domenica 6 luglio 2014

Hiandra, Adriel, i bambini di Manaus: "Ma dopo la partita ci porti da Balotelli?"


MANAUS - Hiandra non ha dormito stanotte. Alle quattro del mattino era ancora sveglia, alle sei già pronta con la sua medaglia più bella al collo, il vestito rosa a fiori, le infradito prestate dalla vicina perché le sue, un po' rotte, ha detto non le metto, con queste non sono elegante, vado scalza. Hiandra Cecilia ha sette anni. Vive a Nova Cidade, il quartiere a Nord di Manaus dove le strade sono di terra e non hanno nome. Laggiù, si dice indicando con la mano: dopo l'albero. La madre le ha spiegato: scalza allo stadio non ti fanno entrare, metti quelle di Jakeline.
Il biglietto coi colori del pappagallo Fifa lo ha tenuto sotto il cuscino, in quelle due ore di dormiveglia. "Lo metto qui, se no Weslem me lo ruba". Weslem, 13 anni, è suo fratello: gioca all'ala, dice subito. Lei a calcio no (continua)

Concita De Gregorio (La Repubblica - 15 giugno 2014)
 

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