«Buongiorno ingegne'. Bella giornata oggi, non è vero?» mi dice Salvatore mentre sto per uscire dal portone. «Non sembra proprio che stiamo a dicembre.»«Veramente bella, Salvato', quasi quasi mi levo pure il cappotto.»«E quello il Signore, come si dice, dove vede la neve, ovverosia il bisogno, spande il sole.»«Be', perlomeno quello.»«A proposito di bisogno ingegnè, adesso parlando parlando mi distraevo. Sapete che ora e'?»«Sono le nove e cinque.»«E allora devo andare a svegliare il baroncino De Filippis. Perche' non mi accompagnate un momento pure voi?»«A svegliare il baroncino De Filippis?»«Sì, ma non a casa sua. Andiamo dietro al palazzo e lo chiamiamo da sotto alla finestra, quello abita al primo piano. Voi dovete sapere che io ricevo dal baroncino De Filippis tremila lire al mese per svegliarlo tutte le mattine alle nove precise ad eccezione della domenica.»«Ma non capisco, non sarebbe più semplice per lui usare una sveglia?»«E no, ingegnere! La sveglia non sarebbe assolutamente adatta allo scopo.»«E perche'?»«E perche' adesso ve lo spiego» risponde Salvatore avviandosi verso il cortile del palazzo. «Voi dovete sapere che il baroncino studia all’Universita'. Sissignore fa Legge vuole che qualcuno lo chiami ogni mattina alle nove perché lui si deve mettere a studiare se no non si laurea.»«Ma io penso che uno alle nove potrebbe pure svegliarsi naturalmente da solo. Avesse detto le sei lo avrei potuto pure capire.»«Sì, avete ragione, pero' il baroncino e' purtroppo, come dire, un poco scafatiello (intraprendente), non so se avete capito: gli piacciono le donne» dice sorridendo con malizia Salvatore. «E cosi' va a finire che la notte si ritira alle due e qualche volta pure alle tre; e già perche' lui va a ballare alla Mela: e' veziuso (vizioso)!» «Parlando parlando siamo intanto giunti sotto la finestra dove evidentemente dorme il nostro viveur. A questo punto Salvatore, con voce bassissima, quasi un sussurro, finge di gridare:«Baroncino... Baroncino De Filippis... sono le nove... Avvocato... svegliatevi... Sono le nove.»«Ma Salvato', se non gridate un poco più forte quello non vi puo' sentire!»«E' logico ingegne' che non mi puo' sentire. Ma se io grido, il baroncino si sveglia veramente e poi se la prende con me.»«Ma allora che siete venuto a fare sotto la finestra?»«Ingegne', voi non avete capito proprio niente!» spiega pazientemente Salvatore. «Io, come vi ho detto prima, ricevo tremila lire al mese per venire tutte le mattine alle nove precise sotto alla finestra del baroncino e per fare un tentativo di sveglia, faccio il mio dovere e me ne vado. Il baroncino da parte sua, dando l’ordine di venirlo a svegliare ogni mattina alle nove, ha pure lui dimostrato, come dire, una certa buona volontà e si è messo a posto con la coscienza. Voi avete fatto da testimone. Insomma diciamo così che stiamo tutti a posto.»
Luciano De Crescenzo (Cosi' parlo' Bellavista - ed. Mondadori 1977)
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