lunedì 21 novembre 2011

Echi dalla palude


A fronte di un buco abissale di 14 miliardi, scegliere una stanza da 80 euro all'hotel «Pineta» (3 stelle, familiare, fiori di plastica) poteva essere vista come una scelta di superfluo francescanesimo. Chiamato a risanare Parmalat, però, Enrico Bondi non ebbe dubbi. E per anni, dopo esser arrivato al volante di una Punto, aver dismesso il jet da 45 milioni di dollari in leasing, appiedato i dirigenti facendosi consegnare le chiavi di tutte le auto blu in cortile, cancellato ogni spesa superflua citando Francesco Guicciardini (vale più un ducato in casa che uno speso male), ha mangiato alla mensa dei dipendenti e dormito lì, in quell'albergo pulito, accogliente ma di poche pretese. Aveva chiaro un punto: poteva farcela solo se tutti, lì, avessero creduto che faceva sul serio. Se tutti avessero capito che c'era una svolta vera. Radicale (continua)

(Corriere della Sera - 16 novembre 2011)



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