lunedì 27 gennaio 2014

PASTICCIO DOROTEO


Come i peggiori azzeccagarbugli della Prima Repubblica, hanno provato a sopire la vicenda Cancellieri con un pasticcio doroteo. Un compromesso al ribasso che, a dispetto delle apparenze, ammacca ulteriormente la credibilità della politica e intacca irrimediabilmente la stabilità del governo. Ma com’era ovvio anche questo tentativo fallisce. Tre minuti dopo il voto della Camera, dalla Procura di Milano arrivano i verbali imbarazzanti di un interrogatorio di Salvatore Ligresti. E così, proprio nel giorno in cui si doveva chiudere, il caso riesplode in tutta la sua gravità. E la cortina fumogena, generosamente profusa dai palazzi romani, non può più nasconderlo (continua)

 

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