lunedì 3 novembre 2014

Il vecchio e il nuovo


"Ispettori" e "sbirri"


C’è modo e modo di approcciare, condurre e definire un accertamento ispettivo ed ogni scelta conduce a un risultato diverso.
Intanto, occorre mantenere distinti ruoli e obiettivi.
Chi è chiamato a svolgere un accertamento ispettivo deve agire sempre con assoluta onestà intellettuale e assumere ogni volta un approccio neutrale con l’ambiente da sottoporre a verifica (continua)

Essec
 

Faccia di ....


"Keep Calm and state zitti" - «L’AMACA» DEL 6 SETTEMBRE 2014


Il combinato disposto Twitter/quarantenne renziano è devastante. Nel senso che la forzata sentenziosità di Twitter esalta la spocchia di una nuova classe dirigente che sta mettendo a dura prova la simpatia con la quale è stata accolta. “Dovete stare zitti perché noi abbiamo vinto e voi avete sempre perso” (continua)


Geometrie


Scuola, a Brindisi i testi li scrivono i docenti (in formato digitale). Addio al caro libri


Il caro libri? Il 1° settembre si è festeggiato l’ingresso della duecentesima scuola italiana nel club di quelle in cui è ormai un vecchio e sgradito ricordo. Il merito è dell’intuizione avuta dal preside dell’Itis Majorana di Brindisi, Salvatore Giuliano. Dall’anno scolastico 2009/10 l’istituto tecnico e scientifico-tecnologico pugliese ha detto addio ai libri di testo, sostituendoli con materiale didattico redatto dai docenti (continua)
 
Twitter: @AndreaTundo1 (Il Fatto Quotidiano - 7 settembre 2014)
 

La Santuzza


Perché è giusto salvare "il soldato Allam" anche se non lo amo


Magdi Cristiano Allam è sotto processo davanti al Consiglio disciplinare dell'Ordine dei giornalisti su ricorso dell'avvocato Luca Bauccio in rappresentanza di un'associazione legata all'Unicoi (Unione delle comunità islamiche d'Italia). L'accusa è quella di 'islamofobia', per quanto Allam ha scritto e scrive. L'avvocato Bauccio si fa forte di un precedente, quando il Consiglio di disciplina dell'Odg, su pressioni della comunità ebraica, sanzionò, con due mesi di sospensione, il direttore di un giornale lombardo che pubblicava scritti ritenuti antisemiti (continua)


Meritato riposo


CALDARROSTE NUOVE A PALAZZO CHIGI


La sfida dei Mille giorni di Matteo Renzi fa discutere l’opinione pubblica e divide il mondo politico. Mille giorni calcolati a partire da quando? Dal momento dell’annuncio o dal giorno dell’insediamento del governo? Vanno messi nel computo anche i giorni festivi? E gli eventuali e inevitabili giorni di malattia di ministri e sottosegretari? I permessi per gravidanza e allattamento? È stato tenuto in considerazione, da Palazzo Chigi, che il 2016 sarà anno bisestile? (continua)
 
 

Writers


IL BALLO DEL BLABLA: Governo Renzi, gli annunci dalla A alla Z I "faccio subito" diventano "tra un attimo"


Sguazzare nel magico mondo di Matteo Renzi è impresa faticosa e noiosa, ma istruttiva. Catalogare annunci, promesse, impegni, imperativi, scadenze, ultimatum, slogan, parole d’ordine, slide, tweet, hashtag, post, persino sms è un modo come un altro per studiare l’Italia e gli italiani del 2014. Dopo le mille balle blu berlusconiane, siamo tutti in una comunità di recupero per disintossicarci con terapia omeopatica e graduale: drogati da quattro lustri di patacche e bufale, rischiamo la crisi se ce le tolgono di colpo. Renzi è il metadone (continua)


martedì 14 ottobre 2014

Prospettiva palermitana


PALERMO, 12 MAGGIO 2007. VIGILIA DELLE ELEZIONI PER IL SINDACO.

 
 Si vota per il sindaco di Palermo. Il candidato del centrosinistra è di nuovo Leoluca Orlando, questa volta con l'Italia dei valori di Antonio Di Pietro. Il candidato del centrodestra è Diego Cammarata, sindaco uscente. Il presidente di seggio della sezione 460 nel quartiere Cruillas, Gaetano Giorgianni, si reca nella sede elettorale di «Azzurri per Palermo» che sostiene Cammarata. Fa presente che ha 45 anni ed è disoccupato. Il consigliere comunale Gaspare Corso gli promette, in caso di vittoria, un posto da ausiliario del traffico. Segue brindisi per suggellare il patto. Poi si organizzano: immetteranno nelle urne 260 schede già votate per Cammarata. Corso le scrive, la cognata le piega.
Giorgianni si reca al seggio alle 5.30, non c'è ancora nessuno, infila le schede nelle urne e le sigilla.
Diego Cammarata vince le elezioni tra accuse di brogli diffusi. Orlando protesta, ma il risultato non cambia.
Gaetano Giorgianni, reo confesso, viene arrestato nell'ottobre del 2008. Non è diventato ausiliario del traffico.

Enrico Deaglio (Patria, 1978-2008 - Fonti, curiosità e spunti di ricerca a cura di Andrea Gentile - ilSaggiatore - 2009)
 

La scalata


Ma Renzi è adatto a governare?

 
È adatto Matteo Renzi al compito che si è preso? "Is he fit to govern?". Mi sembra che si stia avvicinando il tempo di farsi anche su di lui la domanda che ha dannato tanti altri premier italiani, e non solo, in questa crisi che dura da ormai sei anni.
Diamo per scontato la risposta da parte delle artiglierie dei Renzi-fan, diventati oggi così radicali e insultanti da far sembrare i grillini dei perfetti gentiluomini. Intorno all'inquilino di Palazzo Chigi si è formato infatti un dogma di "infallibilità", una narrativa che passa da trionfo a trionfo , una vulgata del genere "durerà venti anni", il mantra "a lui non c'è alternativa" ripetuto da amici e ancor più da nemici. In una sorta di sindrome di Fukuyama, autore de "la fine della storia", presto smentito dalla storia stessa (continua)

Linea bianca


Economia, illegalità, ruolo delle istituzioni e delle conoscenze


Sulle edizioni di ieri de Il Sole 24ore e de Il Corriere della Sera sono apparsi gli articoli di due autori che, pur collocandosi in ambiti del tutto diversi quanto a formazione culturale, esperienze professionali e appartenenza politica, affrontano, uno con argomenti giuridici, l'altro con argomenti etici, lo stesso tema, giungendo a conclusioni segnate dalle medesime preoccupazioni. Il tema è quello dei rapporti tra economia legale e economia illegale e dei rischi, sempre più presenti, di una non esatta demarcazione tra le due zone, preludio all'ampliamento delle aree di sovrapposizione e quindi di assimilazione (continua)
 
Daniele Corsini (A.D. Cabel Holding - Empoli)
 

PA 2244


Renzi, cono d’ombra


Con tutti i problemi che abbiamo non si sentiva proprio il bisogno di un replay di Berlusconi che fa il clown e passeggia per il cortile di Palazzo Chigi leccando un gelato. Anzi, duole dirlo, ma perfino l’ex Cavaliere avrebbe evitato di fare il pagliaccio con il governo nel bel mezzo di una crisi economica ogni giorno più devastante (continua)


Stemmi e blasoni


L’ULTIMO BACIO


Ventun anni dopo le prime rivelazioni del suo ex autista pentito Balduccio Di Maggio ai pm di Palermo, Salvatore Riina conferma – intercettato mentre si confida con il suo compagno di ora d’aria – ciò che chiunque conosce le carte del processo ha sempre saputo: e cioè che nel 1987 il capo di Cosa Nostra incontrò per davvero il sette volte capo del governo Giulio Andreotti, allora ministro degli Esteri, in casa di Ignazio Salvo a Palermo. Lo incontrò, ma non lo baciò (continua)

 

Pescivendolo


La ricetta anti-crisi è trovare il coraggio della decrescita


Secondo l’Istat a luglio i prezzi al consumo sono aumentati solo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ancora più significativi sono i dati del ‘carrello della spesa’: frutta e verdura costano il 10% in meno, sempre rispetto al 2013 e i prodotti per la cura delle persone e della casa registrano un   -0,6%. L’inflazione è sotto l’1%. “Siamo legati agli oggetti, non buttiamo via mai niente” dice il sociologo dei consumi Italo Piccoli e l’economista Fausto  Panunzi aggiunge: “Si è portati a risparmiare quasi compulsivamente, a comprare solo lo stretto necessario” (continua)

 

Prospettiva


DAI RITI CELTICI ALLA MACUMBA: L’EVOLUZIONE DI CALDEROLI

 
Secondo fonti sperabilmente non autorevoli, Roberto Calderoli avrebbe chiesto la revoca della macumba orchestrata ai suoi danni dal padre del ministro italoafricano Cécile Kyenge (clicca qui) , offeso per le dichiarazioni razziste del politico italopadano. Una macumba fortunatamente non è una fatwa. Ma sfortunatamente ha coinciso con una consistente raffica di sciagure ai danni del suo destinatario (continua)

Rosso sangue


Caro Craxi, ti sei venduto anche Nenni.


Caro Craxi, sono socialista da quando ho l'età della ragione. E lo rimango. Perchè quella di sposare libertà e giustizia sociale mi pare ancora l'idea più bella. Ma, insieme a quelli ideali e politici, mi legano al socialismo italiano anche motivi affettivi. Ho cominciato, come forse ricordi, la mia carriera all'"Avanti!", quando era ancora un giornale, nel '71, e benchè vi sia rimasto solo due anni sono stati i più belli, i più sereni, i più intensi della mia vita professionale. Era un bell'ambiente, umano e politico, un pò bohèmien, un pò hippy, quello dell'"Avanti!" di Milano di allora. Il partito era all'opposizione (mi pare che ci fosse il governo Andreotti-Malagodi) e si poteva scrivere quel che si voleva (continua)
 
Massimo Fini (L'Indipendente - 30 aprile 1992 - tratto dal volume "Senz'anima - Italia 1980/2010" - Chiare Lettere - maggio 2010)
 

domenica 12 ottobre 2014

Roma 2014


“Vi presento il grande frocione”

 
C’è modo e modo di attuare il proprio ruolo di insegnante ed ogni allievo, nel tempo, ne conserverà sicuramente la valenza, non solo in relazione ai ricordi ed alle concettualizzazioni di fondo che avrà assimilato ma, soprattutto, in funzione della originalità ed efficacia dei tempi e dei modi prescelti dal docente di turno.
Una mattina il mitico professore Antonio Billeci, iniziando la sua ora di lezione di ragioneria, disegnò alla lavagna un grandissimo rubinetto da cui sgorgavano al posto dell’acqua una serie di conti e sottoconti economici, sotto un grande colapasta che setacciava il tutto (continua)

Essec

Punti luce


Renzi, la solitudine di Eugenio S.


Forse non sbagliamo se, nel leggere l’ultimo Eugenio Scalfari, siamo portati a pensare che ogni tanto si sentirà un po’ solo. Non parliamo, per carità, dei suoi fans che sono ancora legioni, pronti a centellinare le omelie domenicali con religioso fervore. E neppure alludiamo ai colleghi giornalisti che non cessano di tributare al Fondatore il rispetto e la considerazione che merita. Del resto, se non ci fosse stato Scalfari, non ci sarebbe stata Repubblica. Ogni tanto però sorge il dubbio che, se oggi ci fosse ancora la Repubblica di Scalfari, su un punto soprattutto somiglierebbe poco alla Repubblica di Ezio Mauro: il giudizio sul governo di Matteo Renzi (continua)


Edicola votiva


I Diavoli - La finanza raccontata dalla sua scatola nera.


Opera prima di Guido Maria Brera ("chief investiment officer" di una non meglio precisata società di gestione patrimoniale) pubblicata nel maggio 2014 dalla Mondadori.  
Un romanzo incentrato sulle oscure manovre che dominano un mondo della finanza spregiudicato e che, in assenza di normative nazionali ed internazionali che ne delimitino con regole certe l'azione, mostra ed estremizza i rischi di default finanziari finalizzati essenzialmente al mantenimento di egemonie politiche di stati più forti e a speculazioni di occulte lobby finanziarie (continua)

Essec

Porte e portoni


INTERVISTA A ZAGREBELSKY: “CON LE RIFORME LA POLITICA VA AL SERVIZIO DELLA FINANZA”


Sono trascorse due settimane dall’approvazione in prima lettura, a Palazzo Madama, della riforma del Senato. Ma, prima di commentarla, il professor Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale, si è preso il suo tempo. Ciò che ne pensa è noto. A marzo ha firmato l’appello di Libertà e Giustizia, di cui è presidente, contro la “svolta autoritaria” segnata dal Patto del Nazareno per il combinato disposto della riforma costituzionale e di quella elettorale (il cosiddetto Italicum), beccandosi del “gufo”, del “professorone” e del “solone”. In aprile ha guidato la manifestazione di L&G a Modena “Per un’Italia libera e onesta” (continua)

 

Lampioni in sicurezza


Se muore il Sud

 
L'ennesimo libro denuncia del binomio Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, edito da Feltrinelli nel novembre 2013. Questa volta il collaudato duo focalizza aspetti di un'Italia meridionale desolante che apparirebbe sempre più avviata ad un declino irreversibile. Nei vari capitoli vengono enucleati una serie di scandali e gestioni che fanno da base ad una politica attuata da uomini al potere incapaci ed inadatti allo scopo della loro missione. Vengono esposti clientelismi e ruberie inimmaginabili che continuano ad alimentare un tessuto sociale meridionale apparentemente abbandonato a se stesso. Rizzo e Stella ne elencano fattispecie, con ricchezze di particolari che le cronache dei media spesso adombrano, trascurano e non riescono quasi mai a rendere chiare.  
In uno scenario che accomuna tanti complici correi, il duo racconta di utilizzi impropri di fondi comunitari, di distrazioni ed appropriazioni private di finanziamenti pubblici, di artificiose azioni di soggetti senza scrupoli, dell'abbandono al loro destino di una folla di giovani disoccupati e di cassintegrati senza riferimenti e privi di futuro.
L'analisi degli autori parte da lontano per arrivare ai nostri giorni. Va dalle mafie classiche contadine alle nuove forme più raffinate confuse, nascoste e integrate nella borghesia di oggi, racconta inverosimili ladronerie siciliane perpetrare nell'indifferenza della classe politica di turno, collusa e complice nell'alternanza gestionale (continua)
 
Essec
 

Galleria Alberto Sordi


Corsi acchiappa-fantasmi

 
"Ma cosa addestrano: Astronauti?!" sbottò uno degli ispettori europei. Neanche l'addestramento di un astronautica, però, sarebbe costato quanto quello di un apprendista "formato" dal Ciapi di Palermo. Costo del progetto "Consulenza, Orientamento e Apprendistato": 15.191.274 euro. Apprendisti avviati al lavoro: 18. Complimenti: 843.959 euro ad apprendista.
La relazione dei controlli mandati dall'Ufficio antifrode dell'UE a indagare sulle anomalie del Centro interaziendale addestramento professionale integrato di Palermo fa accapponare la pelle. Perchè è li che vedi come, mentre a Roma a causa della crisi venivano avviati i tagli dell'84,8% ai fondi per il rischio idrogeologico o del 91% al Fondo nazionale per le politiche sociali, in Sicilia continuavano a mungere la Grande Vacca della "formazione" (continua)

Gian Antonio Stella - Sergio Rizzo (tratto da "Se muore il Sud" - 2013 - Feltrinelli)

"Luci, bandiere e ..... telecamere"


In questa guerra degli orrori io scelgo quelli dell'Isis


Ma è mai possibile che in Italia appena uno pone una questione un po’ seria, anche se scomoda, debba essere sommerso dal coro di indignazione bipartisan come sta capitando al deputato Cinquestelle Alessandro Di Battista (‘abominevole’, ‘pericoloso’, ‘ignorante’, ‘nemico interno’ fino al ‘minchione’ appioppatogli da Francesco Merlo)? Eppure Di Battista affronta un nodo cruciale per capire la nascita, la crescita e l’affermarsi del radicalismo islamico: di fronte a un nemico invisibile o irraggiungibile, perché ti bombarda con robot teleguidati da migliaia di chilometri di distanza o con caccia che, senza una contraerea, non possono essere colpiti, che cosa resta a una resistenza? O subire passivamente o darsi al terrorismo (continua)
 
 

Simboli e madonne


ALLA FIERA DELL’EST


La politica dell’Occidente in Medio Oriente ricorda sempre più la filastrocca di Branduardi Alla fiera dell’Est. E venne l’acqua che spense il fuoco che bruciò il bastone che picchiò il cane che morse il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò. Ieri con la frettolosa, quasi furtiva decisione delle commissioni Esteri e Difesa di allinearsi – senza il voto del Parlamento – agli Stati Uniti inviando armi ai peshmerga curdi contro i jihadisti sunniti dell’Isis, si aggiunge un’altra strofa al macabro calembour (continua)


Linea benessere


Gli sdraiati

 
Michele Serra in questo libro, edito nel novembre 2013 nella collana narratori dalla Feltrinelli, affronta con la sua consueta originalità e fantasia le problematiche relazionali che, da quando è nato il mondo, contrappongono le diverse generazioni.
In particolare Serra crea una amena dissertazione unilaterale che lo porta ad avventurarsi nell'universo del figlio adolescente, accompagnandosi e in ciò rivisitando esperienze forse vissute nella sua esistenza "sessantottina" (continua)

Essec
 

"Cupole e campanili"


ISIS: Che fare?

 
"Dagli anni '20 ai '60 
A Sèvres, nel 1921, Francia e Gran Bretagna si spartirono i possedimenti mediorientali dell'ormai decaduto Impero Ottomano.
Alla Francia andarono Libano e Siria, alla GB la Palestina, la Transgiordania e l'odierno Iraq. I confini vennero segnati utilizzando matite, righelli e, probabilmente, sotto l'influsso di qualche coppa di champagne (continua)

Alessadro Di Battista
 
"Alessandro Di Battista è stato coperto di insulti per il suo post a proposito dell’Isis: l’accusa corrente è quella di “sdoganare terrorismo ed Isis” aprendo la strada ad un riconoscimento del “Califfato”.
Avendo letto due volte il pezzo di Di Battista mi sono reso conto che ci sono molte forzature in queste reazioni basate spesso su estrapolazioni di frasi dal loro contesto. A proposito del terrorismo, Di Battista dice chiaramente che non lo “giustifica“ e manifesta apertamente la propria preferenza per le forme di lotta non violente. Si limita a dire che si può “capire” chi (continua)
 
 
 

Salita dei Borgia


Mario Dondero: "Io e la Leica sopravvissuti nell'era selfie" - Il fotoreporter senza archivio e senza digitale "Se l'obiettivo è rivolto sempre verso se stessi, non si vede nulla"


Se nel mondo della cultura, nelle sue diverse declinazioni, per indicare il talento valgono ormai soltanto il successo e il denaro, per fortuna esistono ancora delle figure che sfuggono a questo doppio diktat. E si muovono come cantava De André "in direzione ostinata e contraria", coltivando le proprie passioni in assoluta libertà. Mario Dondero, classe 1928, leggendaria figura di fotoreporter, rientra a pieno titolo in questa categoria. Come giudicare altrimenti un signore che in piena epoca digitale se ne va ancora orgogliosamente in giro con la sua vecchia Leica al collo? E ancora. Nella costruzione di una carriera si sta sempre più attenti ad accumulare passo dopo passo i mattoncini del proprio edificio artistico (continua)

Franco Marcoaldi (La Repubblica - 9 agosto 2014

87


Passa il nuovo Senato ma la maggioranza non ha più i numeri

 
Gli altri avevano abbandonato l'Aula. Senza i 36 senatori azzurri (e i 4 di Gal) la coalizione che sostiene il governo di Matteo Renzi si sarebbe fermata a 143 unità, insufficienti per far passare alcunché a Palazzo Madama che, per adesso, è ancora composto di 321 parlamentari e quindi la maggioranza assoluta richiede 161 voti. La fotografia, però, restituisce un quadro politico molto confuso. 
Ogni partito si è, infatti, sfaldato dinanzi alla trasformazione del Senato in camera delle autonomie con rappresentanti di secondo livello scelti dai consigli regionali (continua)

Gian Maria De Fracesco (Il Giornale - 9 agosto 2014)

domenica 7 settembre 2014

Arte moderna (Verona)


Le dichiarazioni “luride” di Luigi Zanda


E’ uno spettacolo sconcio quello che va in scena al Senato, dove, in nome di una riforma che rappresenta l’ultimo dei problemi del Paese, di certo c’è che i "100" che sopravviveranno, grazie alla nomina di segreterie dei partiti oggi ridotte a ristretta ciurma di compari usurpatori di democrazia, godranno di un’immunità blindata da sbattere in faccia a quei pochi magistrati che ancora avessero intenzione di indagare (continua)

 Saverio Lodato (Antimafia.com - 6 agosto 2014

Chiusura ferrea


Renzi e il patto del Nazareno: caro Pd, l’allucinazione sei tu?

 
Caro Partito Democratico, i tuoi elettori hanno passato gli anni berlusconiani nella convinzione che tu e i tuoi predecessori faceste opposizione, che ci fosse una differenza ideale (e morale) tra te e il centrodestra, che se le cose non riuscivi a farle era solo perché non avevi i numeri, ma una volta al governo…
Ora però non hai più alibi. Anzi, la cosa più grave (e triste) è che le tue scelte e vicende attuali riscrivano parte della tua storia, ridefiniscano quelli cui abbiamo assistito in passato appunto come “alibi” (continua)
 
 Luisella Costamagna (Il Fatto Quotidiano - 29 luglio 2014
 


Ristorante Al Biondo


Riforme: un Parlamento illegittimo non può cambiare la Costituzione


Accolgo l’invito del dottor M. Travaglio a suggerire come procedere per sventare il rischio rappresentato dalle attuali, reazionarie proposte di riforme costituzionali e della legge elettorale. Penso che il problema fondamentale, al di là del merito delle proposte, è che le istituzioni che le stanno proponendo sono illegittime e che di questo non si tiene il giusto conto. Infatti, a gennaio 2014 la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge elettorale con la quale sono stati eletti l’attuale Parlamento, le più alte cariche dello Stato ed è stata data la fiducia al governo. Per brevità taccio sulle modalità fortemente “atipiche” con cui l’attuale capo del governo si è appropriato della carica (continua)

 di Gabriella Bianchini (Utente sostenitore - Il Fatto Quotidiano - 23 luglio 2014)

Arredo Combinato


6 punti: Renzie, gasteropode rispondi - #gasteropoderispondi


Sin dall'inizio degli incontri con il Pd, era stata annunciata una consultazione on line che avrebbe approvato o respinto un eventuale accordo finale. Pertanto, avremmo voluto sottoporre a questa consultazione un testo preciso che, al contrario, manca. Nell'incontro di giovedì 17 noi ci saremmo attesi che, con la stessa chiarezza e disponibilità con la quale avevamo accettato le esigenze del Pd in tema di governabilità, il Pd avesse manifestato analoga apertura sui temi delle preferenze, delle clausole di sbarramento e del premio di lista e non di coalizione, oltre che in tema di "Parlamento pulito". Al contrario, il Pd ha "incassato" l'apertura del M5s senza dare alcuna risposta chiara ma buttando avanti generiche disponibilità a discutere e subordinando, comunque, l'accordo alla disponibilità "degli altri" (continua)



 

Vista dall'alto


"Non si può fingere di commemorare Paolo Borsellino quando nei fatti si sta tradendo il suo pensiero"


"Prendere oggi la parola, in questo luogo e nella stessa ora della strage di ventidue anni fa, è per me un grande onore ed una grande responsabilità alla quale non ho voluto sottrarmi con la precisa consapevolezza che le commemorazioni di oggi avranno un senso solo se sostenute dall’impegno, dalla passione civile, dal coraggio che dobbiamo dimostrare da domani.
Non ho voluto sottrarmi alla profonda emozione che vivo in questo momento perché innanzitutto sento il bisogno di ringraziare, da cittadino, quei cittadini che, come tanti di voi, continuano a dare quotidiana testimonianza di essere innamorati della Giustizia, della Democrazia, della Costituzione, del nostro Paese. Per questo, riconoscendo in Paolo Borsellino l’incarnazione di quei sentimenti di amore e libertà, cercano di conservarne e tramandarne la memoria. Per questo si pongono a scudo di quei sacrosanti valori contro i tanti che anche oggi, anche nelle Istituzioni e nella Politica, continuano a calpestarli ed offenderli con l’arroganza dei prepotenti e degli impuniti (continua)

Nino Di Matteo




Prospettiva ed ombre


“Ammazziamo il gattopardo” di Alan Friedman, edito d Rizzoli nel febbraio 2014

 
Per come è stato pubblicizzato, in “Ammazziamo di gattopardo” forse ci si immagina di trovare solo una serie di retroscena collegati alla caduta dell’ultimo governo Berlusconi.
In verità Alan Friedman, racconta si del suo scoop riguardante le consultazioni “borderline”, avviate da Giorgio Napolitano per un eventuale incarico a Mario Monti alla Presidenza del Consiglio, nonché del contestuale bizzarro mandato affidato a Corrado Passera per l’approntamento di un programma di governo, ma sviluppa anche un’ampia analisi economico-politica e propone una sua ricetta per portare a soluzione la profonda crisi economica che attanaglia da troppo tempo il nostro paese (continua)

Essec
 

Profilo arboreo


SANTA BRIGITTA DAI TRE CALCAGNI


Dopo i fatti di Oppido Mamertina è in atto il censimento delle processioni e delle feste patronali italiane. Vescovadi e parrocchie sono tenuti a compilare un modulo nel quale si specifica se la processione è autoprodotta (ma si tratta di pochissimi casi); se è stata data in appalto a organizzazioni mafiose generiche oppure riconosciute e abilitate dall’Ente Circhi; se c’è stata regolare gara di appalto tra le diverse cosche; infine se i ricoveri per autoflagellazione, ferite conseguenti ai percorsi in ginocchio, svenimenti e crisi isteriche siano soggetti a ticket (continua)


Architetture


QUANDO RENZI ERA RENZI

 
Matteo Renzi annunciava: “Proporremo di dimezzare subito il numero e le indennità dei parlamentari. E vogliamo sceglierli noi con i voti, non farli scegliere a Roma con gli inchini al potente di turno” (18-10-2010). Con l’Italicum e il Senato delle Autonomie, i parlamentari non si dimezzano, ma scendono da 950 a 730, e le indennità dei 630 restano intatte.
Renzi voleva “una legge elettorale per scegliere direttamente gli eletti”, ma anche “l’imposizione del ricambio, attraverso un tetto di tre mandati parlamentari, senza eccezioni” (3-4-11). Con le due suddette “riforme”, i partiti continuano a nominarsi i deputati e per il Senato aboliscono direttamente le elezioni (i senatori li nominano i consigli regionali). Nessuna traccia dei tre mandati (continua)

Ordinato allineamento


IL DISSENSO AL TEMPO DEI LEADER CARISMATICI


Un tempo esisteva la disciplina di partito. Ma un tempo – si dirà – esistevano i partiti, intesi come strutture compatte e solide ma pur sempre pluralistiche al loro interno, articolate sul territorio e rappresentative di interessi reali, che si riconoscevano in una ben definita tradizione ideologica, guidate da leader spesso autorevoli e dal pugno di ferro ma sempre frutto di una selezione interna e comunque mai padroni assoluti di quelle strutture. La disciplina esisteva perché esisteva una realtà che trascendeva i singoli, una macchina organizzativa che aveva vita e forza proprie, che non dipendeva dalle decisioni di un singolo o dai suoi umori (continua)


Croci


VERDINI ENTRA ED ESCE QUANDO VUOLE DA PALAZZO CHIGI

 
IL POTENTE FIORENTINO DI FORZA ITALIA È STATO RINVIATO A GIUDIZIO. MA È SUO IL DOSSIER CHE IL PREMIER STUDIA PER CAMBIARE PALAZZO MADAMA E LEGGE ELETTORALE.
Se questo è un padre della patria, novello costituente. Associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, truffa ai danni dello Stato. Il gup del tribunale di Firenze, Fabio Frangini, ieri ha rinviato a giudizio 47 persone per il crac del Credito cooperativo fiorentino (Ccf). Tra queste l’imputato numero uno è Denis Verdini, che per oltre vent’anni ha gestito la banca. Non è il primo guaio giudiziario per lo sherpa berlusconiano delle riforme (continua)

Fabrizio d'Esposito (Jack's Blog - 16 luglio 2014
 

Fotografia del ... tempo


GOVERNARE RESTANDO FERMI

 
E’ la società immediata. Ha abolito il futuro. Ma anche il passato. E vive un eterno presente. Immediato. La società im-mediata. Ostile alle mediazioni e ai mediatori. Predilige le relazioni dirette. Fra cittadini e leader. Fra i cittadini che discutono e deliberano. Senza mediazioni.
 In fondo, è questo lo scenario in cui ci muoviamo. Ormai da tempo (ammesso che il tempo abbia ancora un senso). Tanto che non ce ne accorgiamo neppure. Così si spiegano alcuni fatti altrimenti inspiegabili. Per primo, il consenso di cui dispone Matteo Renzi (continua)

Ilvo Diamanti (Jack's Blog - 14 luglio 2014
 

STOP: Cats blacks


“Tutti sanno, nessuno ricorda. Io so poche cose, ma le ricordo benissimo”

 
“Tutti sanno, nessuno ricorda. Io so poche cose, ma le ricordo benissimo”. Con queste due frasi Claudio Martelli conclude il suo “Ricordati di vivere”, edito da Bompiani nel 2013. Un libro ricco e in alcuni momenti coinvolgente che definire autobiografico risulta riduttivo.
Quanto scritto costituisce una necessità per Martelli, di far conoscere con chiarezza il suo pensiero, descrivendo, più che raccontando, la genesi e analizzando, trent’anni dopo, la sua storia vissuta.
Anche con luci e ombre giustificabili, il tutto fa emergere la coerenza di un percorso politico, entusiasta e in parte utopico, che ha affiancato felicemente - e per un lungo tratto temporale - il pragmatismo cinico di un Bettino Craxi in ascesa (continua)

Essec
 

Freccia d'argento


“IL PATTO DEL NAZARENO TIENE” QUALUNQUE COSA SIA

 
Nel mezzo della discussione, quando qualcuno che dovrebbe ubbidire tenta di ribellarsi e alza il tono, e non si capisce se c’è rischio di secessione o no, entra in sala Guerini, vice segretario del Pd, dunque di Renzi e dice: “Il patto del Nazareno tiene”. Noi (la maggior parte di noi, gli astanti) non sappiamo chi sia Guerini e perché, sconosciuto com’era, sia così in alto (il vice di Renzi, il vice di tutto). Ma non sappiamo neanche che cosa sia “il Patto del Nazareno” e perché tenga, e perché, il fatto che “il patto tiene”, rassicuri che tutto andrà come deve andare.  
Come deve andare? Quando lo abbiamo letto, discusso, votato? (continua)


Museo


L'Europa dovrebbe cacciarci a pedate


Non è l'Italia che deve andarsene dall'Europa, come vorrebbero alcuni partiti, ma l'Europa che dovrebbe cacciarci a pedate nel sedere. Perché ci mancano gli standard minimi. Che non sono quelli economici e finanziari, che sono recuperabili e in parte recuperati, dall'odiatissimo, non a caso, governo Monti, ma etici, che sono irrimediabili (continua)

 

Verona 2014


Le bugie più diffuse sulla "questione palestinese"


La fondazione dello Stato d’Israele ha provocato, nella popolazione araba, massacri, terre confiscate, proprietà devastate e centinaia di migliaia di profughi. Una ferita che continua a sanguinare da oltre 60 anni, mostrando la “questione palestinese” come senza soluzione. È effettivamente difficile vedere uno spiraglio di luce nelle tenebre che attanagliano l’area; di certo nessuna speranza può diventare realtà se continuano a essere diffuse menzogne propagandistiche. Storici e opinionisti hanno scritto chilometri di saggi e studi a tal proposito; noi ci siamo limitati a decostruire alcuni miti che vengono tramandati di generazione in generazione (continua)

 Valerio Evangelista (Frontierenews.it - 11 luglio 2014


giovedì 17 luglio 2014

Carretto siciliano


Palermo, 1981


Il viaggiatore che fosse sbarcato a Palermo nell'aprile del 1981, si sarebbe certo meravigliato di vedere appeso in alto sul monte Pellegrino un gigantesco cerchio bianco con dentro disegnato un garofano rosso, di notte reso ancor più visibile da fasci di luce convergenti.
Era il biglietto da visita del congresso socialista che volemmo in Sicilia perché i socialisti siciliani erano stati gli ultimi e i più refrattari a farsi conquistare da Craxi (continua)

Claudio Martelli (da "Ricordati di vivere" - 2013 - Bompiani / RCS Libri)
 

Palermo 2014: "Divieto Assoluto di abbandono di rifiuti"


La resistibile ascesa delle riforme di Matteo e Silvio: come si costruisce una svolta autoritaria


Da oltre vent'anni in Italia si punta il dito sull'anomalia rappresentata da un sistema legislativo incentrato su due Camere che hanno uguali competenze e che comportano una duplicazione del procedimento legislativo e del dibattito per la fiducia e l'indirizzo politico fra Governo e Parlamento, con il fenomeno (nella realtà piuttosto raro!) dei disegni di legge che fanno la navetta all'infinito fra Camera e Senato, fin quando non vengono approvati nel medesimo testo dai due rami del Parlamento. Ciò comporta un inevitabile affaticamento della decisione politica ed un rallentamento dei tempi (continua)

Domenico Gallo (Micromega - 7 luglio 2014)