martedì 14 ottobre 2014

Prospettiva palermitana


PALERMO, 12 MAGGIO 2007. VIGILIA DELLE ELEZIONI PER IL SINDACO.

 
 Si vota per il sindaco di Palermo. Il candidato del centrosinistra è di nuovo Leoluca Orlando, questa volta con l'Italia dei valori di Antonio Di Pietro. Il candidato del centrodestra è Diego Cammarata, sindaco uscente. Il presidente di seggio della sezione 460 nel quartiere Cruillas, Gaetano Giorgianni, si reca nella sede elettorale di «Azzurri per Palermo» che sostiene Cammarata. Fa presente che ha 45 anni ed è disoccupato. Il consigliere comunale Gaspare Corso gli promette, in caso di vittoria, un posto da ausiliario del traffico. Segue brindisi per suggellare il patto. Poi si organizzano: immetteranno nelle urne 260 schede già votate per Cammarata. Corso le scrive, la cognata le piega.
Giorgianni si reca al seggio alle 5.30, non c'è ancora nessuno, infila le schede nelle urne e le sigilla.
Diego Cammarata vince le elezioni tra accuse di brogli diffusi. Orlando protesta, ma il risultato non cambia.
Gaetano Giorgianni, reo confesso, viene arrestato nell'ottobre del 2008. Non è diventato ausiliario del traffico.

Enrico Deaglio (Patria, 1978-2008 - Fonti, curiosità e spunti di ricerca a cura di Andrea Gentile - ilSaggiatore - 2009)
 

La scalata


Ma Renzi è adatto a governare?

 
È adatto Matteo Renzi al compito che si è preso? "Is he fit to govern?". Mi sembra che si stia avvicinando il tempo di farsi anche su di lui la domanda che ha dannato tanti altri premier italiani, e non solo, in questa crisi che dura da ormai sei anni.
Diamo per scontato la risposta da parte delle artiglierie dei Renzi-fan, diventati oggi così radicali e insultanti da far sembrare i grillini dei perfetti gentiluomini. Intorno all'inquilino di Palazzo Chigi si è formato infatti un dogma di "infallibilità", una narrativa che passa da trionfo a trionfo , una vulgata del genere "durerà venti anni", il mantra "a lui non c'è alternativa" ripetuto da amici e ancor più da nemici. In una sorta di sindrome di Fukuyama, autore de "la fine della storia", presto smentito dalla storia stessa (continua)

Linea bianca


Economia, illegalità, ruolo delle istituzioni e delle conoscenze


Sulle edizioni di ieri de Il Sole 24ore e de Il Corriere della Sera sono apparsi gli articoli di due autori che, pur collocandosi in ambiti del tutto diversi quanto a formazione culturale, esperienze professionali e appartenenza politica, affrontano, uno con argomenti giuridici, l'altro con argomenti etici, lo stesso tema, giungendo a conclusioni segnate dalle medesime preoccupazioni. Il tema è quello dei rapporti tra economia legale e economia illegale e dei rischi, sempre più presenti, di una non esatta demarcazione tra le due zone, preludio all'ampliamento delle aree di sovrapposizione e quindi di assimilazione (continua)
 
Daniele Corsini (A.D. Cabel Holding - Empoli)
 

PA 2244


Renzi, cono d’ombra


Con tutti i problemi che abbiamo non si sentiva proprio il bisogno di un replay di Berlusconi che fa il clown e passeggia per il cortile di Palazzo Chigi leccando un gelato. Anzi, duole dirlo, ma perfino l’ex Cavaliere avrebbe evitato di fare il pagliaccio con il governo nel bel mezzo di una crisi economica ogni giorno più devastante (continua)


Stemmi e blasoni


L’ULTIMO BACIO


Ventun anni dopo le prime rivelazioni del suo ex autista pentito Balduccio Di Maggio ai pm di Palermo, Salvatore Riina conferma – intercettato mentre si confida con il suo compagno di ora d’aria – ciò che chiunque conosce le carte del processo ha sempre saputo: e cioè che nel 1987 il capo di Cosa Nostra incontrò per davvero il sette volte capo del governo Giulio Andreotti, allora ministro degli Esteri, in casa di Ignazio Salvo a Palermo. Lo incontrò, ma non lo baciò (continua)

 

Pescivendolo


La ricetta anti-crisi è trovare il coraggio della decrescita


Secondo l’Istat a luglio i prezzi al consumo sono aumentati solo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ancora più significativi sono i dati del ‘carrello della spesa’: frutta e verdura costano il 10% in meno, sempre rispetto al 2013 e i prodotti per la cura delle persone e della casa registrano un   -0,6%. L’inflazione è sotto l’1%. “Siamo legati agli oggetti, non buttiamo via mai niente” dice il sociologo dei consumi Italo Piccoli e l’economista Fausto  Panunzi aggiunge: “Si è portati a risparmiare quasi compulsivamente, a comprare solo lo stretto necessario” (continua)

 

Prospettiva


DAI RITI CELTICI ALLA MACUMBA: L’EVOLUZIONE DI CALDEROLI

 
Secondo fonti sperabilmente non autorevoli, Roberto Calderoli avrebbe chiesto la revoca della macumba orchestrata ai suoi danni dal padre del ministro italoafricano Cécile Kyenge (clicca qui) , offeso per le dichiarazioni razziste del politico italopadano. Una macumba fortunatamente non è una fatwa. Ma sfortunatamente ha coinciso con una consistente raffica di sciagure ai danni del suo destinatario (continua)

Rosso sangue


Caro Craxi, ti sei venduto anche Nenni.


Caro Craxi, sono socialista da quando ho l'età della ragione. E lo rimango. Perchè quella di sposare libertà e giustizia sociale mi pare ancora l'idea più bella. Ma, insieme a quelli ideali e politici, mi legano al socialismo italiano anche motivi affettivi. Ho cominciato, come forse ricordi, la mia carriera all'"Avanti!", quando era ancora un giornale, nel '71, e benchè vi sia rimasto solo due anni sono stati i più belli, i più sereni, i più intensi della mia vita professionale. Era un bell'ambiente, umano e politico, un pò bohèmien, un pò hippy, quello dell'"Avanti!" di Milano di allora. Il partito era all'opposizione (mi pare che ci fosse il governo Andreotti-Malagodi) e si poteva scrivere quel che si voleva (continua)
 
Massimo Fini (L'Indipendente - 30 aprile 1992 - tratto dal volume "Senz'anima - Italia 1980/2010" - Chiare Lettere - maggio 2010)
 

domenica 12 ottobre 2014

Roma 2014


“Vi presento il grande frocione”

 
C’è modo e modo di attuare il proprio ruolo di insegnante ed ogni allievo, nel tempo, ne conserverà sicuramente la valenza, non solo in relazione ai ricordi ed alle concettualizzazioni di fondo che avrà assimilato ma, soprattutto, in funzione della originalità ed efficacia dei tempi e dei modi prescelti dal docente di turno.
Una mattina il mitico professore Antonio Billeci, iniziando la sua ora di lezione di ragioneria, disegnò alla lavagna un grandissimo rubinetto da cui sgorgavano al posto dell’acqua una serie di conti e sottoconti economici, sotto un grande colapasta che setacciava il tutto (continua)

Essec

Punti luce


Renzi, la solitudine di Eugenio S.


Forse non sbagliamo se, nel leggere l’ultimo Eugenio Scalfari, siamo portati a pensare che ogni tanto si sentirà un po’ solo. Non parliamo, per carità, dei suoi fans che sono ancora legioni, pronti a centellinare le omelie domenicali con religioso fervore. E neppure alludiamo ai colleghi giornalisti che non cessano di tributare al Fondatore il rispetto e la considerazione che merita. Del resto, se non ci fosse stato Scalfari, non ci sarebbe stata Repubblica. Ogni tanto però sorge il dubbio che, se oggi ci fosse ancora la Repubblica di Scalfari, su un punto soprattutto somiglierebbe poco alla Repubblica di Ezio Mauro: il giudizio sul governo di Matteo Renzi (continua)


Edicola votiva


I Diavoli - La finanza raccontata dalla sua scatola nera.


Opera prima di Guido Maria Brera ("chief investiment officer" di una non meglio precisata società di gestione patrimoniale) pubblicata nel maggio 2014 dalla Mondadori.  
Un romanzo incentrato sulle oscure manovre che dominano un mondo della finanza spregiudicato e che, in assenza di normative nazionali ed internazionali che ne delimitino con regole certe l'azione, mostra ed estremizza i rischi di default finanziari finalizzati essenzialmente al mantenimento di egemonie politiche di stati più forti e a speculazioni di occulte lobby finanziarie (continua)

Essec

Porte e portoni


INTERVISTA A ZAGREBELSKY: “CON LE RIFORME LA POLITICA VA AL SERVIZIO DELLA FINANZA”


Sono trascorse due settimane dall’approvazione in prima lettura, a Palazzo Madama, della riforma del Senato. Ma, prima di commentarla, il professor Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale, si è preso il suo tempo. Ciò che ne pensa è noto. A marzo ha firmato l’appello di Libertà e Giustizia, di cui è presidente, contro la “svolta autoritaria” segnata dal Patto del Nazareno per il combinato disposto della riforma costituzionale e di quella elettorale (il cosiddetto Italicum), beccandosi del “gufo”, del “professorone” e del “solone”. In aprile ha guidato la manifestazione di L&G a Modena “Per un’Italia libera e onesta” (continua)

 

Lampioni in sicurezza


Se muore il Sud

 
L'ennesimo libro denuncia del binomio Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, edito da Feltrinelli nel novembre 2013. Questa volta il collaudato duo focalizza aspetti di un'Italia meridionale desolante che apparirebbe sempre più avviata ad un declino irreversibile. Nei vari capitoli vengono enucleati una serie di scandali e gestioni che fanno da base ad una politica attuata da uomini al potere incapaci ed inadatti allo scopo della loro missione. Vengono esposti clientelismi e ruberie inimmaginabili che continuano ad alimentare un tessuto sociale meridionale apparentemente abbandonato a se stesso. Rizzo e Stella ne elencano fattispecie, con ricchezze di particolari che le cronache dei media spesso adombrano, trascurano e non riescono quasi mai a rendere chiare.  
In uno scenario che accomuna tanti complici correi, il duo racconta di utilizzi impropri di fondi comunitari, di distrazioni ed appropriazioni private di finanziamenti pubblici, di artificiose azioni di soggetti senza scrupoli, dell'abbandono al loro destino di una folla di giovani disoccupati e di cassintegrati senza riferimenti e privi di futuro.
L'analisi degli autori parte da lontano per arrivare ai nostri giorni. Va dalle mafie classiche contadine alle nuove forme più raffinate confuse, nascoste e integrate nella borghesia di oggi, racconta inverosimili ladronerie siciliane perpetrare nell'indifferenza della classe politica di turno, collusa e complice nell'alternanza gestionale (continua)
 
Essec
 

Galleria Alberto Sordi


Corsi acchiappa-fantasmi

 
"Ma cosa addestrano: Astronauti?!" sbottò uno degli ispettori europei. Neanche l'addestramento di un astronautica, però, sarebbe costato quanto quello di un apprendista "formato" dal Ciapi di Palermo. Costo del progetto "Consulenza, Orientamento e Apprendistato": 15.191.274 euro. Apprendisti avviati al lavoro: 18. Complimenti: 843.959 euro ad apprendista.
La relazione dei controlli mandati dall'Ufficio antifrode dell'UE a indagare sulle anomalie del Centro interaziendale addestramento professionale integrato di Palermo fa accapponare la pelle. Perchè è li che vedi come, mentre a Roma a causa della crisi venivano avviati i tagli dell'84,8% ai fondi per il rischio idrogeologico o del 91% al Fondo nazionale per le politiche sociali, in Sicilia continuavano a mungere la Grande Vacca della "formazione" (continua)

Gian Antonio Stella - Sergio Rizzo (tratto da "Se muore il Sud" - 2013 - Feltrinelli)

"Luci, bandiere e ..... telecamere"


In questa guerra degli orrori io scelgo quelli dell'Isis


Ma è mai possibile che in Italia appena uno pone una questione un po’ seria, anche se scomoda, debba essere sommerso dal coro di indignazione bipartisan come sta capitando al deputato Cinquestelle Alessandro Di Battista (‘abominevole’, ‘pericoloso’, ‘ignorante’, ‘nemico interno’ fino al ‘minchione’ appioppatogli da Francesco Merlo)? Eppure Di Battista affronta un nodo cruciale per capire la nascita, la crescita e l’affermarsi del radicalismo islamico: di fronte a un nemico invisibile o irraggiungibile, perché ti bombarda con robot teleguidati da migliaia di chilometri di distanza o con caccia che, senza una contraerea, non possono essere colpiti, che cosa resta a una resistenza? O subire passivamente o darsi al terrorismo (continua)
 
 

Simboli e madonne


ALLA FIERA DELL’EST


La politica dell’Occidente in Medio Oriente ricorda sempre più la filastrocca di Branduardi Alla fiera dell’Est. E venne l’acqua che spense il fuoco che bruciò il bastone che picchiò il cane che morse il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò. Ieri con la frettolosa, quasi furtiva decisione delle commissioni Esteri e Difesa di allinearsi – senza il voto del Parlamento – agli Stati Uniti inviando armi ai peshmerga curdi contro i jihadisti sunniti dell’Isis, si aggiunge un’altra strofa al macabro calembour (continua)


Linea benessere


Gli sdraiati

 
Michele Serra in questo libro, edito nel novembre 2013 nella collana narratori dalla Feltrinelli, affronta con la sua consueta originalità e fantasia le problematiche relazionali che, da quando è nato il mondo, contrappongono le diverse generazioni.
In particolare Serra crea una amena dissertazione unilaterale che lo porta ad avventurarsi nell'universo del figlio adolescente, accompagnandosi e in ciò rivisitando esperienze forse vissute nella sua esistenza "sessantottina" (continua)

Essec
 

"Cupole e campanili"


ISIS: Che fare?

 
"Dagli anni '20 ai '60 
A Sèvres, nel 1921, Francia e Gran Bretagna si spartirono i possedimenti mediorientali dell'ormai decaduto Impero Ottomano.
Alla Francia andarono Libano e Siria, alla GB la Palestina, la Transgiordania e l'odierno Iraq. I confini vennero segnati utilizzando matite, righelli e, probabilmente, sotto l'influsso di qualche coppa di champagne (continua)

Alessadro Di Battista
 
"Alessandro Di Battista è stato coperto di insulti per il suo post a proposito dell’Isis: l’accusa corrente è quella di “sdoganare terrorismo ed Isis” aprendo la strada ad un riconoscimento del “Califfato”.
Avendo letto due volte il pezzo di Di Battista mi sono reso conto che ci sono molte forzature in queste reazioni basate spesso su estrapolazioni di frasi dal loro contesto. A proposito del terrorismo, Di Battista dice chiaramente che non lo “giustifica“ e manifesta apertamente la propria preferenza per le forme di lotta non violente. Si limita a dire che si può “capire” chi (continua)
 
 
 

Salita dei Borgia


Mario Dondero: "Io e la Leica sopravvissuti nell'era selfie" - Il fotoreporter senza archivio e senza digitale "Se l'obiettivo è rivolto sempre verso se stessi, non si vede nulla"


Se nel mondo della cultura, nelle sue diverse declinazioni, per indicare il talento valgono ormai soltanto il successo e il denaro, per fortuna esistono ancora delle figure che sfuggono a questo doppio diktat. E si muovono come cantava De André "in direzione ostinata e contraria", coltivando le proprie passioni in assoluta libertà. Mario Dondero, classe 1928, leggendaria figura di fotoreporter, rientra a pieno titolo in questa categoria. Come giudicare altrimenti un signore che in piena epoca digitale se ne va ancora orgogliosamente in giro con la sua vecchia Leica al collo? E ancora. Nella costruzione di una carriera si sta sempre più attenti ad accumulare passo dopo passo i mattoncini del proprio edificio artistico (continua)

Franco Marcoaldi (La Repubblica - 9 agosto 2014

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Passa il nuovo Senato ma la maggioranza non ha più i numeri

 
Gli altri avevano abbandonato l'Aula. Senza i 36 senatori azzurri (e i 4 di Gal) la coalizione che sostiene il governo di Matteo Renzi si sarebbe fermata a 143 unità, insufficienti per far passare alcunché a Palazzo Madama che, per adesso, è ancora composto di 321 parlamentari e quindi la maggioranza assoluta richiede 161 voti. La fotografia, però, restituisce un quadro politico molto confuso. 
Ogni partito si è, infatti, sfaldato dinanzi alla trasformazione del Senato in camera delle autonomie con rappresentanti di secondo livello scelti dai consigli regionali (continua)

Gian Maria De Fracesco (Il Giornale - 9 agosto 2014)