mercoledì 17 ottobre 2012

Il non voto è comunque un voto ed oggi, più che antipolitica, è una delega in bianco alla “vera casta” che governa il paese.


Indipendentemente da quelli che sono gli orientamenti politici e le disillusioni che possiamo provare, rimango convinto che non è opportuno nè tantomeno saggio non esercitare oggi il proprio diritto di voto ...... (continua)
Se poi i partiti o movimenti venissero finalmente vissuti per quello che sono, ovvero strumenti della politica, anche il voto di protesta potrebbe essere veramente libero e convogliato in qualsiasi direzione funzionale alle necessità del momento. 
Ogni scelta resta legittima e non necessita sempre di coerenza o, peggio, di fedeltà assoluta a un teorico credo “storicizzato”; il consenso non può rimanere supinamente riposto in chi ostenta programmi teoricamente in linea con il nostro credo, ma che pratica politiche manifestamente lontane.
Infine, per quanto ovvio, è evidente che, se l'opposizione è la funzione politica principe nel controllo del governo di turno, l'astensionismo non conferisce ad alcuno deleghe finalizzate a tale scopo.

essec/2012

 

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