mercoledì 2 febbraio 2011

Quanto ci piacciono i dittatori


È evidente l’estremo imbarazzo dell’Occidente (con ciò intendendo l’America e tutti i Paesi cosiddetti democratici che le fanno da codazzo) di fronte alle rivoluzioni popolari, laiche, emerse improvvisamente in Tunisia, in Albania, in Egitto. Perché ci mette di fronte alla nostra contraddizione di fondo: da una parte noi siamo i grandi vessilliferi dell’ideale democratico tanto che non esitiamo a imporlo, anche a suon di “bombe blu” e all’uranio impoverito, a popoli che non ne vogliono sapere (Afghanistan), dall’altra se emergono forze, democraticamente elette (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 1 febbraio 2011)

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