la giustizia e la Banca d’Italia. Il Governo Monti dovrebbe fare la voce grossa e ottenere il rispetto degli impegni assunti in materia di antiriciclaggio, ma c’è un piccolo particolare: il ministro della Giustizia, che dovrebbe essere in prima linea in questa battaglia, è stato l’avvocato del presidente della banca vaticana (lo IOR) Ettore Gotti Tedeschi. La linea del Vaticano in questa materia non corrisponde affatto alle promesse di trasparenza contrabbandate in pubblico. Lo dimostra un documento che Il Fatto pubblica in esclusiva (leggi).
Si intitola “Memo sui rapporti IOR-AIF” ed è un documento ‘confidenziale’ e ‘riservato’ circolato negli uffici del Papa e della Segreteria di Stato e annotato a penna da una mano che – secondo gli esperti di cose Vaticane (continua)

Marco Lillo (Il Fatto Quotidiano - 31 gennaio 2012)

A A

Denaro, sterco del nulla


Nella società attuale l’impresa è centrale. Perché qualsiasi cosa produca, sciocchezze o mine antiuomo come l’Oto Melara o qualcosa di utile, dà lavoro e quindi stipendi o salari che permettono il meccanismo produzione-consumo-produzione (ma oggi sarebbe più esatto dire: consumo-produzione-consumo) su cui si regge tutto il sistema. Ecco perché in questa fase di crisi non solo il governo Monti, ma tutte le lead occidentali cercano di sostenere in ogni modo l’impresa a costo di passare per il massacro di chi ci lavora (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano - 28 gennaio 2012)


Aperitivi

Libertà su Internet, la Camera boccia l’emendamento Fava “bavaglio al web”


Censura a Internet? Prego, ripassare un’altra volta. E’ questo il senso del voto di oggi alla Camera che ha respinto l’emendamento alla leggecomunitaria ribattezzato “bavaglio al web” presentato dal parlamentare della Lega nord Giovanni Fava. Con l’eccezione del Carroccio che ha espresso il suo sì, il regolamento è stato respinto da una maggioranza che farebbe impallidire anche quella che sostiene il governo Monti. Hanno votato contro Pdl, Idv, Fli, Api, Pd e Udc (continua)

Il Fatto Quotidiano - 1 febbraio 2012

Cats

PERCHE’ I QUATTROFISSA.IT


Un giorno uno dei nostri figli, IV elementare, dice: sai papà, i miei compagni dicono che io sono il più gentile della classe.
E come mai ? – gli viene chiesto – gioia di papino tuo. No… sai…, perché spesso do in prestito le matite ai miei compagni e non le rivoglio indietro oppure loro non me le restituiscono, e anche i colori; regalo le figurine e anche qualche pupazzetto, anche se non l’ho doppione!
Bravo, gli viene detto, per ora ti definiscono il più gentile, tra qualche anno ti diranno che sei u’ cchiù ffissa!
Perché papà? E’ presto per spiegartelo, aspetta fiducioso e lo capirai da solo….. (continua)

Mingo - 28 giugno 2007

Calcio Catania

I nuovi deportati della crescita infinita


Questo quotidiano, nel numero di mercoledì, riporta la notizia che in Cina la popolazione cittadina ha superato quella rurale. Sicuramente, ciò che ha determinato l’abbandono delle campagne è stata la massiccia industrializzazione della nazione. Ça va sans dire!
Ma c’è un altro fenomeno, invece molto, ma molto triste che ha contribuito al fenomeno dell’urbanesimo, e cioè la deportazione. Ohibò! La deportazione? Sì, la deportazione per la costruzione di grandi opere in territori agricoli. E di queste grandi opere, la peggiore, la più nefasta (fino ad oggi) è stata la ormai tristemente famosa “diga delle tre gole” sul Fiume Giallo, lo Yangtze. Alta 185 metri, lunga 2,3 chilometri, con 85 miliardi di kilowatt di potenza installata, ed un costo di 25 miliardi di dollari, è la più imponente opera infrastrutturale nella storia dell’umanità.E per creare il gigantesco bacino idrico a monte della diga sono stati cancellati dalla carta geografica 75 cittadine e 1.500 villaggi situati nel corso superiore dello Yangtze. E i loro abitanti, circa un milione e mezzo di persone, sono stati letteralmente deportati, ed in buona parte, appunto, urbanizzati, talvolta anche a migliaia di chilometri di distanza (continua)

Fabio Balocco (Il Fatto Quotidiano - 20 gennaio 2012)

Randazzo 2011

Tutto te rice resta ("Everything says stay")


Mai nisciuno ha dditto niente ‘ngoppa a sto paese

non ci’ ha penzato né lo forastiero né lo cassanese.
Ma stammatina ca stao co la panza a lo sole
nce voglio provà io a ddice ddoe parole (continua)

di P.T. (1984)