martedì 10 maggio 2011

Pane nero di Castelvetrano



Referendum, Celentano: “Questo voto è l’unico mezzo per sopravvivere, fidatevi”


Cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Mi sembra chiaro che a questo punto non ci resta che l’unico mezzo di sopravvivenza. Il voto. Non possiamo assolutamente mancare. Il 12 Giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il LEGITTIMO IMPEDIMENTO. E, se lo dovesse togliere dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini (
continua).

Adriano Celentano (Il Fatto Quotidiano del 29 Aprile 2011)

Voglia di vivere

I due pescatori


La morte andò a trovare il vecchio. Ci andava quasi ogni giorno, ormai. Sedeva insieme a lui sulla riva e lo guardava pescare. Quando il vecchio prendeva un pesce e lo rimetteva in acqua, la morte scuoteva la testa. Il vecchio annusava l'odore delle alghe portate a riva dalle onde. Diceva ridendo:

- Sono morte, ma respirarle fa bene ai polmoni.
- Ridi pure, vecchio - diceva la morte, e si riparava dal sole con un cappellaccio di paglia sfondata.
Il pescatore osservava i colori del mare pennellati dal vento, una striscia chiara di bonaccia e laggiù una striscia indaco di maestrale, e pensava alle isole che aveva visitato. La morte pensava ai galeoni inabissati, agli scheletri che li abitavano, e ad antiche battaglie. La lenza vibrava sottile, quasi invisibile, sospesa tra due mondi.
- Le onde sono tutte diverse - diceva il vecchio. - Se ascolti bene, quando si infrangono a riva, non sentirai mai due volte lo stesso suono. Il mare è un grande musicista. E anche i pesci sono uno diverso dall'altro. Ci sarà sempre un riflesso, un ricamo sulla pinna, la miniatura di una squama che non avevi mai visto prima.
- Anche i soldati sembrano tutti uguali - disse cupa la morte.
- Bisogna averne visti morire molti per capire la differenza.
Una nuvola coprì il sole, e il vecchio rabbrividì (continua)

Stefano Benni (La Grammatica di Dio - Storie di solitudine e allegria - 2007 - Feltrinelli)

Pittura fresca

Afghanistan: una pace di carta


Meno male che ci sono i leghisti. Ai quali dei principi non frega niente, ma dei danee moltissimo. È il Carroccio che sta spingendo Berlusconi a ridimensionare la nostra partecipazione alle cosiddette “missioni di pace”. Ma il Cavaliere ha puntato il dito sull’obiettivo più sbagliato: sull’unica vera missione di pace decisa dall’Onu in questi anni, quella in Libano che interpone un contingente internazionale fra gli Hezbollah e Israele impedendo così a queste due comunità di massacrarsi a vicenda (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 23 aprile 2011)

Barche e fortezze

Il populismo che si nutre di ignoranza


Quando Obama vinse le elezioni, nel 2008, furono molti a esser convinti che una grande trasformazione fosse possibile, che con lui avremmo cominciato a capire meglio, e ad affrontare, un malessere delle democrazie che non è solo economico. La convinzione era forte in America e in Europa, nelle sinistre e in numerosi liberali. La crisi finanziaria iniziata nel 2007 sembrava aver aperto gli occhi, preparandoli a riconoscere la verità: il capitalismo non falliva (continua)

Barbara Spinelli (La Repubblica - 27 aprile 2011)

Lenta agonia

Passaparola: "Genchi: colpevole per non aver commesso il fatto"


Thyssenkrupp: una sentenza storica
-Questo è il volantino con cui i terroristi rossi di prima linea rivendicavano l’assassinio del Pubblico Ministero Alessandrini, sostituto Procuratore a Milano che stava indagando sulla strage nera di Piazza Fontana. Perché dei terroristi rossi ammazzano un magistrato, tra l’altro esponente delle correnti progressiste della Magistratura che sta indagando su una strage neofascista? Perché lo spiegano bene, per i suoi meriti, perché è uno dei magistrati che maggiormente hanno contribuito in questi anni a rendere efficiente la Procura della Repubblica di Milano e a ridare credibilità democratica e progressista allo Stato, colpivano i magistrati bravi, onesti e li colpivano non per i loro errori o per i loro demeriti, ma per i loro meriti. La stessa cosa sta avvenendo oggi, soltanto che a colpirli non è più un’organizzazione terroristica che si propone di sovvertire lo Stato, ma è un Presidente del Consiglio (continua)

Marco Travaglio (Passaparola del 18 aprile 2011)

Antonella e Giovanna X sempre

Due nani politici al di sotto di ogni sospetto


Ci sono nani politici al di sotto di ogni sospetto. Vale per loro il testo di una canzone di Fabrizio De Andrè: "Hanno il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo".

"C'è qualcuno che si ricorda quel bellissimo film degli anni 70, "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"? Un potente ispettore di polizia uccide la sua amante e dissemina la scena del delitto di molte prove che possono incastrarlo, per provare a sè stesso e agli altri che il potere non si fa processare e condannare. E anche dopo che ammette il suo delitto tutti fanno a gara nel far finta di niente. Chissà perchè, ma mi è venuto in mente subito dopo la conferenza stampa dei due nani..." liliana g., roma

Blog Beppe Grillo

Antiche difese

Un solo disegno: piegare la Carta ai bisogni del Cavaliere


Dal premierato alla Giustizia gli assalti alla Costituzione
- La campagna di de-strutturazione della Costituzione non conosce tregua. Gli operosi "picconatori" del Pdl assestano colpi quotidiani alle fondamenta della "casa comune" costruita nel '48. Vignali e Sardelli, Ceroni e Alfano, La Russa e Tremonti: è una rincorsa dissennata a sfasciare gli istituti e svalorizzare i principi che unirono i padri costituenti. La sub-cultura della destra berlusconiana sta snaturando le basi della civiltà repubblicana. In questa manovra di decomposizione sistemica, quello che colpisce non è la frequenza, quanto l'incoerenza (continua)

Massimo Giannini (La repubblica - 24 aprile 2011)

Panorama siciliano

YouTube va in tv, con il telecomando


Hunter Walk non ha gli occhiali da nerd, né gli abiti del dirigente ultra-pagato. Come tutti nella sede di YouTube a San Bruno, a pochi minuti dall'aeroporto di San Francisco, veste casual e appare rilassato. Jeans, camicia e smartphone Android d'ordinanza. Non diresti che è uno dei cervelli al centro della guerra della Silicon Valley tra Facebook, Apple e Google. Eppure dentro la testa di Walk c'è una visione che vale oro, il futuro di YouTube, ovvero come convincere le persone a stare sempre di più davanti al sito che domina le classifica Comscore sui contenuti video: i 143 milioni di visitatori unici nel mese di marzo con cui Google domina il settore negli Usa altro non sono, infatti, che i video di YouTube (continua)


Massimo Sideri
(Corriere della Sera - 24 aprile 2011)



Tempi non sincroni

Passaparola: "Ciancimino contro Ciancimino "


Ciancimino e il documento taroccato
- Avete letto come è stata trattata la vicenda sui giornali: Ciancimino arrestato per aver falsificato un documento, dunque tutti i documenti che ha portato sono falsi, dunque tutto quello che ha detto è falso, dunque i magistrati che lo hanno ascoltato e utilizzato come persona informata sui fatti, sia pur indagato per reato connesso e collegato, sono nella migliore delle ipotesi dei creduloni e nella peggiore dei falsari anche loro.O lo hanno indotto a raccontare e portare carte false o hanno comunque recepito con gioia ciò che Ciancimino raccontava loro e ciò che loro volevano farsi raccontare, quindi i giornalisti che lo hanno intervistato o che hanno parlato di lui senza sparargli addosso sono anche loro dei falsari (continua)
Marco Travaglio
(Passaparola del 25 aprile 2011)



Ferrea barriera

Nucleare, stop del Governo agli impianti Per evitare il referendum e salvare B


Il Governo blocca il progetto delle centrali nucleari, cercando di evitare il referendum previsto per il 12 giugno prossimo. C’è troppa attenzione sul tema, dopo la tragedia in Giappone. Così la maggioranza ha timore che gli italiani possano partecipare al quesito referendario per esprimere la loro contrarietà alla costruzione degli impianti sul terreno nazionale, raggiungendo il quorum. Ma soprattutto facendolo raggiungere anche al referendum che chiede di abrogare la legge sul legittimo impedimento. Vera preoccupazione del premier. La volontà della maggioranza non è quella di rinunciare alla partita nucleare ma piuttosto rimandare la questione a dopo le amministrative di maggio, che non si annunciano di certo facili (continua)

Redazione Il Fatto Quotidiano - 19 aprile 2011

Per la Madonna

Giuliano Ferrara e gli omicidi della partitocrazia


Giuliano Ferrara
in un suo Radio Londra (certo che ci vuole una bella faccia di bronzo, quella di Ferrara, per intitolare un programmino dichiaratamente di regime che va in coda al più berlusconiano dei Tg Rai a una radio che fu il simbolo dell’opposizione al fascismo) ha di fatto addebitato al pubblico ministero De Pasquale, che si è recentemente occupato del caso concussione-Ruby, la morte dell’ex presidente dell’Eni Gabriele Cagliari avvenuta in carcere per suicidio e ad altri magistrati eventi simili, come i suicidi di Moroni e di Gardini. Di questi casi si è fatto sempre un gran parlare non tanto per pietas verso questi uomini, che il suicidio riscatta ma non assolve, ma per gettar ombre e fango sull’attività dei magistrati anche se, evidentemente, non si può fermare davanti ai possibili contraccolpi psicologici degli indagati, si chiamino Cagliari o Bianchi, perché altrimenti si paralizzerebbe (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 15 aprile 2011)

Marina di Selinunte



Passa il processo breve. La nostra protesta


Signor Presidente, ad una settimana esatta dalla decisione che questa maggioranza parlamentare ha preso qui per dire che «Ruby rubacuori» è la nipote di Mubarak, un'altra sconcezza ci apprestiamo, anzi vi apprestate, a deliberare oggi, quella sconcezza che voi chiamate processo breve.
Giustificate questa vostra sconcezza, questa vostra volgarità, questa vostra legge incostituzionale, chiamandola misura a tutela del cittadino in applicazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo. Come dire, chiamate Dracula a salvare un povero Cristo che si è tagliato le vene (continua)

Antonio Di Pietro (14 aprile 2011)

Dietro la palma

La denuncia del gesuita: “Immigrazione fermata solo con accordi indegni con la Libia”

“I cattolici dovrebbero indignarsi fortemente, perché si può pure parlare di distribuzione dei migranti in Europa, ma in primo luogo bisogna salvare le vite, altrimenti qui morti pesano sulla nostra coscienza”. Sono le parole di denuncia del gesuita padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, sezione italiana del Jesuit Refugee Service (continua)

Elena Rosselli (Il Fatto Quotidiano - 4 aprile 2011)


12-13 giugno 2011: Cinque "Si" per il Referendum sull'acqua

Berlusconi cancellato dalla rete con il DEberlusconiZER


Un gruppo di artisti e programmatori ha creato la soluzione per liberarci da Silvio Berlusconi, almeno virtualmente. Il DEberlusconiZER è un’applicazione che cancella le immagini e le parole che si riferiscono a Silvio Berlusconi e le sostituisce con altri contenuti.
Basta andare sul sito www.de-zer.com per leggere giornali italiani e stranieri on-line o navigare qualsiasi altro sito web, senza mai incontrare un’immagine o una parola direttamente riferita a B (continua)

Guglielmo Invisi (Il Fatto Quotidiano - 13 aprile 2011)

Ti chiamo?

Aziende, caccia e spionaggio sul web per "scoprire" il candidato da assumere


I direttori del personale, quelli che decidono il destino di molti, vogliono saperne sempre di più. Quando si tratta di assumere qualcuno, ci pensano due volte e quasi sempre digitano sui motori di ricerca il nome e cognome di chi gli ha inviato un curriculum. Vogliono trovare quante più tracce possibili. Vogliono scoprire quello che, durante un colloquio di lavoro, non viene fuori quasi mai. Come innamorati irrequieti, cercano in rete qualcosa che possa colmare il vuoto che gli sembra sempre di provare (continua)

Federico Pace (La Repubblica - 13 aprile 2011)

Panorama siciliano

L’erba del vicino è sempre più verde: lo dice il cervello


L’erba del vicino è sempre più verde. E’ un modo di dire che avrebbe un fondamento nella realtà a causa del modo in cui il nostro cervello ci fa percepire il lavoro compiuto dagli altri. Sembra infatti che il nostro cervello si sia evoluto in modo tale da percepire più lievi le fatiche altrui nel compiere un’azione impegnativa o un lavoro.
Si potrebbe definire un errore di calcolo da parte del nostro cervello, ma nulla toglie che nell’evoluzione della nostra specie sia una caratteristica che sia tornata utile ai nostri antenati per percepire la paura in maniera amplificata (continua)

italiasalute.leonardo.it

Grigliata mista

Passaparola: "I 400.000 ladroni "


C’è una sentenza definitiva in sede penale che condanna gli Avvocati corruttori e il giudice corrotto, Berlusconi tanto per cambiare ottenne l’impunità grazie alla concessione delle attenuanti generiche che dimezzarono i termini di prescrizione.
Ma nella sua sentenza e in quelle sui suoi coimputati condannati, viene definito il privato corruttore nell’interesse del quale avvenne il mercimonio giudiziario, quindi se c’è una cosa definita ormai definitivamente (continua)
Marco Travaglio
(Passaparola - 11 aprile 2011)




Piccole pietre per una solida base

Portate “i fatti” nelle scuole per far pensare i ragazzi. Aspettiamo il vostro invito


Perché non portiamo “i fatti” nelle scuole? Dopo un lungo periodo di organizzazione, l’idea di diffondere notizie e documentari negli istituti d’Italia è finalmente realtà. Se volete invitarci in una delle vostre scuole per discutere di un tema di cui si è occupato il nostro giornale, arriveremo con documentari e dvd per tutti, per entrare nel merito delle questioni e per non lasciare l’attualità fuori dal portone scolastico (continua)

Redazione Il Fatto Quotidiano - 9 aprile 2011

Campi di sulla

Condannati alla crescita


Dopo la tragedia di Fukushima sono state avanzate le soluzioni più svariate: centrali nucleari “sicure” di terza o quarta generazione, rafforzamento del già consistente apparato idroelettrico e, naturalmente, valorizzazione delle cosiddette fonti di energia “alternative” o “pulite”, fotovoltaico, solare termico, eolico. Non esistono fonti di energia che, usate in modo massivo, non siano inquinanti, in un modo o nell’altro (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 9 aprile 2011)

Pietra tombale

“Salva Silvio” in tre mosse


Si apre il processo Ruby a Milano. E com’è giusto che sia, visto che anche altri dibattimenti subiscono lunghi rinvii, per la prima udienza operativa se ne riparlerà il 31 maggio. Dopo le elezioni amministrative. Un’equilibrata scelta dei giudici. Non altrettanto si può dire per quello che sta succedendo a Roma, tra Camera e Senato. Un Parlamento impegnato a fare soltanto un’arte: salvare il premier (continua)

Liana Milella
(La Repubblica - 6 aprile 2011)



Boccioli chiusi

Parlamento pulito, 350mila firme dimenticate dalla Casta. “Il 16 aprile tutti in piazza”


Lo sapevano bene, Beppe Grillo e il movimento Cinque Stelle, che la lotta sarebbe stata dura. Ma più il tempo passa e più si avvicina la beffa: la proposta di legge popolare per il Parlamento Pulito (no ai condannati, stop dopo due mandati, ritorno alle preferenze) rischia di perire, insieme a questa legislatura, tra le scartoffie di Palazzo Madama. La proposta, infatti, è stata presentata al Senato durante il governo Prodi, ma il nostro ordinamento prevede che se entro due legislature non si arriva all’approvazione, decade (continua)

Federico Mello (Il Fatto Quotidiano - 8 aprile 2011)

Nobile inferriata

Passaparola: "Liberi tutti (i criminali)"


Berlusconi aveva promesso di essere tutti i lunedì al Tribunale di Milano, il Tribunale di Milano ha fissato le udienze di lunedì e Berlusconi non c’è neanche questo lunedì.
Su 3 lunedì che aveva promesso ne ha impegnato per il Tribunale uno soltanto, quello in cui non lo si sarebbe visto perché era la prima parte dell’udienza preliminare Mediatrade che si tiene a porte chiuse, poco male, l’importante è che non faccia valere il legittimo impedimento e non lo sta facendo valere, non lo sta facendo valere perché intanto il tempo passa e la prescrizione pure, e la prescrizione probabilmente schianterà 3 dei 4 processi che lui ha in corso a Milano (continua)

Marco Travaglio (Passaparola del 4 aprile 2011)

Tracce ..... a margine

La libertà di stampa

Mario Borsa fu tra i 15 giornalisti che in italia non presero la tessera del Partito Fascista. 1925 firmò il contromanifesto degli intellettuali antifascisti pubblicato sul “Mondo”. Pagò, la sua fede antifascista con la vigilanza speciale e il carcere per ben due volte ed infine colpito da due anni di ammonizione. Nel 1940 fu trasferito dal carcere di Como al campo di concentramento di Istonio Marina in Abruzzo. Il CLN, comitato di liberazione nazionale, lo mise a capo del Corriere della sera il 23 aprile 1945.

Cari tutti, vorrei riportavi, senza alcun commento perché si commentano da sole, due brevi parti di un "opuscolo", così lo definisce il suo autore, scritto nel 1925 alla vigilia delle leggi fasciste sulla stampa. L’autore si chiama Mario Borsa, ha diretto Il Corriere della Sera dal 23 aprile del 1945 alla metà del 1946. Il testo si chiama: La Libertà di stampa (continua)

Francesca Pitta (www.agoravox.it - 17 aprile 2009)

Campo di grano

LISTANTE


Era una mattina nata col vento. Le onde alte si rompevano in fragorose scrollate, nella risacca color ghiaccio. Era un mare forte e giocoso, come un cavallo giovane. E i bambini lo affrontavano con urla e risa, si lasciavano sommergere dalle onde, le attraversavano con grida, ne uscivano trionfanti. Le schiene abbronzate apparivano e scomparivano nella spuma. Genitori, nonni, fratelli li controllavano perché non si allontanassero, nell'aria limpida risuonavano avvertimenti allegri o arrabbiati. Una bimba uscì piangendo dal mare, a un ordine più deciso e squillante della madre. Tre ragazzi eccitati presero la rincorsa per tuffarsi di colpo, e un'onda li rimandò indietro con uno schiaffone. Un uomo, all'ombra dello spalto bianco di arenaria, osservava con stupore e allegria (continua)


Stefano Benni (La Grammatica di Dio - Storie di solitudine e allegria - 2007 - Feltrinelli)


Vero e falso

La corda spezzata


C’è un limite oltre il quale un paese si sfascia e nella comunità nazionale si arriva al tutti contro tutti. Questa corda, già molto logorata, ha rischiato di spezzarsi ieri a causa dei comportamenti golpisti e provocatori del cosiddetto presidente del Consiglio e dei suoi stipendiati. A Lampedusa gli sproloqui di Berlusconi, metà piazzista e metà clown, stanno facendo il giro del mondo. Come è accaduto con lo scandalo Ruby e le altre mille buffonate che hanno trasformato l’Italia in uno Stato zimbello (continua)

Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano - 31 marzo 2011)

Puntellature stabili

Processo breve, blitz Pdl: “Si voti subito”


Intanto avanti con l’impunità. Potrà pure cascargli il mondo addosso, ma Silvio Berlusconi non perde di vista l’obiettivo personale. E così il Pdl ha chiesto – e ottenuto – per voce di Simone Baldelli, di invertire l’ordine del giorno della seduta dell’aula della Camera ed esaminare e votare immediatamente il provvedimento sul processo breve scatenando la bagarre in aula. Quindici i voti di scarto che porteranno il provvedimento ad essere esaminato subito (continua)

Redazione Il Fatto Quotidiano - 30 marzo 2011

Rocca di Crasto

Delitto perfetto


Sulla guerra lunga contro la Libia no. Incapace e irresponsabile, Silvio Berlusconi non è in grado di "metterci la faccia". Ma sulla guerra-lampo contro i magistrati sì. Feroce e inesorabile, il Cavaliere la faccia ce la mette. Il blitzkrieg sul processo breve è la drammatica conferma di un lucido progetto di destrutturazione del sistema giurisdizionale. L'unica cosa che davvero conta, per il presidente del Consiglio, è ora e sempre fermare la macchina dei processi che lo riguardano. E così, nell'ombra della Camera oscurata per un giorno dai riflettori spostati su Lampedusa, il premier consuma il delitto perfetto (continua)

Massimo Giannini (La repubblica - 30 marzo 2011)

Luci e ombre

Le deposizioni di Ruby Rubacuori


Qui di seguito due stralci degli atti del procedimento a carico di Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. Si tratta degli interrogatori resi da Ruby Rubacuori di fronte ai magistrati milanesi. Ruby comincia a raccontare, ma il tono delle sue deposizioni cambia quasi subito tra il primo e il secondo incontro con i pm, e nei racconti compaiono personaggi e avvenimenti difficilmente riscontrabili nei fatti. La corte di Silvio Berlusconi scopre subito che la giovane viene ascoltata come testimone. Gli uomini di Lele Mora restano in contatto con lei. E, stando a quanto proprio Ruby dice al telefono, il premier le suggerisce: “Racconta cazzate, fai la pazza” (continua)

Redazione Il Fatto Quotidiano - 29 marzo 2011