In un articolo pubblicato sul
Corriere il 17 agosto (
“Il vero disavanzo delle democrazie”) il settantenne Ernesto Galli della Loggia, docente di Storia contemporanea all’Università Vita-Salute del San Raffaele (curiosa parabola per uno che era partito comunista e si è scoperto, al momento opportuno, liberale e forse anche pio), storico che non ha mai scritto un libro di storia, risvegliandosi da un letargo durato quasi mezzo secolo, da quando era un giovane e promettente collaboratore dell’Einaudi, scopre che il deficit dei
sistemi democratici sta nella loro
mancanza di valori o, per usare il suo linguaggio contorto, nella loro “unidimensionalità economicista”. Geniale (
continua)
Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 20 agosto 2011)