martedì 14 dicembre 2010

Il pericolo di leggere


Scrivere, in questi anni, mi ha dato la possibilità di esistere. Articoli e reportage. Racconti e editoriali. Un lavoro che per me non è stato semplicemente un lavoro. Ha coinciso con la mia vita stessa. Se qualcuno ha sperato che vivere in una situazione difficilissima potesse indurmi a nascondere le mie parole, ha sbagliato. Non le ho nascoste, non le ho perdute. Ma questo ha coinciso anche con una lotta, una lotta quotidiana, un corpo a corpo silenzioso, come un combattimento ombra. Scrivere, non fare a meno delle mie parole, ha significato non pendermi. Non darmi per vinto. Non disperare.
Ho scritto in una decina di case diverse, nessuna abitata per più di qualche mese. Tutte piccole o piccolissime, tutte, ma proprio tutte, dannatamente buie. Le avrei volute più spaziose, più luminose, volevo almeno un balcone, un terrazzo: lo desideravo come un tempo avrei desiderato viaggi, orizzonti lontani (continua)

Roberto Saviano (La bellezza e l'inferno - scritti 2004/2009 - Mondadori)

3 commenti:

(^_^) ha detto...

Roberto Saviano?!!!
Ma queste parole sembrano scritte di mio pugno, é ciò che sento, ciò che affermo e che a volte urlo con tutta me stessa, perché scrivere è la mia vita e non potrei mai farne a meno di farlo. Scrivo in ogni dove, in tutti i luoghi e in ogni lembo di foglio sgualcito,; ho scritto anche sui muri, dipinto tag elevando il mio grido, stuffo di restare sempre soffocato dal mio silenzio.
Scusa se sono entrata nel tuo blog senza presentarmi....
ti leggerò ancora.
Belli i post e più bello il blog
Lilly

toticle ha detto...

L'intento è creare un almanacco ..... un evidenziatore di curiosità e scritti in cui m'imbatto tra web e libri .....

(^_^) ha detto...

grazie leggerti é molto piacevole