domenica 26 agosto 2012

Rivolti ad altro



IL CAPITALISMO INCLUSIVO


"Molte cose andarono storte. Ma cinque debolezze in particolare hanno provocato il disastro. Esse sono: la cattiva distribuzione dei redditi, la debolezza delle imprese, la fragilità del sistema bancario, la pessima bilancia commerciale, la povertà del pensiero degli economisti
".

Sono parole del 1955. Le scrisse il grande economista John Kenneth Galbraith, nel suo libro "La grande crisi del 1929". Queste parole, con la loro involontaria analogia rispetto alla situazione attuale, ci confermano il pensiero di Hegel: "Ciò che l'esperienza e la storia insegnano è questo: che uomini e governi non hanno mai imparato nulla dalla storia, né mai agito in base a principi da essa edotti". Diversamente, politici ed economisti avrebbero già realizzato una Bretton Woods del capitalismo finanziario. Ma così non è stato (continua)

Davide Reina (Cadoinpiedi.it - 26 agosto 2012)

Panorama prealpino


«Iniziamo subito la lezione, perché il tempo è l’unica cosa che nessuno potrà mai restituirvi»


La professoressa di Greco entrò in classe il primo giorno di scuola e ci disse: «Iniziamo subito la lezione, perché il tempo è l’unica cosa che nessuno potrà mai restituirvi».

Il professore di Filosofa un giorno terminò la lezione dicendo: «Domani vi spiegherò Feuerbach. Feuerbach sostiene che non è stato Dio a creare l’uomo, ma l’uomo a creare Dio».
La prof di Lettere, al ginnasio, mi chiamò a sorpresa alla cattedra e mi interrogò. Alla fine, mandandomi a posto, si complimentò: «Bravo, perché non eri tanto preparato, ma ti sei buttato, e il coraggio alle volte fa buona parte del lavoro» (continua)

Giovanni Floris ( La Fabbrica degli ignoranti - La disfatta della scuola italiana: "Introduzione" - 2008 - Rizzoli)


Bere alla fonte



“Grillo, dimmelo in faccia!”


Non sono un beppegrillologo. Però ho buona memoria. Dice Bersani: “Corrono sulla rete linguaggi del tipo: ‘Siete Zombie’… Sono linguaggi fascisti. Vengano a dircelo. Via dalla rete. Uscite dalla rete e venite qui a dircelo. Aggiunge Bersani: “Chi sottovaluta questo linguaggio deve leggersi un po’ di storia. Per esempio andare ad un certo anno, era il 1919, ricordiamolo bene”. La critica di Bersani a Grillo appare tutt’altro che convincente (continua)

Scale d'emergenza



Oliver Stone e Michael Moore: registi in difesa di Assange e Wikileaks


Dalla macchina da presa alle colonne del quotidiano più famoso del mondo. Michael Moore e Oliver Stone, i due registi più anticonformisti e discussi d’America, firmano sul New York Times un appello a quattro mani a favore di Julian Assange e della libertà di informazione. Una presa di posizione immediatamente successiva al discorso tenuto pochi giorni fa dal fondatore di Wikileaks all’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove è attualmente ospitato (continua)


www-leggioggi.it

Nuvolo



Preghiera


Signore, ti ringrazio di avermi fatto provare le difficoltà, perché ho imparato l'arte di sopravvivere.
Ti ringrazio di avermi fatto incontrare l'arroganza, perché ho capito il valore dell'umiltà.
Ti ringrazio di avermi concesso la sofferenza, perché ho diviso il pane della solidarietà.
Ora vorrei rivolgerti una preghiera: ....non sarebbe possibile una botta di culo?

Il Ghigno

Supercinema



La Repubblica e Il Fatto, Zagrebelski e Scalfari: quello che Ezio Mauro non dice


Mica facile salvare capra e cavoli, anzi Zagre e Scalfari. Ieri Ezio Mauro ha provato, con abilità dialettica e qualche maligna allusione al Fatto, a mettere d’accordo gl’illustri litiganti di Repubblica: il fondatore Eugenio Scalfari e il presidente emerito della Consulta Gustavo Zagrebelsky. Ma, a nostro modesto avviso, ci è riuscito solo in parte. Perché ha dovuto sacrificare un bel po’ di quell’“obbligo alla verità” e al “giornalismo” a cui si è richiamato (continua)


Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 25 agosto 2012)



Monumento



“Eugenio che dici”, i 10 motivi per cui Scalfari sbaglia sulla trattativa Stato-mafia


Domenica, su Repubblica, Eugenio Scalfari ha risposto a Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale nonché illustre collaboratore del suo giornale, che venerdì aveva fatto a pezzi il conflitto di attribuzione di Napolitano contro la Procura di Palermo e gli argomenti dei supporter del Quirinale, Scalfari in primis. Ma, oltre a contrapporre i propri argomenti a quelli di Zagrebelsky, il fondatore di Repubblica lo ha anche attaccato personalmente, dipingendolo come uno sprovveduto, ignorante, disinformato e scorretto (“Zagrebelsky mostra di non rendersi conto…”, ha commesso “una scorrettezza che è lui il primo a considerare grave”, “non dovrei esser io a ricordare a un ex presidente della Corte…”, “forse Zagrebelsky non era al corrente di questo interessante dettaglio”, per non parlare della “delusione” provocata in lui dall’adesione del giurista all’appello del Fatto per i magistrati siciliani). E, già che c’era, ha offeso la logica, la verità storica, la professionalità di tutti i magistrati antimafia degli ultimi vent’anni e persino la memoria di Giovanni Falcone
(continua)


Marco Travaglio
(Il Fatto Quotidiano - 21 agosto 2012)



Torino 2012



Fisco, i capitali occulti dei nababbi valgono più del Pil di Usa e Germania


Più ricco sei, meno tasse paghi. Piaccia o no, ci si indigni o si faccia finta di niente, nel mondo globalizzato dove le grandi banche d’affari possono fare tutto quello che vogliono funziona esattamente così. A scriverlo a chiarissime lettere è il recente rapporto di Tax Justice Network, gruppo di esperti giuristi ed economisti che si battono per una maggiore giustizia sociale e che denunciano come i nababbi di tutto il mondo abbiano sinora occultato al fisco tra i 21mila e i 32mila miliardi di dollari. Una cifra che equivale al Pil di Stati Uniti, Giappone e Germania messi insieme e che sarebbe ancora più spropositata se l’indagine non si limitasse alle ricchezze finanziarie ma prendesse in considerazione anche yacht, collezioni d’arte, ville, appartamenti o quant’altro (continua)


Mauro Del Corno (Il Fatto Quotidiano - 24 agosto 2012)

Facoltà universitaria di sera



Il Manifesto della Generazione Perduta


Oggi quasi dieci milioni di italiani tra i 30 e i 40 anni vengono considerati “perduti” ed invitati ad accettare con rassegnazione un destino senza speranze né futuro. Ma noi non ci sentiamo “perduti”, né abbiamo voglia di rassegnarci ad un destino che altri hanno scritto per noi. È arrivato il momento, prima che sia davvero troppo tardi, di ritrovarci, contarci ed aggregarci attorno ad alcune parole chiave, cinque tag dai quali ripartire: rispetto, merito, impegno, progetto e fiducia (continua)


(Il Fatto Quotidiano - 23 agosto 2012
)

Decori



La lettera di dimissioni del generale Marchetti


Ti scrivo perché ritengo corretto lasciare traccia di una decisione così importante e sofferta, e scrivo soltanto a Te che reputo l'unico a cui, nel mio attuale incarico, debba rendere il conto; ma Ti scrivo anche per il rispetto e l'affetto dovuti ed avvertiti alla Tua persona, al Tuo passato, al Tuo significato nella Storia della Nostra Città. Credo sia giunto, Luca, il momento di segnare il passo e riprendere il cammino che ho temporaneamente sospeso. E' inevitabile che io interrompa questa esperienza per le ragioni che sinteticamente Ti esporrò di seguito e che Tu non potrai che condividere (continua)

Ugo Marchetti (La Repubblica - 20 agosto 2012)



Passi di vanità ......... entrata libera



Famiglia Cristiana attacca il Meeting: “Cl applaude soltanto i potenti”


“C’è il sospetto che a Rimini si applauda non per ciò che viene detto. Ma solo perché chi rappresenta il potere é lì, a rendere omaggio al popolo di Comunione e Liberazione“. E’ quanto si legge in un lungo editoriale che Famiglia Cristiana dedica all’intervento del presidente del consiglio Mario Monti al Meeting di Comunione e Liberazione in corso a Rimini. Intervento al quale è seguito, sulla stessa linea, quello del superministro Corrado Passera. Entrambi convinti nell’affermare che la crisi è ormai superata (continua)


Emiliano Liuzzi (Il Fatto Quotidiano - 21 agosto 2012)

Cappello Italia



Quanto ci costa la scorta del deputato Berlusconi


Una quarantina di uomini divisi in due squadre di 20 ciascuna e due auto blindate per una spesa superiore ai 200mila euro al mese. Vale a dire due milioni e mezzo l’anno. Tanto costano gli uomini dei servizi di sicurezza che ancora oggi stanno appresso all’ex premier Silvio Berlusconi. Senza contare i carabinieri dispiegati dal Ministero degli Interni per servizi ordinari presso le ville di famiglia. Un’eredità che lo stesso Berlusconi si è costruito da solo, a più riprese, con provvedimenti ad hoc e che è riuscito a mantenere anche oggi che è un deputato come altri, solo molto molto costoso. Tanto che gli 80mila euro per la scorta balneare di Fini, da settimane oggetto di furiose polemiche, diventano briciole. Gli uomini al seguito del Cavaliere, spiegano fonti molto qualificate, hanno trattamenti economici doppi rispetto ai colleghi che svolgono servizi di sicurezza ordinari. Hanno stipendi e prerogative equiparati a quelli dei colleghi dello spionaggio e controspionaggio senza esserlo (continua)

C'è nessuno?



Siamo tutti populisti


Oggi Alessandro Gilioli nel suo blog segnala un’intervista di Luciano Violante su La Stampa, intervista che evidenzia quella che sarà la strategia elettorale designata del Partito Democratico: chi non la pensa come loro è populista. Nelle parole di Violante, è populista Grillo (il precursore), populista il giudice Ingroia e i suoi pari, populista Di Pietro, populista persino il giornale “Il Fatto Quotidiano” nonché populista Michele Santoro. La fatidica paroletta “populismo-populista”, nel breve pezzo, viene ripetuta la bellezza di tredici volte (continua)

Debora Billi (Il Fatto Quotidiano - 20 agosto 2012)


Sguardi




Napolitano, la Consulta e quel silenzio sulla Costituzione


Eterogenesi dei fini. Delle nostre azioni siamo, talora, noi i padroni. Ma il loro significato, nella trama di relazioni in cui siamo immersi, dipende da molte cose che, per lo più, non dipendono da noi. Sono le circostanze a dare il senso delle azioni. È davvero difficile immaginare che il presidente della Repubblica, sollevando il conflitto costituzionale nei confronti degli uffici giudiziari palermitani, abbia previsto che la sua iniziativa avrebbe finito per assumere il significato d'un tassello, anzi del perno, di tutt'intera un'operazione di discredito, isolamento morale e intimidazione di magistrati che operano per portare luce su ciò che, in base a sentenze definitive, possiamo considerare la "trattativa" tra uomini delle istituzioni e uomini della mafia (continua)


GUSTAVO ZAGREBELSKY (La Repubblica - 17 agosto 2012)


Visioni



I tre moschettieri


In un’intervista a Libération Berlusconi ritorna ad essere quello che ben conosciamo, con la solita sfilza di menzogne e di attacchi a magistrati e giornali.

D’altra parte Monti ne parla sovente in termini lusinghieri e si guarda bene dall’attaccarne gli interessi (giustizia, patrimoni, comunicazione), così da far pensare che la tanto “strategica” operazione di Napolitano sia stata solo di facciata per la Ue e non di sostanza per l’Italia (continua)

Carlo Cornaglia
(Il Fatto Quotidiano - 16 agosto 2012)



Edicola votiva



Quegli altari nelle vie di Gomorra lumini e fiori per vittime e carnefici


Sono templi cristiani e insieme pagani. Celebrano tradizione religiosa e ricerca di fortuna, omaggio ai defunti e invocazione alla sorte. Sono le edicole votive di Napoli, le più belle del mondo. Nate nei secoli senza chiedere permesso: una grazia ricevuta o un omaggio alla Madonna erano sufficienti. La più bella di tutte, per quanto mi riguarda, è quella di Porta San Gennaro dipinta da Mattia Preti. Ma una delle più fotografate dai turisti è quella di Piazza Nilo dedicata a Diego Armando Maradona con il suo capello rigorosamente considerato "originale". Chi è cresciuto nei vicoli napoletani è abituato a vedere questa sorta di piccole grotte o di piccoli altari che accolgono delle statuine, i "gessetti" - così vengono chiamati - come se fossero pastori da presepe, per metà avvolti sino alla vita nelle fiamme. Sono le anime del purgatorio (continua)


Roberto Saviano (La Repubblica - 12 agosto 2012)


sabato 25 agosto 2012

Il piscio rosso



Proprio come adesso!


Napolitano vuole ad ogni costo una nuova legge elettorale. E' "inquieto". Ci pensa anche in vacanza. Invia messaggi di urgenza ai partiti da Stromboli. Dopo cinque anni di silenzio assenso al Porcellum, in dirittura di arrivo per la chiusura del suo settennato e alle porte del semestre bianco, si comporta come un presidente del consiglio appena nominato. Ha fretta Napolitano, molta fretta. Non è escluso che tenti la carta del messaggio alle Camere. Non spiega ufficialmente quale legge elettorale desideri. Né potrebbe.

Cosa vuole Napolitano? Si possono fare congetture e tra qualche mese verificare se sono esatte (continua)

Blog Beppe Grillo


Venaria: Laghetto virtuale



Facciamo finta


Facciamo finta che B. avesse coronato il suo sogno e il nostro incubo: diventare presidente della Repubblica. E si fosse messo subito all’opera, trascinando la Procura di Palermo che indaga sulla trattativa Stato-mafia dinanzi alla Corte costituzionale con un conflitto di attribuzioni mai visto, dopo aver tentato invano di depotenziare l’indagine su richiesta di un politico coinvolto. E che subito dopo, per fare cosa gradita, il Csm avesse avviato una pratica per trasferire il Pg di Caltanissetta, reo di aver puntato il dito in via D’Amelio, commemorando Borsellino, contro i politici che trattarono con la mafia (continua)


Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 8 agosto 2012)

Ombre



Persecuzione


È bene dirlo con la massima chiarezza che le notizie sull’azione disciplinare avviata dal Pg della Cassazione contro i vertici della Procura di Palermo ci parlano ormai di una vera e propria strategia persecutoria scatenata da alcuni organi dello Stato contro altri organi dello Stato preposti alla ricerca della verità nella lotta ai poteri criminali. Che poi questa strategia finisca per scardinare e delegittimare gli uffici giudiziari siciliani è pura constatazione che nasce dall’osservazione dei fatti (continua)

Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano - 7 agosto 2012)

Teatro Regio



Legge elettorale “ad movimentum” - Aldo Giannuli


"Quando c’era il sistema proporzionale, quest’ultimo ha retto questo Paese per mezzo secolo, con piccolissime correzioni ogni tanto, oggi siamo alla terza riforma elettorale in meno di 20 anni, nessun Paese in 20 anni cambia tre volte il suo sistema elettorale, perché? Già questa è una patologia! Perché il sistema proporzionale era un sistema neutro che non favoriva nessuno e garantiva tutti, quindi in qualche modo era un sistema che esprimeva una certa filosofia politica, cioè che il Parlamento dovesse rispecchiare il Paese nel modo più fedele possibile. Nel momento in cui abbiamo cominciato a introdurre il maggioritario, abbiamo introdotto meccanismi distorsivi della volontà popolare, per dare a qualcuno dei giocatori più di quello che dovrebbe avere."
Aldo Giannuli (continua)


Blog Beppe Grillo

La Costarica Caffè



La supercazzola presidenziale


Ora che il Quirinale (o l’Avvocatura dello Stato) le ha notificato in edicola, sulle pagine di Repubblica, le accuse di cui deve rispondere dinanzi alla Consulta, la Procura di Palermo può finalmente difendersi. Sempreché trovi un avvocato disposto a difenderla, mettendosi contro la Presidenza della Repubblica, il 90% del Parlamento e il 95% dei media. In teoria il ricorso di Napolitano per il conflitto di attribuzioni è segretissimo: il portavoce della Corte ci ha informati di non poterlo diffondere nemmeno ai pm di Palermo fino al 19 settembre, quando si deciderà sull’ammissibilità. Evidentemente una delle altre due istituzioni depositarie del sacro incunabolo – Colle o Avvocatura – l’ha passato sottobanco al quotidiano di Scalfari, che l’ha giustamente pubblicato (continua)


Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 4 agosto 2012)

Panorama



Considero valore


Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che.

Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca


Raggi di sole



SVENDOLA


Di Pietro ha una fortuna sfacciata. Se il Pd fosse guidato da persone intelligenti (ipotetica del terzo tipo), lo avrebbero annesso in un bel centrosinistra tradizionale e, all’ultimo istante ci avrebbero infilato l’Udc. Così l’avrebbero definitivamente neutralizzato, sedato, spento. Costretto a far digerire ai suoi il matrimonio morganatico con l’Unione dei Condannati e con l’imputato Vendola, oltreché coi nuovi nemici della Procura di Palermo, avrebbe regalato a Grillo gran parte dei suoi elettori. E, prigioniero di un’alleanza in cui non sarebbe stato determinante, si sarebbe ridotto a ruota di scorta, pelo superfluo, portatore d’acqua di un progetto nefasto per quel che resta della nostra democrazia, e anche per lui: la grande ammucchiata destra-centro-sinistra che il Quirinale, le banche e i partiti hanno già deciso al posto nostro per la prossima legislatura, con la scusa dello spread (continua)


Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 3 agosto 2012)


Celio



Una perfetta impudenza


Quatto quatto, nelle more della calda estate, quando tutti sono un po' torpidi e non è detto che capiscano appieno ciò che leggono, Monsignor Ernesto Galli della Loggia ha pubblicato un editoriale intitolato 'Una perfetta impudenza'. Scrive Monsignore: “Da un po' di tempo chi vive in questo Paese non può fare a meno di chiedersi dove mai erano negli ultimi trent'anni gli attuali protagonisti della scena pubblica italiana, che cosa allora essi dicevano e facevano addirittura se abbiano mai detto o fatto qualcosa (continua)


Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 28 luglio 2012)



venerdì 24 agosto 2012

Scala di sicurezza



Lettera aperta a Beppe Grillo


Caro Beppe,

mi permetto di scriverti questa ‘lettera aperta’ in ragione di una conoscenza che risale a metà degli anni Ottanta e che poi è venuta consolidandosi in un’amicizia, personale ma anche, sia pur parzialmente, politica.

All’inizio della tua ‘lunga marcia’ di avvicinamento alla politica attiva, che dura ormai da più di un quarto di secolo, tu, che eri rimasto colpito e forse anche un poco influenzato dal mio libro La Ragione aveva Torto? , mi chiedesti qualche consiglio per i tuoi primi show non più propriamente comici ma non ancora compiutamente politici. Passarono gli anni, il tuo movimento si consolidò, prese la sua direzione e certo di consigli, almeno da parte mia, non avevi più bisogno (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 25 luglio 2012)

Paolo Vive



La lettera di Roberto Scarpinato: “Caro Paolo, tempo scaduto per i sepolcri imbiancati”


L’intervento di Roberto Scarpinato, procuratore generale della Corte di Appello di Caltanissetta, letto alla commemorazione per i 20 anni dell’assassinio di Paolo Borsellino, con il quale ha lavorato fianco a fianco nel pool antimafia.

Caro Paolo, oggi siamo qui a commemorarti in forma privata perché più trascorrono gli anni e più diventa imbarazzante il 23 maggio ed il 19 luglio partecipare alle cerimonie ufficiali che ricordano le stragi di Capaci e di via D’Amelio.

Stringe il cuore a vedere talora tra le prime file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la cui condotta di vita sembra essere la negazione stessa di quei valori di giustizia e di legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere; personaggi dal passato e dal presente equivoco le cui vite – per usare le tue parole – emanano quel puzzo del compromesso morale che tu tanto aborrivi e che si contrappone al fresco profumo della libertà (continua)

Roberto Scarpinato (Il Fatto Quotidiano - 22 luglio 2012)

Hiroshima



I fatti del Fatto


Nella prima metà di luglio il Fatto Quotidiano ha venduto in edicola una media di 56 mila copie giornaliere che, sommate ai 26 mila abbonamenti fanno 82 mila.

ilfattoquotidiano.it  ha ogni giorno 500 mila visitatori unici e conta 780 mila fan su Facebook, 370 mila su Twitter e il primato su Youtube. Siamo al secondo posto nella classifica dei social network in Italia e tra i primi in Europa e nel mondo (continua)

Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano, 22 Luglio 2012)



Elenka: Il Festino a Palermo



Antonio Di Pietro: “Se fossi ancora pm accuserei Napolitano”


“I dirigenti del Pd sono degli ipocriti. Dicono di non voler più avere a che fare con l’Idv? Benissimo, ma a queste condizioni è l’Idv che non ci sta più. Ce ne andiamo”. Tra Antonio Di Pietro e il Pd la rottura è insanabile, ed è lo stesso leader dell’Idv a certificarla. La classica goccia è la questione Quirinale-Procura di Palermo. Già in mattinata, a Termoli, Di Pietro aveva accusato Giorgio Napolitano di “tradire la Costituzione”, scatenando le ire degli ormai ex alleati. “Frasi indecenti”, secondo Pier Luigi Bersani, ma Di Pietro rincara la dose (continua)


Stefano Caselli (Il Fatto Quotidiano - 21 luglio 2012)



Chi ruba poco va in galera, chi ruba tanto fa carriera (Palermo 2012)



Marcello Dell'Utri, 11 milioni trasferiti a Santo Domingo


Subito dopo il versamento di oltre quindici milioni di euro da un conto corrente di Silvio Berlusconi a un altro intestato a Miranda Anna Ratti, moglie di Marcello Dell'Utri, undici milioni sono stati spostati da lì a un altro conto, in una banca di Santo Domingo. È uno dei particolari dell'indagine per estorsione avviata dalla Procura di Palermo a carico di Marcello Dell'Utri, il senatore del Pdl ancora sotto processo per concorso in associazione mafiosa. La vittima del presunto ricatto sarebbe proprio Silvio Berlusconi, che nel corso degli ultimi dodici anni ha versato circa 40 milioni al suo amico e collaboratore che contribuì alla fondazione di Forza Italia (continua)


Giovanni Bianconi (Corriere della Sera - 20 luglio 2012)

Baccanti di Euripide (Teatro Greco Siracusa 2012)



Napolitano, tra segreti e conflitto ad personam


Il ventennale della strage di Via D’Amelio, dopo i giorni delle accuse, degli attacchi, delle delegittimazioni istituzionali ai magistrati di Palermo che conducono l’inchiesta sulla trattativa Stato-Cosa Nostra, non poteva essere “celebrato” in modo più inimmaginabile: e cioè con il decreto sul conflitto di attribuzione stilato da Napolitano nei confronti della procura palermitana (continua)

Daniela Gaudenzi (Il Fatto Quotidiano - 17 luglio 2012)



Baccanti di Euripide (Teatro Greco Siracusa 2012)



I bambini sono di sinistra


I bambini sono di sinistra. Di sinistra, sì, nessun dubbio. Non soltanto per i pugnetti stretti in segno di protesta.
I bambini sono di sinistra perché amano senza preconcetti, senza distinzioni.
I bambini sono di sinistra perché si fanno fregare quasi sempre. Ti guardano, cacci delle balle vergognose e loro le bevono, tutti contenti. Sorridono, si fidano. Bicamerale! Sì, dai !
I bambini sono di sinistra perché stanno insieme, fanno insieme, litigano insieme. Insieme, però.
I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos'è la destra piangono.
I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos'è la sinistra piangono lo stesso, ma un po' meno (continua)

Claudio Bisio (Tratto dallo spettacolo teatrale “I bambini sono di sinistra”)


89.24.24



Monti vive in un mondo di teorie macroeconomiche astratte e, quando la teoria e la realtà fanno a pugni, pensa che è sbagliata la realtà.


Ieri in moltissime città d’Italia sono cominciati i saldi. Però i negozi, al contrario delle estati scorse, sono rimasti vuoti. Solo di fronte ai negozi di lusso e alle vetrine delle grandi firme i ceti abbienti si sono messi in fila come sempre. Sono notizie come queste a raccontare la realtà italiana che l’Istituto Luce dei media italiani si sforzano inutilmente di pitturare in rosa (continua)

Antoniodipietro.it

Inka Spirit



Il diritto al lavoro non esiste


Elsa Fornero ha perfettamente ragione: non esiste alcun diritto al lavoro. Questo tipo di diritti, come quello alla salute o alla felicità, appartengono alle astrazioni della Modernità che nulla hanno a che fare con la vita reale. Sono diritti impossibili perchè nessuno, foss'anche Domineddio, può garantirli. Esiste, quando c'è, la salute, non un suo diritto. Esiste, in rari momenti della vita di un uomo, un rapido lampo, un attimo fuggente e sempre rimpianto, che chiamiamo felicità, non il suo diritto (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 30 giugno 2012)



mercoledì 8 agosto 2012

Papaveri, sulla e grano

“3127 stanze segrete della politica" - La denuncia delle Province a firma Castiglione-Zingaretti


Il ministero del Tesoro conserva in un cassetto una lista di consorzi ed enti strumentali delle Regioni, Province e comuni. Un imprecisato numero di pagine, 3127 soggetti giuridici dotati di consigli di amministrazioni e apparati burocratici che costano ogni anno al Paese sette miliardi di euro, di cui due miliardi e mezzo per pagare gli amministratori. Si tratta di organismi creati dagli enti locali che realizzano servizi svolti da Regioni, Province e Comuni.
Questa denuncia di sprechi ingiustificati ed ingiustificabili non proviene dal Movimento 5 Stelle di Grillo, nè dall’Idv di Antonio Di Pietro, ma dall’Unione Italiana Province, che l’ha inviata, illustrandola in dettaglio, in una lettera aperta, pubblicata a pagamento dai giornali nazionali, tra gli altri il Corriere della Sera. Poiché l’Unione Italiana Province amministra soldi pubblici e’ presumibile che la scelta di inviare una lettera al Presidente del Consiglio attraverso una onerosa pagina del Corriere della Sera, sia stata pagata dall’erario e, quindi dai contribuenti italiani (continua)

Sicilia-Informazioni (29 giugno 2012)

Venaria 2012

Gli Azzeccagarbugli della Democrazia


Vedo avanzare una stagione sinistra. Quella del ritorno in grande stile degli Azzeccagarbugli che nel post mani pulite furoreggiarono riuscendo in pochissimi anni a trasformare i ladri in vittime e i magistrati nei veri colpevoli. Gli Azzeccagarbugli, intellettuali e giornalisti, sono specialisti nell'uso del sofisma, del paralogismo ( argomento falso ma con l'apparenza di vero) e, come nel gioco delle tre tavolette, nel mischiare, a seconda di quanto gli torna comodo, i piani di discussione passando da quello giuridico al politico al sociologico, con l'intento di intorbidare le acque e rendere oscuro ciò che è chiaro, nero ciò che è bianco (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 23 giugno 2012)

Venaria 2012

I finanziamenti ai partiti? Come la merda per le mosche


Lusi
è colpevole, ma come gli altri. Né di più, né di meno. Lo è, insieme ai partiti, di appropriazione indebita di quasi tre miliardi di euro. A Rebibbia dovrebbero finirci tutti o nessuno. Il finanziamento pubblico è stato bocciato dai cittadini con un referendum (continua)

Beppe Grillo (24 giugno 2012)

Piazza dei Miracoli

Corazzieri, pompieri e trombettieri sul Sacro Colle


È con viva soddisfazione che registriamo le prime virili e pugnaci adesioni al Supremo Monito. Corazzieri, palafrenieri, trombettieri, ciambellani, aiutanti di campo, assistenti al Soglio, guardie svizzere, marchesi del Grillo, magistrati democratici, giuristi, costituzionalisti, fuochisti, macchinisti, uomini di fatica, ma soprattutto frenatori e pompieri han raccolto come un sol uomo l’appello alla mobilitazione generale, dando prova di attaccamento al Tricolore e gettando il cuore oltre l’ostacolo, pancia in dentro e petto in fuori, nell’ora della massima prova per il nostro Caro Leader, nonché Conducator e Piccolo Padre, insomma Re Giorgio, minacciato dalle sue stesse intercettazioni e da quelle del suo valoroso consulente giuridico. Un particolare ringraziamento va ai telegiornali e ai giornali per il titolo unico “L’ira di Napolitano” a reti ed edicole quasi unificate (a parte quel Mentana, lo stesso che insiste a trasmettere sondaggi sul boom di quel tal Grillo). È l’aratro che traccia il solco, ma è la penna che lo difende (continua)


Marco Travaglio
(Il Fatto Quotidiano, 23 giugno 2012)



Venaria 2012

Il totem sul Colle


Nella storia repubblicana essere bersagliati da critiche e campagne di stampa è capitato a molti inquilini del Quirinale. A Gronchi, per esempio, i comunisti rinfacciarono di aver agevolato la nascita del famigerato governo Tambroni. Così come a Saragat fu rimproverato, da sinistra, di aver ridotto la contestazione studentesca a un problema di ordine pubblico. Segni fu accusato di golpismo, per non parlare di Leone costretto a dimettersi per un uso, si disse, troppo spregiudicato del potere (continua)

Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano - 22 giugno 2012)


Luci e ombre

Si dimette nessuno?


“A sua disposizione!”. Il Pg della Cassazione, membro di diritto del Csm, massima autorità della Pubblica Accusa in Italia, scatta sull’attenti come un soldatino di piombo dinanzi a Nicola Mancino, privato cittadino, che lo chiama “guagliò”, gli dà del tu e continua a tempestare lui e il
consigliere giuridico del Capo dello Stato perché quei rompiscatole dei pm di Palermo Ingroia e Di Matteo (e anche quello di Caltanissetta Nico Gozzo, che viene da Palermo dunque è infetto) si ostinano a cercare la verità sulla trattativa Stato-mafia, avvenuta quando lui era ministro dell’Interno, dunque naturalmente a sua insaputa. Sono talmente fissati da non credergli quando smentisce l’agenda di Borsellino e i suoi ex colleghi Martelli e Scotti (continua)

Marco Travaglio
(Il Fatto Quotidiano, 19 Giugno 2012)



Gelato

L'EUROPA HA BISOGNO DI UN LEADER COME MAO


Le difficoltà che continuano a caratterizzare i mercati in questo momento sono legate a un'incapacità e all'immobilismo politico che hanno soprattutto le autorità sovranazionali, dalla Bce, all'eurogruppo, fino all'intero Consiglio europeo. Vi è la necessità di avere una risposta autoritaria, non autorevole, da parte dell'Europa che vada a mettere finalmente pace a inquietudini e alle perplessità che continuano a caratterizzare i mercati. Il comportamento delle borse è una conseguenza di questo tipo di angoscia, vale a dire che per esempio la Bce, attraverso il suo portavoce Draghi, sta predisponendo questo atteso big plan, grande piano di salvataggio per mettere tutto in sicurezza e far cessare il panico. Ma lo si sta aspettando da giorni. Ancora una volta l'Europa dimostra incapacità nel reagire e nel gestire le proprie problematiche, e purtroppo questo si scarica poi attraverso o isteria finanziaria o nervosismo (continua)

Eugenio Benetazzo (Cado in piedi - 19 Giugno 2012)

Petizione

Gasparri scrive ai vigili: “Toglietemi le multe, non ho tempo per certe cose”


Io sottoscritto Sen. Maurizio Gasparri, Presidente del Gruppo Parlamentare ‘Il Popolo della Libertà’ presso il Senato della Repubblica…”. La lettera comincia così, piena zeppa di maiuscole. Ma non ha niente a che vedere con il ramo del Parlamento che ha sede a Palazzo Madama o con il partito che alloggia in via dell’Umiltà. Riguarda una Mercedes classe A, che viaggia per le strade della Capitale ed è intestata ad Amina Fiorillo. La moglie del senatore Maurizio Gasparri. La lettera è datata 22 marzo 2012 e indirizzata all’ufficio Contravvenzioni del Comune di Roma (continua)

Paola Zanca (Il Fatto Quotidiano del 16 giugno 2012)

- 15%

Monti: che aspetta ad andarsene?


Rare volte, in politica, è stato possibile assistere ad un fallimento più pieno, palese e veloce di quello che sta accadendo al governo Monti.
Doveva essere il governo dei tecnici puri, insensibili alle ragioni politiche e si è dimostrato in tutto (non solo in economia, ma anche in materie come la giustizia o i diritti civili) un governo di destra. Doveva essere un governo dei "competenti", la crema dell'intellighenzia manageriale, amministrativa, diplomatica e si sta dimostrando un governo di cialtroni incompetenti senza pari. Pensate alla figuraccia della Fornero sugli esodati che, per di più, anzicchè prendere il primo aereo per il Tibet, dove ritirarsi in solitaria meditazione cercando di farsi dimenticare, si scaglia contro i dirigenti dell'Inps meditando di cacciarli perché hanno osato smentirla dati alla mano. Doveva essere il governo del risanamento dell'economia: lo spread è risalito poco sotto i 500 punti, la fracassata di tasse ha messo a terra famiglie e aziende inasprendo la recessione e, come beffa finale, l'aumento di 1 punto dell'Iva ha causato un introito complessivo di tasse inferiore di tre punti all'anno prossimo. Verrebbe da dire a Monti: ma dove hai studiato economia? Beninteso, non tutto è colpa sua ed, anzi, molto non è nella sua disponibilità: decidono i mercati finanziari qualsiasi cosa lui faccia, lo sappiamo. Ma lui ci mette del suo per peggiorare le cose, facendo l'esatto opposto di quanto andrebbe fatto. Come tecnico è solo una mezza cartuccia, ma come politico è una vera bestia (continua)

Fonte: Dal blog di Aldo Giannuli 18 giugno 2012

Nicole

Cattive notizie da Mentana


Le cattive notizie: potrebbe essere il titolo di un libro o anche di un film. Invece è diventato il titolo di un telegiornale, quello de La7, fondato e diretto da Enrico Mentana. Non è un'interpretazione opinabile della sua trasmissione, ma una constatazione oggettiva e autorizzata perché è proprio lui a dichiararlo ogni sera durante i cinque minuti della sua "anteprima". Mentana infatti ha creato una nuova formula di telegiornale con una scansione mai esistita prima d'ora (continua)

Eugenio Scalfari (L'Espresso - 15 giugno 2012)


Antichi prodotti

Terremoto Abruzzo, i soldi degli Sms imboscati dalle banche


Gira e rigira sono finiti alle banche i 5 milioni di euro arrivati via sms dopo il terremoto dell’Aquila sotto forma di donazione. E la loro gestione è stata quella prevista da qualsiasi rapporto bancario: non è bastata la condizione di “terremotato” per ricevere un prestito con cui rimettere in piedi casa o riprendere un’attività commerciale distrutta dal sisma. Per ottenerlo occorreva – occorre ancora oggi – soddisfare anche criteri di “solvibilità”, come ogni prestito (continua)


Emiliano Liuzzi
(Il Fatto Quotidiano del 16 giugno 2012)