giovedì 28 maggio 2009

QUELL’EDITORE LIBERALE CHE VOLEVA PRENDERE MONTANELLI A CALCI

“Adesso basta. A questi gli taglio i fondi... Vado al Giornale e batto i pugni sul tavolo. E se Indro fa le bizze. lo prendo a calci in culo”. E davvero un peccato che il nostro immenso Montanelli se ne sia andato prima di sentire, al processo contro Dell’Utri di Palermo, la registrazione delle telefonate intercettate il 27 agosto 1983 nelle quali Berlusconi parlava di lui. Si sarebbe fatto una risata. Per carità, le conversazioni non contengono una parola che sembri avere un rilievo giudiziario. Di più: recuperarle da un altro fascicolo processuale e farle sentire in aula è stata forse da parte dei giudici, provocati dall’insistenza con cui i difensori martellavano sull’assoluta «impermeabilità» dei giornali e delle tivù berlusconiane alle interferenze d’un editore profondamente liberale, una rasoiata. L’immagine che ne esce dell’ex Sua Emittenza destinata a diventare premier, però, è dispettosamente indimenticabile (continua)

SETTE - n. 15 - 10 aprile 2003

Nessun commento: